MAFIA A FONDI, LIBERA: CRIMINALITA’ RADICATA NEL TESSUTO ECONOMICO

06/07/2009 di

«Gli arresti di esponenti della ‘ndrangheta calabrese, radicati da decenni nel tessuto economico,sociale e politico del basso Lazio, in associazione ad esponenti del consiglio comunale di Fondi e ad alti dirigenti di quel Comune, operati oggi dalla magistratura e dalle forze dell’ ordine, la conferma di quanto sosteniamo e denunciamo da anni: la quinta mafia è radicata nel tessuto economico del Lazio ed è riduttivo parlare solo di tentativi di infiltrazione delle mafie in questa Regione».

In una nota Antonio Turri, coordinatore Libera Lazio commenta gli arresti di oggi di esponenti della ndrangheta a Fondi. «L’interesse dei clan – prosegue il coordinatore di Libera Lazio – agli affari connessi al Mercato ortofrutticolo di Fondi, ed il controllo da parte di alcuni degli arrestati di consistenti pezzi della politica locale e non solo, lasciano presagire scenari inquietanti per gli evidenti collegamenti tra settori non secondari della politica e i comitati d’affari che agiscono con il metodo dell’ intimidazione e del controllo del consenso elettorale in una vasta area alle porte della Capitale. Non può sottacersi che a Fondi,come in altre aree del Lazio, risiedono ed operano esponenti di spicco della mafia, della camorra e della ndrangheta, da tempo in affari nei settori del traffico delle sostanze stupefacenti, nel controllo dei mercati dell’usura ,del gioco d’ azzardo e nel riciclaggio del denaro sporco in edilizia, e negli appalti pubblici. Il lavoro intelligente e coraggioso dei Prefetti, della Magistratura e delle Forze di polizia- ha concluso Antonio Turri di Libera Lazio- non può sopperire alle responsabilità della politica e del Governo che, come nel caso del consiglio comunale di Fondi, non decidendo per lo scioglimento o meno, proposto dal Prefetto di Latina e dallo stesso ministro dell’Interno Maroni, fanno aumentare i livelli di ambiguità sulla reale volontà di lotta alle mafie e alla corruzione».