CASO FONDI, MARONI: “QUESTIONE NELLE MANI DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI”

02/04/2009 di

La questione dello scioglimento del consiglio comunale di Fondi per infiltrazione mafiosa arriverà al Consiglio dei ministri. A comunicare la decisione è stato il ministro dell’Interno Roberto Maroni nel corso dell’audizione in commissione Antimafia, sottolineando che la proposta di scioglimento spetta al titolare del Viminale, ma che poi sarà il Cdm a decidere. Una proposta che il prefetto di Latina, Bruno Frattasi, aveva avanzato il 5 settembre 2008 dopo la dettagliata relazione della commissione d’accesso nominata a febbraio dello stesso anno. Da allora una serie di «approfondimenti» richiesti dal Ministero, fino alla comunicazione di Maroni.


Il sindaco di Fondi Luigi Parisella (Pdl) intanto non ha commentato la comunicazione del ministro. Di «vittoria della legalità» parla invece la parlamentare pontina del Pd Sesa Amici: «Il fatto che il Ministro dell’Interno abbia definito doveroso l’atto richiesto dal rappresentante di Governo del territorio pontino, dopo aver esaminato la circostanziata documentazione fornita dalla commissione d’accesso – spiega – riconosce al lavoro di indagine svolto, il crisma della correttezza, della trasparenza e della totale imparzialità. Torno a dire che la legalità non ha colore politico, prova ne sia la posizione netta di Maroni».

Per il capogruppo della Sinistra alla Regione Lazio, Enrico Fontana, «finalmente il governo è chiamato a scegliere su una vicenda che si è trascinata a lungo. Quando si combatte la criminalità organizzata non ci sono appartenenze politiche. Lo Stato è chiamato infatti a difendere la legalità senza fare sconti a nessuno». A pronunciarsi è anche il consigliere regionale di Latina e vice capogruppo del Pd alla Regione Lazio, Claudio Moscardelli: «Il Ministro Maroni ha avuto tutto il tempo necessario per pronunciarsi sulla relazione del Prefetto Frattasi, ed ora ha deciso di chiudere una vicenda che stava assumendo toni grotteschi». Per Elvio Di Cesare dell’associazione Caponnetto «Maroni ha messo un punto fermo dopo rinvii inspiegabili, ora si tratta di decidere in fretta», e propone «una grande manifestazione pacifica davanti a Palazzo Chigi».


Le reazioni del PD. «Una vittoria della legalità, ma soprattutto un segnale chiaro a tutti coloro che operano all’interno della società pontina». La deputata del Pd Sesa Amici esprime in una nota «profonda soddisfazione per le parole pronunciate dal Ministro dell’Interno Roberto Maroni, oggi in Commissione Antimafia, in ordine alla richiesta del Prefetto di Latina Bruno Frattasi di scioglimento anticipato del Comune di Fondi per condizionamento esterno di tipo mafioso. Una richiesta sostenuta con vigore dalla capogruppo del Pd in commissione Antimafia, Laura Garavini». «Il fatto che il Ministro dell’Interno abbia definito ‘doverosò l’atto richiesto dal rappresentante di Governo del territorio pontino, dopo aver esaminato la circostanziata documentazione fornita dalla commissione d’accesso, che ha lavorato a Palazzo San Francesco per oltre sei mesi, riconosce al lavoro di indagine svolto, il crisma della correttezza, della trasparenza e della totale imparzialità, ed allontana una volta per tutte quei sospetti che si erano voluti strumentalmente affacciare. Torno a dire – aggiunge la Amici – che la legalità non ha colore politico, prova ne sia la posizione netta di Maroni. Ora la parola passa al Consiglio dei Ministri, che dovrà assumere la decisione finale, ma il segnale dato è ormai chiaro: questa vicenda deve indicare la strada da compiere, perché in ogni ambiente, specialmente in quelli aggiormente esposti al rischio della criminalità organizzata, in particolare della camorra, possa compiersi un lavoro di monitoraggio e se necessario di risoluto ripristino della legalità. È un giorno importante per tutti coloro che sul nostro territorio
svolgono i propri compiti nel rispetto delle leggi e a tutela dei cittadini».

Laurelli. «Come richiesto nella mozione votata nel corso del consiglio regionale straordinario sulla mafie nel Lazio svoltosi il 22 gennaio scorso, finalmente il Ministro dell’Interno, Maroni, ha deciso di portare in consiglio dei Ministri la proposta di scioglimento del Comune di Fondi». È quanto annunciano i consiglieri regionali, Luisa Laurelli, presidente della Commissione Sicurezza alla Pisana, e Giuseppe Parroncini, capogruppo PD. «Questo atto – rilevano – porterà pulizia e trasparenza nelle amministrazioni pubbliche del sud del Lazio ed è la risposta che aspettavamo da tempo ai fatti acclarati fin dal settembre 2008 dalla Commissione d’Accesso del Prefetto di Latina con cui sono stati provati i condizionamenti delle attività della criminalità organizzata sull’amministrazione comunale. Nell’esprimere soddisfazione a nome di tutto il gruppo del Partito Democratico – concludono i due esponenti PD – ci auguriamo che il Consiglio dei Ministri recepisca al più presto la proposta del Ministro Maroni».

Moscardelli. «Finalmente viene fatta chiarezza sul lavoro svolto dalla Commissione di accesso prefettizia di Latina sulle infiltrazioni camorristiche nel Comune di Fondi. Il Ministro Maroni ha avuto tutto il tempo necessario per pronunciarsi sulla relazione del Prefetto Frattasi, ed ora ha deciso di chiudere una vicenda che stava assumendo toni grotteschi». Lo afferma in una nota Claudio Moscardelli, consigliere regionale di Latina e vice capogruppo del Pd alla Regione Lazio. «L’annuncio del Ministro Maroni – aggiunge – deve far riflettere il sindaco di Fondi e il presidente della Provincia di Latina Armando Cusani, che hanno sempre negato le infiltrazioni della malavita organizzata ed hanno anzi contrastato l’azione delle istituzioni volte ad accertare tali infiltrazioni». Secondo l’esponente del Pd «la decisione di Maroni restituisce dignità ai cittadini di Fondi, e dimostra che il territorio si difende combattendo e colpendo la criminalità organizzata, non negando la sua presenza come hanno atto, colpevolmente, Sindaco di Fondi e Presidente Cusani. Una responsabilità – conclude – di cui dovranno rendere conto ai cittadini».

Pd di Fondi. “Il Partito Democratico di Fondi si augura che, dopo questa dichiarazione messa dal Ministro dell’Interno agli atti parlamentari della Commissione Antimafia, ci sia un’accelerazione dei tempi per la discussione  in Consiglio dei Ministri, organo che deve decidere nel merito dello scioglimento medesimo”. Interviene Bruno Fiore per il Pd di Fondi: “Non è per nessun fondano, in questo momento, motivo di esultanza o di recriminazione, la notizia che ci è giunta. Essa è, invece, motivo di volontà di riaffermare con voce ferma e decisa che la nostra  città merita di conoscere la verità su chi e come si è reso colpevole di così gravi colpe da averla portata sull’orlo del baratro. Ci preme conoscere la verità e individuare le responsabilità, perchè esse non devono ricadere su un’intera collettività. Non vorremmo sentire nessuno ripetere la filastrocca della congiura politica o della sopravvalutazione degli elementi raccolti in tanti mesi di meticolose indagini. Qui e ora è il momento che tutte le forze sane della città si ritrovino in un confronto democratico, siano esse le forze politiche, imprenditoriali, di categoria, l’associazionismo. Perché si dichiari  insieme la volontà di intraprendere quel cammino che faccia ritrovare a questa città l’orgoglio di essere quello che si è: onesti e liberi da qualsiasi malaffare”.
 

  1. dal messaggero: di GAETANO CARNEVALE

    Per il sindaco di Fondi Luigi Parisella la decisione del ministro Maroni di rinviare il