LATINA E’ PRONTA PER ACCOGLIERE GLI ALPINI

07/05/2009 di

Latina è pronta ad accogliere da domani a domenica trecentomila alpini in occasione della 82° adunata nazionale delle penne nere. Le manifestazioni cominceranno domani con la deposizione di una corona al monumento dei caduti in piazza del Quadrato e con l’arrivo dei gonfaloni della Regione Lazio della Provincia di Latina e del Labaro dell’Ana (Associazione nazionale alpini).


Oggi è stata inaugurata la cittadella dell’alpino nei giardini pubblici, con l’esposizione di mezzi delle truppe alpine. Un consiglio comunale straordinario conferirà all’Ana la cittadinanza onoraria. Il sindaco Vincenzo Zaccheo ha ringraziato le istituzioni che hanno collaborato all’organizzazione dell’evento ed ha ricordato il valore dell’accoglienza della città di Latina e il lavoro svolto dagli alpini pionieri in occasione della bonifica dell’agro pontino.

La presentazione ufficiale. La conferenza stampa, svolta al Palazzo della Cultura di Latina ha aperto ufficialmente l’82° Adunata nazionale degli alpini. Erano presenti 22 testate giornalistiche e radiotelevisive. Il saluto della città è stato dato dal sindaco Vincenzo Zaccheo, che ha ricordato “il sacrificio di quanti, vincendo le forze ostili della natura, hanno trasformato l’agro pontino in una terra ricca e salubre: pionieri di quell’umanesimo del lavoro nel quale si riconoscono gli alpini di oggi. Del resto – ha concluso il sindaco – gli alpini giunti da ogni parte d’Italia, ma soprattutto quelli del centro Nord si riconoscono anche nella gente, nei nomi dei borghi, delle strade”. 

Il presidente della sezione alpini di Latina Nicola Corradetti, ha ringraziato le autorità e dato il benvenuto agli alpini. Il comandante delle Truppe alpine, gen. Alberto Primicerj, ha portato il saluto delle penne nere in servizio, in particolare degli alpini in missione in Afghanistan e in Libano.  Ha esaltato il fronte unito e compatto che vede alpini in congedo e alpini in armi come unica realtà. Una parte del suo intervento l’ha dedicata alla cittadella degli alpini, allestita nel parco comunale e agli alpini che apriranno la sfilata: la bandiera di guerra del 2° reggimento Cuneo con due compagnie, le due fanfare, della Julia e della Taurinense mentre un nucleo di alpini paracadutisti si lancerà sabato a mezzogiorno sullo stadio. Ha ricordato che il programma prevedeva la Bandiera di guerra del 9 Alpini, ma il reggimento è impegnato  in Abruzzo a L’aquila, negli aiuti ai terremotati: un passaggio che è stato sottolineato con un lungo applauso di solidarietà da tutta la sala.

Il responsabile della Protezione civile della Regione Lazio, Pucci, ha portato il saluto del presidente Marrazzo e l’assessore provinciale Salvatore de Monaco e quello del presidente Armando Cusani. Il direttore de L’Alpino, Vittorio Brunello, responsabile dell’Ufficio stampa dell’Adunata, ha tracciato una breve carta d’identità dell’Associazione Nazionale Alpini, del suo patrimonio morale e di quel qualcosa di splendidamente indefinito che spinge centinaia di migliaia di uomini a trovarsi insieme ogni anno per la gioia di stare insieme e di ricordare insieme.

Il prefetto Bruno Frattasi ha ringraziato la macchina organizzativa per lo sforzo di pianificazione e organizzazione dei servizi indispensabili ad un evento come l’Adunata nazionale degli alpini. Infine, il presidente nazionale Corrado Perona ha detto che “quella di aver scelto Latina per l’Adunata è stata una decisione saggia”. Ha parlato di Latina Solidale, l’Associazione che raccoglie fondi per aiutare gli abruzzesi terremotati. Un pensiero particolare Perona l’ha rivolto agli alpini di Latina, di una sezione che non sarebbe mai nata se non ci fossero stati dei pionieri che, giunti dalle province del Nord, sentirono il bisogno di riconoscersi negli stessi valori e fondare la Sezione. La giornata si è conclusa nella Sala del Consiglio comunale di Latina, con il conferimento della cittadinanza onoraria all’Associazione Nazionale Alpini.