Rapporto Eures, allarme abusi edilizi e lavoro sommerso

Tra il 2009 e il 2010 la spesa media mensile familiare nel Lazio è diminuita del 3%. In calo anche il reddito medio familiare, che nel 2010 era di 35.030 euro (35.096 nel 2009, -0,2%) nel Lazio e di 38.540 nella provincia di Roma (38.585 nel 2009, -0,1%). I dati sono stati illustrati nel corso della presentazione del Rapporto 2011 sullo stato delle province del Lazio, che si è svolta nella Sala delle conferenze di Palazzo Marini.
Il rapporto è il frutto delle indagini campionarie effettuate da Eures su oltre 2.000 cittadini laziali su tematiche di particolare interesse economico e sociale. Per quanto riguarda il Pil procapite a prezzi correnti, nel 2010 nel Lazio era di 30.103 euro (32.688 euro nella provincia di Roma), stabile al quinto posto nella graduatoria nazionale; in calo invece il Pil nelle province di Frosinone, Latina e Rieti, che hanno perso rispettovamente 1, 7 e 3 posizioni in graduatoria. Pil in aumento solo nella provincia di Viterbo (23.608 euro), che rispetto al 2009 ha guadagnato due posizioni.
ALLARME ABUSI EDILIZI. Sono 41.588 abusi edilizi rilevati nel Lazio tra il 2004 e il 2009 ed è «allarme» sul litorale. È quanto emerge dal Rapporto sullo stato delle Province del Lazio presentato oggi dal presidente dell’Upi Lazio Antonello Iannarilli e dal presidente dell’Eures Fabio Piacenti. Gli abusi edilizi rilevati tra il 2004 e il 2009 nei comuni laziali sono stati 41.588; il 65,9% dei quali si registra nella Provincia di Roma (27.386), seguita da Latina (7.193 abusi, pari al 17,3%), Frosinone (3.935 e 9,5%), Viterbo (1.804 e 4,3%) e Rieti (1.270 abusi, pari al 3,1%).
Sul litorale del Lazio, tra il 2004 e il 2009, si concentra il 22% degli abusi dell’intera regione, testimoniando una forte esposizione delle aree costiere a questo fenomeno illegale. Nel solo Comune di Roma tra il 2004 e il 2009 sono stati censiti 14.399 abusi, con una media annua di 2.321 casi; seguono il comune di Terracina (1.340), Latina (1.106), Fiumicino (1.016), Fondi (662), Ardea (657), Nettuno (591), Rieti (564), Marino (517) e Frosinone (515).
LAVORO SOMMERSO. Anche il sommerso e l’evasione fiscale vengono definite «senza limiti». Sono 325 mila, secondo lo studio, gli occupati irregolari nel Lazio nel 2009, con un tasso di irregolarità pari al 14,6% (15,6% in Italia). A livello provinciale Frosinone, con 3.800 lavoratori irregolari nel 2009, presenta il tasso più elevato (21,4%), seguita da Latina (19,5% e 39.000 lavoratori irregolari), Rieti (18,4% e 10.800), Viterbo (18,2% e 20.800) e Roma (12,9% e 217.600 lavoratori in nero).
Ammonta invece a 14,9 miliardi di euro il fatturato dell’economia sommersa (pari al 9,3% del Pil regionale, a fronte del 10,3% in Italia), con l’incidenza più alta a Frosinone (17,2%), seguita da Rieti (14,9%), Latina (14,8%), Viterbo (14,4%) e Roma (7,9%, con un sommerso economico pari a 1,7 miliardi di euro). In tale contesto un forte rilievo assume l’azione di contrasto della Guardia di Finanza, che nel 2010 ha portato alla scoperta nel Lazio di 1.117 evasori totali e paratotali (+11,7% rispetto al 2009).
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