Il sindaco scrive al vescovo: “Ecco la nostra politica sociale”

18/01/2012 di
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Il sindaco Giovanni Di Giorgi e i capigruppo di maggioranza hanno scritto al vescovo Giuseppe Petrocchi un documento nel quale si illustrano alcuni temi essenziali dell’attività amministrativa del Comune di Latina e le linee di collaborazione tra ente comunale e Curia vescovile sui temi di carattere sociale. Pubblichiamo la lettera integrale.

Carissimo Mons. Giuseppe Petrocchi,

abbiamo avuto modo di esaminare con attenzione e grande partecipazione
le puntuali valutazioni da Lei espresse nel suo discorso ai politici e
rappresentanti istituzionali pronunciato ad inizio anno. Parole che hanno già
formato oggetto di confronto all’interno della maggioranza di governo della
città e verso le quali esprimiamo grande condivisione ed apprezzamento.
Nel rivolgerLe i ringraziamenti per la sua capacità di riuscire sempre a
cogliere tanti aspetti importanti che caratterizzano la nostra città, offrendo
elementi di riflessione e spunti importanti per coloro che sono chiamati
all’attività di amministratori pubblici, abbiamo recepito molte delle istanze
contenute nelle Sue parole.
Esse vanno nella direzione che questa amministrazione ha già imboccato,
che è quella della grande attenzione ai temi della solidarietà, della tutela
delle fasce più deboli e delle famiglie bersagliate dalla grave crisi economica.
Da questo punto di vista, abbiamo improntato l’azione di governo di questi
primi mesi alla grande attenzione al sociale. Nonostante le note ristrettezze
del bilancio non sono stati fatti tagli a questo settore, anzi i servizi sono
garantiti e sono stai avviati altri progetti ed investimenti. Pensiamo ad
esempio all’adeguamento e apertura del dormitorio che, in attesa della
struttura definitiva quasi pronta, consentirà in questo inverno di fornire
riparo ed accoglienza dignitose a persone sole e disagiate. Altro esempio
è l’investimento per rendere il centro per disabili “Le Tamerici” un centro
anche notturno, primo passo per una struttura per il “dopo di noi”, cioè il
sostegno ai disabili in caso di impossibilità o scomparsa della famiglia.
Nel bilancio comunale abbiamo inserito anche il Fondo rotativo di
solidarietà, fortemente voluto dall’intera maggioranza, che consentirà a tante
famiglie di poter far fronte ai problemi legati al sovraindebitamento causato
dalla crisi economica.

L’impegno dell’amministrazione è focalizzato anche sui giovani, attraverso
strumenti, come il Servizio civile, finalizzati a fornire ai nostri ragazzi
borse lavoro ed occasioni di socializzazione, con l’individuazione di
nuovi “modelli” per i giovani, modelli caratterizzati da valori quali la
solidarietà e l’impegno sociale da porsi in antitesi con bullismo e disimpegno
sociale. Ai giovani dobbiamo e vogliamo restituire il senso di appartenenza
ad una comunità e la fiducia nel futuro, attraverso adeguate forme di
istruzione e formazione professionale.

Più in generale il lavoro dell’amministrazione, come previsto dal programma
sindacale, concentra la sua attenzione sulla necessità di fronteggiare la
crisi economica attraverso misure che, nei limiti delle competenze dell’Ente
comunale, possano contribuire a sostenere il tessuto socio-economico,
senza “lasciare indietro gli ultimi” soprattutto nell’attuale momento di
grande difficoltà.

Anche la lotta alla criminalità e il tema della sicurezza sono aspetti
importanti della nostra azione amministrativa: stiamo rafforzando l’organico
della Polizia municipale mentre costante è l’azione di coordinamento con
le forze dell’ordine e con la Prefettura per tenere sotto controllo quegli
aspetti della nostra vita comunitaria che possono rappresentare insidie per la
sicurezza e la civile convivenza.

Raccogliamo dunque in pieno le Sue parole e le esortazioni che saranno da
ulteriore stimolo per il nostro complesso e delicato lavoro per la città.

Del resto è questo l’impegno che abbiamo assunto con i nostri cittadini
e continueremo a portarlo avanti con grande forza e con la massima
apertura e senso di responsabilità nei riguardi di tute le forze politiche e le
organizzazioni sociali che vorranno agire per il bene e la crescita della città.

Partendo da queste considerazioni, inoltre, intendiamo rivolgerLe i nostri
migliori auspici in vista delle prossime riunioni del Consiglio dei Vescovi e
delle varie iniziative locali, in preparazione dell’importante appuntamento
con il Sinodo dei Vescovi, in programma dal 7 al 28 ottobre 2012 sul
tema “La nuova evangelizzazione per la trasmissione della fede cristiana”.

Su un aspetto, in particolare, si concentra la nostra riflessione, quello della
partecipazione, del nuovo approccio alle problematiche comuni al fine di
individuare strade e percorsi condivisi per rispondere al meglio alle esigenze
dei cittadini. In tal senso, così come accade per la Chiesa, impegnata
attivamente nel rispondere ai mutamenti costanti della società derivanti da un
continuo ed accelerato processo di evoluzione tecnologica, di globalizzazione
culturale che pone in discussione ed a rischio i valori etici e morali che
pongono l’uomo al centro di ogni azione e decisione, anche la politica deve
raccogliere questa grande sfida.

Di fronte a questi scenari, a chi come noi è chiamato a compiti di
amministrazione pubblica e rappresentanza istituzionale, sono richiesti
nuovi linguaggi, nuovi metodi e mezzi nell’approccio ai problemi e alle
tematiche di interesse generale e mai di carattere personale, in un nuovo e
più diretto rapporto con i cittadini e con quelle articolazioni sociali (gruppi,
associazioni, comunità) che sono portatori di istanze e di bisogni.

Il nostro rinnovato impegno di politici, dunque, è soprattutto quello di essere
rappresentanti credibili e attivi nel nostro ruolo di mediazione tra le istanze
dei cittadini e le istituzioni chiamate ad esaminare e soddisfare tali istanze.

Come ha affermato il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nel
suo messaggio di fine anno agli italiani, la politica deve avere la “capacità
di rinnovarsi e di assolvere alla funzione insostituibile che gli è propria di
prospettare e perseguire soluzioni per i problemi di fondo del Paese. Non
c’è futuro per l’Italia senza rigenerazione della politica e della fiducia nella
politica”.
Per questo agiremo con il necessario coraggio e impegno civile.

La Chiesa, con il suo fondamentale ruolo nella società, costituisce un solido
riferimento capace di incidere sulle nuove generazioni attraverso un’attività
educativa che, tuttavia, richiede anch’essa di adeguarsi ai nuovi contesti
sociali, in cui le tradizionali istituzioni, dalla famiglia alla scuola, trovano
grandi difficoltà nello svolgimento del loro compito educativo.
La politica e la Chiesa sono dunque chiamate a rafforzare il rispettivo
impegno nella società, in un continuo e costante dialogo che consenta, pur
con linguaggi e forme diverse, di lavorare ad un comune contenuto che ponga
al centro l’uomo e la sua condizione contemporanea.

Per noi questa sfida significa anche apertura alla società, oltre che ricerca di
dialogo tra le varie forze politiche basato su un confronto pacato e dignitoso
nei modi e nel linguaggio, accompagnato da grande senso di responsabilità
senza invadere mai la sfera privata e personale, nel tentativo di contribuire
alla crescita della società pontina, nella costante attenzione ai temi del
lavoro, dell’eguaglianza sociale, della garanzia dei diritti per tutti i cittadini.

In questa nostra missione civile sappiamo di avere la Chiesa come sicuro
riferimento e per questo, in vista della attività sinodali del 2012, Le
inviamo queste nostre riflessioni e l’augurio di buon lavoro e la rinnovata
disponibilità per ogni forma di collaborazione indirizzata al bene della nostra
comunita’.

IL SINDACO -I CAPIGRUPPO DI MAGGIORANZA:

Avv. Giovanni Di Giorgi

Mauro Anzalone
Alessandro Calvi
Giovanni Chiarato
Fabio Cirilli
Marcello Ripepi