Rischia di restare senz’acqua la casa del martirio di Santa Maria Goretti

19/02/2012 di
ferriere-casa-santa-maria-goretti-001

Gentile Latina24ore.it,

si segnalano due gravi attacchi che si stanno portando nei confronti delle Suore Passioniste ed al monumento internazionale di Santa Maria Goretti: la Casa del Martirio al Borgo delle Ferriere.

Il primo da parte dell’Amministrazione Provinciale di Latina, la quale, dovendo procedere all’adeguamento della S.P. Velletri Anzio II al Km. 12+020, in località Borgo Le Ferriere, con realizzazione di un nuovo ponte sul fiume Astura e rotatoria (D.G. del 09 aprile 2009 n° 66), ha stabilito che tale rotatoria venga realizzata sull’area circostante finora mantenuta di rispetto e protezione ai casali in uno dei quali è avvenuto il martirio di Santa Maria Goretti, meta internazionale di pellegrinaggio e luogo di viva devozione religiosa nei confronti della piccola martire.
Tale situazione genererà grande disagio alle attività religiose e di raccoglimento che si svolgono giornalmente in questo luogo.
Il secondo da parte dell’Amministrazione Comunale di Latina con la imminente interruzione della fornitura dell’acqua pubblica disconoscendo totalmente il contratto di convenzione in atto con la stessa (D.C. del 5 agosto 1985 n°1678/34) con la quale si riconosceva la Direzione e la Conduzione della scuola materna di Borgo Le Ferriere ospitata al piano terreno della Casa del Martirio di Santa Maria Goretti da parte delle Suore Passioniste mentre il Comune si obbligava a provvedere a tutte le spese di gestione inclusa la fornitura dell’acqua (Art. 6).
L’intimazione di sospensione della fornitura dell’acqua da parte della società Acqua Latina, che gestisce tale servizio per conto del Comune di Latina, causerà la sospensione del servizio scolastico, la chiusura della scuola materna, l’allontanamento delle suore e da ultimo la chiusura della casa del martirio di Santa Maria Goretti non essendo più possibile garantire i servizi igienici pubblici ad uso dei pellegrini che si recano giornalmente in visita ai luoghi del martirio.
Ad oggi a nulla sono valsi i vari appelli rivolti presso le singole Amministrazioni, direttamente al Presidente ed al Sindaco, le numerose lettere, gli incontri con gli amministratori locali affinché venga rispettato lo spazio circostante a questo luogo di culto internazionale, fondamentale per le funzioni che vi si svolgono.
Data l’importanza internazionale che svolge questo unico monumento nel qualificare l’intero territorio, si deve purtroppo prendere atto di quanto sia scadente la speculazione edilizia in atto nelle dirette vicinanze e a cui gli amministratori sono sicuramente e pienamente interessati.
     Arch. Francesco Pezzini

LA VICENDA.
 Le suore che gestiscono la casa del martirio di Santa Maria Goretti, appartenenti alla Curia provinciale dei padri passionisti, si sono viste recapitare il «preavviso di riduzione, sospensione del flusso idrico e diffida ad adempiere» da Acqualatina per le utenze. Una storia che parte da lontano e che vede la società di gestione del servizio idrico arrivare solo nel settembre scorso, quando ci si rende conto che l’intero comprensorio «non è associato ad alcun contratto per il servizio idrico». Si procede, allora, con la regolarizzazione del contratto a seguito di «uso improprio» e vengono fatturati gli arretrati dal 2006 al 2011. A stabilire la situazione era stato un sopralluogo dei tecnici di Acqualatina e da lì era partita la procedura di regolarizzazione come stabilisce il regolamento del servizio idrico integrato ovvero con chi è «l’utilizzatore reale» delle utenze.
LA CONVENZIONE DEL COMUNE. Nel 1987 il Comune di Latina ha stipulato con una serie di istituti religiosi una convenzione per la gestione delle scuole materne. E’ previsto, fra l’altro, che l’amministrazione provveda ad assicurare «l’illuminazione e il riscaldamento dei locali, acqua, telefono, biancheria da tavola e da letto». A quella convenzione si appella la Curia provinciale che ha chiesto – invano – la sospensione del pagamento di 6.082 euro. Dal Comune, però, non sono arrivate risposte. Ciò che invece è arrivato ai passionisti è il sollecito di Acqualatina, datato 27 gennaio. La somma da pagare è diventata di 6.369 euro e si avverte che la pratica, qualora non venga regolarizzata, verrà affidata a una società di recupero crediti. Inoltre c’è la prevista riduzione del flusso.
  1. E’ vero che la politica centra sempre in tutto questo, ma mi domando la CURIA, con i suoi SOLDI, non può intervenire? La Chiesa vuole avere ma non dà
    Non è sempre colpa della politica, una volta tanto riconosciamogli l’impegno.
    A proposito delle suore, queste venerabili donne, voglio farLe giungere il nostro ringraziamento per tutto l’amore che manifestano verso il prossimo, in particolare nei confronti dei nostri bambini con la scuola materna che gestiscono EGREGIAMENTE..