Le Ferriere, il Comune pagherà l’acqua per le suore

02/03/2012 di
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Non sarà staccata l’acqua alle suore di borgo Le Ferriere dove c’è anche la casa del martirio di Santa Maria Goretti.

“In merito alla vicenda del pagamento delle utenze idriche presso la struttura che ospita la scuola materna comunale e le suore della congregazione “Sacro Cuore di Gesù” dell’istituto delle suore passioniste di San Paolo della Croce di Borgo le Ferriere, l’amministrazione comunale comunica che entro breve tempo la questione sarà definita sotto il profilo amministrativo”, così si legge in una nota del Comune.

“Il Servizio Patrimonio del Comune provvederà, quanto prima, a regolarizzare la situazione attraverso la stipula di una nuova convenzione per raggiungere due obiettivi: il Comune di Latina si farà carico del pagamento delle utenze idriche non pagate
dal 2006 al 2011; il Comune individuerà la soluzione migliore per continuare a garantire la continuità della presenza delle religiose, della scuola materna e dei Padri Passionisti.  In ogni caso il Comune di Latina continuerà a garantire l’attività della scuola di Borgo
Le Ferriere affidata alla gestione delle religiose, senza alcuna interruzione o disservizio d’intesa anche con la società “Acqualatina”: l’Amministrazione continuerà a farsi carico delle utenze per la fornitura di acqua nella scuola materna e nell’alloggio delle religiose.

In particolare, lo scorso 6 febbraio si è tenuta presso gli uffici comunali un’apposita conferenza dei servizi sul tema: nel dettaglio, sono stati ripercorsi i rapporti tra l’Amministrazione e l’Ordine Religioso dei Passionisti della Scala Santa. Nel 1987 fu stipulata tra Comune di Latina e l’Ordine Religioso delle Suore Passioniste di San Paolo della Croce- Provincia Romana- Sacro Cuore di Gesù, un’apposita convenzione con cui si regolavano i rapporti tra le parti in ordine alla direzione e conduzione della scuola materna comunale di borgo Le Ferriere, ubicata nei locali di proprietà dei Padri Passionisti della Scala Santa e dove le religiose prestano servizio di docenza. Il rapporto fu riconfermato nel 1998 con contratto nel quale si ribadiva, all’art. 7, che il Comune di Latina avrebbe garantito alle religiose, oltre a uno stipendio mensile di circa 600 euro, l’alloggio con mobilio e biancheria, vitto e il pagamento delle utenze. L’Amministrazione sta quindi individuando il percorso migliore da intraprendere per risolvere e regolarizzare la vicenda”.

  1. Ad alcuni veri Indigenti, che non avevano neanche da mangiare, l’Acqua e’ stata staccata, e questi poveracci mica prendevano le Rette. Perche’, invece di fare gli splendidi, non si Chiede a Mons. Il vescovo, di pagare lui l’acqua delle sorelle? Ne abbiamo gia’ abbastanza di debiti , con quei fenomeni di Amministratori che ci ritroviamo. I danari li ha solo quando deve edificare quel Popo’ di Curia che ha costruito a Latina, a fianco della Cattedrale con grossi abusi edilizi? L’acqua, la Luce, l’IMU(ICI) ecc gliela pagano i soliti Pantalone??? Ma per Favore……… un po’ di sana Vergogna gioverebbe.

  2. un segno di riconoscenza nei confronti di chi ama il prossimo era dovuto. bravo il comune!

  3. GIAVANNI QUI DI BRAVI CI SONO SOLO I CITTADINI SO LORO CHE GLI PAGANO L’ACQUA IL COMUNE E LA GIUNTA DI CERTO NON PAGHERANNO DI TASCA LORO

  4. caro milingo, non sono sicuramente a favore di questi amministratori pubblici, però è un dato di fatto che alcune risorse le hanno impiegate per il giusto…. avrebbero potute impiegarle come sempre hanno fatto per le c..zz…..te, ma in questo caso non l’hanno fatto e quindi obiettivamente dico e rinnovo: BRAVO IL COMUNE!!!