FORTE: CHE FINE HA FATTO IL QUESTION TIME DI MARRAZZO?
«Che fine ha fatto il question time sulla sanità annunciato dal presidente Marrazzo il 10 febbraio scorso, pochi giorni dopo l’avvio di un’inchiesta che ha portato ad una serie di arresti, e che si sarebbe dovuto svolgere ogni 15 giorni? Siamo di fronte al solito annuncio di Marrazzo che, è bene ricordarlo, disse che in questo modo si sarebbe dato ai cittadini il segnale ‘che la Regione sta cercando di fare chiarezza e che la Giunta rispondè». Lo dichiara, in una nota, il capogruppo regionale dell’Udc Aldo Forte.
«Questo segnale, utile a segnalare inefficienze e casi di malasanità, non c’è stato. Peccato, perché avrei volentieri chiesto spiegazioni sulla vicenda che ha visto per protagonista una signora di 67 anni operata di tumore al pancreas nel 2008, le cui condizioni di salute sono nel tempo peggiorate, e che non ha trovato adeguata assistenza né a Latina né a Roma. Un chiaro esempio di come non funziona la sanità nella nostra regione. All’ospedale Santa Maria Goretti di Latina – continua Forte – la signora ha effettuato una Tac che era stata eseguita con macchinari obsoleti e dunque inutilizzabili, per cui l’accertamento diagnostico dava immagini di scarsa qualità e addirittura sovrapposte. Arrivata a Roma iniziava la sua odissea presso il San Camillo di Roma. Qui ha dovuto aspettare giorni prima che le fosse assegnato un posto letto e addirittura, per la mancanza di ambulanze a disposizione per il trasporto al reparto specialistico, non ha potuto effettuare un drenaggio al fegato urgente. Tanto è vero che la signora oltre alla grave patologia riscontratale, riportava un’infezione dovuta alla eccessiva permanenza di liquido biliare nell’organismo. Su questa vicenda – prosegue Forte – ho presentato un’interrogazione urgente. Al commissario straordinario Marrazzo vorrei ricordare che fu proprio lui, di fronte alle vibrate proteste del sindacato professionisti emergenza sanitaria che reclamava provvedimenti urgenti contro la cronica carenza di posti letto, ad affermare di essere pronto ad usare poteri emergenziali di requisizione di posti letto. Non solo, disse anche che non si può applicare un piano di rientro solo in una logica economicistica. Ebbene – conclude Forte – le chiacchiere stanno a zero, perché se nella provincia di Latina la situazione è drammatica, a Roma, che dovrebbe sopperire alle carenze di altri territori, non va certo meglio. In mancanza di un piano ospedaliero regionale, stiamo assistendo al progressivo e drammatico calo del numero totale dei posti letto, al declassamento di numerosi reparti, alla riduzione dei servizi, alla carenza di personale specializzato e di apparecchiature mediche specialistiche. Questo a Latina come a Roma. Un rimedio forse c’è: cittadini del Lazio, non ammalatevi».
prima o poi Marrazzo si render