Osserfare, nonostante la crisi la provincia tiene

23/02/2012 di
vincenzo-zottola-latina-468768221

Osserfare, l’osservatorio economico della Camera di Commercio di Latina rende noti, sulla base dei dati Movimprese, i consuntivi per l’anno solare 2011. Tali dati fanno riferimento a ciò che emerge dal Registro Imprese camerale e cercano di delineare in maniera più obiettiva possibile le tendenze in atto.

“I movimenti demografici per l’anno 2011 evidenziano” ha commentato il Presidente della Camera di Commercio di Latina Vincenzo Zottola “una situazione di relativa difficoltà del sistema imprenditoriale che non era difficile prevedere alla luce del peggioramento del “clima economico”. Ma pur di fronte ad un quadro congiunturale senz’altro non roseo si deve mettere in risalto una sufficiente capacità di tenuta della provincia di Latina, in considerazione del quadro economico/finanziario nazionale e internazionale in cui si è stati coinvolti nel 2011”.

“A tal proposito” ha concluso il Presidente Zottola “è nostra intenzione intensificare le attività di sostegno alle imprese in particolare nell’accesso al credito e nell’internazionalizzazione, anche attraverso i recenti accordi intercamerali e interistituzionali di cui la Camera di Commercio di Latina si è fatta promotrice in questi mesi”.

I NUMERI

Al 31 dicembre 2011, le imprese iscritte alla CCIAA di Latina risultano 57.812, delle quali 47.457 attive (82,09% del totale). Il saldo in termini assoluti tra le imprese iscritte durante l’anno e le cessate (al netto di quelle cessate d’ufficio) è stato pari a +707 unità, per un tasso di crescita dell’1,22 % (lo scorso anno era stato dell’1,39%), determinato da un tasso di natalità del 6,82%, a fronte di un indice di mortalità del 5,60%. Questi dati se messi a confronto con quelli rilevati a livello nazionale e regionale sono meno negativi di quanto potrebbero apparire a prima vista. Infatti a livello nazionale il tasso di crescita è risultato essere dello 0,82%, mentre a livello di Regione Lazio si è rilevato sì un tasso di crescita dell’1,94%, ma, se si esclude la Provincia di Roma che ha un proprio percorso “metropolitano” fortemente differenziato dalle altre realtà provinciali, Latina si posiziona subito a ridosso di essa.

Tab.1: Movimento delle imprese presso il Registro camerale nel Lazio e relative province ed in Italia. Anno 2011

Province

Registrate

Iscritte

Cessate

Tasso di natalità

Tasso di mortalità

Tasso di crescita

Frosinone

46.525

2.900

2.502

6,27

-5,41

0,86

Latina

57.812

3.953

3.246

6,82

-5,60

1,22

Rieti

15.232

921

918

6,00

-5,98

0,02

Roma

450.463

29.857

19.584

6,74

-4,42

2,32

Viterbo

38.430

2.324

2.033

6,07

-5,31

0,76

Lazio

608.462

39.955

28.283

6,65

-4,71

1,94

Italia

6.110.074

391.310

341.081

6,41

-5,58

0,82

Fonte: elaborazioni Ossefare su dati Movimprese

Non che l’evidenziare le tendenze negative riscontrate nelle altre realtà territoriali possa cambiare la situazione o renderla più positiva, ma la circostanza stessa che il sistema delle imprese provinciali stia resistendo consente di lasciare spazio a timidi segnali di speranza per una possibile ripresa futura. Naturalmente ciò sarà possibile in un ottica di più ampio respiro, nella quale dovrà necessariamente esserci un coinvolgimento di tutte le componenti operanti sul territorio, in una logica baricentrica dell’impresa, rivisitata anche quale garante della coesione sociale di un territorio.

ANALISI PER RAMO DI ATTIVITA’ ECONOMICA

Esaminando ora l’andamento per ramo di attività economica, emerge, al solito, il dato negativo riscontrato dall’agricoltura che presenta un tasso di crescita del –2,24%, a conferma del trend rilevato anche negli anni precedenti e ad ulteriore indicazione di una crisi settoriale della quale è difficile prevedere una inversione di tendenza. Negativo anche il dato rilevato per il settore manifatturiero (-0,8%), che mostra un calo rispetto all’invarianza sostanziale del 2010 (+0,2%). Inevitabile, vista la difficile situazione finanziaria, il saldo negativo delle Attività finanziarie ed assicurative, con una performance negativa del –1,03%. Da rilevare il forte ridimensionamento della crescita del settore riguardante la Fornitura di energia, che fa registrare un +3,77%, rispetto al +50% del 2010, indicativo di una probabile situazione di assestamento dimensionale del comparto.

Ridotta la crescita del Commercio (+0,21% a fronte del +0,70% rilevato nel 2010) e in ulteriore flessione l’espansione imprenditoriale delle Costruzioni (+1,30%, contro +1,40% dello scorso anno).

Brusco il rallentamento dell’espansione delle Attività artistiche, sportive e di intrattenimento, che registrano un +1,63% nel 2011, mentre lo scorso anno avevano avuto un incremento del +4,1%; altrettanto significativa la minor crescita delle attività dei Servizi di informazione e comunicazione (+0,56% nel 2011 e +2,1% nel 2010) e delle attività di “Noleggio, agenzie di viaggio e servizi di supporto alle imprese” (+4,70%, contro il +6,9% dello scorso anno). Quasi invariato il settore Trasporti e magazzinaggio in espansione dello 0,67% nel 2011, mentre nel 2010 si è registrato un +0,7%.

Le migliori performances sono state registrate nelle Attività professionali, scientifiche e tecniche (+3,81% nel 2011, +2,7% nel 2010), nelle attività immobiliari (+3,07%, a confronto del +2,5% del 2010); rilevante il “boom” nell’Istruzione (+4,25% 2011, mentre nel 2010 il tasso di crescita era stato del +0,4%), sebbene la ridotta dimensione relativa del settore amplifichi le variazioni.

Alla fine del 2011 i saldi relativi alle iscrizioni e cessazioni per forma giuridica confermano ancora una volta il trend positivo delle Società di Capitali (+3,9%) che, mantenendo una progressione crescente, hanno ormai raggiunto il peso del 26,22% dell’intero tessuto imprenditoriale. Le imprese individuali risultano essere al di sotto del 55% della globalità delle imprese operanti in Provincia, con un tasso di crescita praticamente nullo; si segnala, inoltre, la crescita lievemente inferiore delle società di persone (+0,45%) nel 2011, a fronte del +0,53% del 2010.

 Per ciò che riguarda l’Artigianato della provincia di Latina, le imprese che risultano iscritte all’apposito Albo a fine 2011, risultano essere 9.677 (erano 9.848 alla fine del 2010); in termini relativi, le imprese artigiane rappresentano il 26,4% dell’universo imprenditoriale locale considerato al netto delle attività agricole, in lieve calo rispetto al 2010 dove erano il 27,0%.

Ciò nonostante, quest’anno il tasso di crescita presenta un segnale positivo (+0,41%), in notevole miglioramento rispetto a quanto rilevato lo scorso anno (-0,07%): il saldo in termini assoluti tra iscritte e cessate (sempre al netto delle Cancellazioni di Ufficio) torna ad essere, dunque, positivo con +40 unità (a fronte di -7 lo scorso anno). Tra l’altro, pur rimanendo un settore caratterizzato dalla prevalenza di imprese individuali (quasi l’80% del totale), si assiste ad una progressiva crescita delle forme giuridiche societarie, che hanno complessivamente raggiunto quasi il 20% delle imprese operanti nel settore.

Per quanto riguarda i campi di attività prevalenti dell’Artigianato sono, nell’ordine, le costruzioni (3.411 imprese), le attività manifatturiere (2.134), e altre attività dei servizi (1.615 imprese), che rappresentano da sole quasi i ¾ del totale imprese artigiane. I saldi positivi tra imprese iscritte e cessate per quanto riguarda l’artigianato, si riscontrano anche per quest’anno per le Attività dei Servizi di Ristorazione (pizzerie e gelaterie), per i Servizi di supporto alle imprese (imprese di pulizie)e tra le Altre Attività di servizi (parrucchieri ed estetisti).

Una novità che quest’anno è stata introdotta nei database camerali, offre la possibilità di avere a disposizione una serie di nuovi dati che potranno essere d’ausilio a tracciare un quadro della composizione del tessuto imprenditoriale provinciale: le imprese suddivise per nazionalità e le imprese giovanili*.

LA NAZIONALITA’

Per quanto riguarda la nazionalità delle imprese alla fine del 2011, la situazione in Provincia di Latina è quella indicata nella successiva tabella:

Il peso delle imprese straniere in Provincia di Latina rappresenta, tenendo conto sia di quelle extracomunitarie che di quelle comunitarie, il 5,19% del totale; si tratta di una quota al di sotto del dato nazionale (7,40%), ma intorno ai valori medi della Regione Lazio, con l’unica eccezione, ovviamente, della Provincia di Roma. Quest’ultima, assorbendo oltre l’80% della componente straniera laziale, registra una presenza estera notevolmente superiore al valore nazionale.

L’IMPRENDITORIA GIOVANILE

Per ciò che riguarda l’imprenditoria giovanile, nella Provincia di Latina a fine 2011 risultano essere registrate 7.333 imprese junior, che rappresentano il 12,68% del totale, quota superiore sia al valore regionale (10,52%), sia a quello nazionale (11,41%). Dell’insieme delle imprese giovanili della provincia quasi 1/3, ben 2.179, operano nel commercio; a seguire si registra una buona presenza nelle costruzioni (1.031) e nell’Agricoltura (930). Quest’ultimo dato è stato senz’altro influenzato dalle azioni intraprese negli ultimi anni nell’ambito del Programma di Sviluppo Rurale della regione Lazio (PSR, programmazione 2007-2013) a favore dell’insediamento dei giovani in agricoltura.

Il quadro riepilogativo è rappresentato nella seguente tabella:

Tab.5: Imprese giovanili in provincia di Latina. Anno 2011

Settore

Registrate

Attive

Peso

A Agricoltura, silvicoltura pesca

930

909

12,68

C Attività manifatturiere

433

374

5,90

D Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condiz…

7

2

0,10

E Fornitura di acqua; reti fognarie, attività di gestione d…

7

5

0,10

F Costruzioni

1.031

924

14,06

G Commercio all’ingrosso e al dettaglio; riparazione di aut…

2.179

2.015

29,71

H Trasporto e magazzinaggio

187

147

2,55

I Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione

743

622

10,13

J Servizi di informazione e comunicazione

163

155

2,22

K Attività finanziarie e assicurative

170

164

2,32

L Attività immobiliari

209

159

2,85

M Attività professionali, scientifiche e tecniche

191

166

2,60

N Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imp…

267

227

3,64

P Istruzione

30

23

0,41

Q Sanità e assistenza sociale

54

36

0,74

R Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e diver…

130

111

1,77

S Altre attività di servizi

413

397

5,63

X Imprese non classificate

189

7

2,58

Grand Total

7.333

6.443

100,00

Fonte: elaborazioni Osserfare su dati Movimprese

*: Sono così classificate le imprese la cui percentuale di partecipazione di giovani e dei non nati in Italia è superiore al 50%. Il livello di partecipazione è misurato sulla base della natura giuridica dell’impresa, dell’eventuale quota di capitale sociale detenuta dalla classe di popolazione in esame e dalla percentuale di genere presente tra gli amministratori o titolari o soci dell’impresa.

  1. è di OSSERFARE che non si sentirebbe la mancanza….. carrozzone inutile della Camera di Commercio, ente costoso e fantasma che succhia preziose risorse alle nostre imprese