Pd: “La piscina torni in gestione al Comune”

28/11/2011 di
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Il Pd chiede la risoluzione del contratto – per gravi inadempienze – relativo alla gestione delle piscine di via dei Mille. La richiesta è contenuta in una mozione firmata dal gruppo consigliare del Partito democratico.

«Il concessionario – spiega Giorgio De Marchis – non ha mai pagato le utenze, non ha senso affidare la gestione della piscina in outsourcing se poi l’amministrazione deve continuare a pagare le utenze. Abbiamo calcolato che il danno per le casse comunali ammonta a circa 500.000 euro».

Il privato (Circolo Ambranuoto e Vona Costruzioni) in sostanza ha ottenuto il diritto di costruire e gestire l’impianto e di percepire i proventi, per 30 anni, che derivano dall’affitto degli «spazi acqua» per i corsi di nuoto e per l’attività delle società di nuoto o pallanuoto. Secondo Claudio Moscardelli è necessario «rivedere l’intero contratto per assicurare una gestione più efficiente che garantisca a tutte le società l’accesso a condizioni eque alle piscine, invece è stato messo in piedi un monopolio che ha finito per penalizzare società e appassionati di nuoto, privati, di fatto, della possibilità di accedere al più grande impianto pubblico locale». L’opposizione annuncia un’iniziativa relativa all’intero pianeta sport.

«La piscina – sostiene Antonio Cozzolino – è solo la punta dell’iceberg. Avvieremo un’iniziativa istituzionale per verificare lo stato in cui si trova lo sport cittadino, ci giungono diversi segnali negativi: società sportive importanti pronte ad abbandonare il Capoluogo, modelli gestionali contraddittori degli immobili pubblici dedicati allo sport, a partire dal palazzetto, dove vengono applicate tariffe insostenibili per alcune società».

Il Pd chiede al sindaco di riportare la gestione della piscina nelle mani del Comune. Nell’agosto scorso il settore Lavori pubblici dell’ente comunicò che, alla data del 27 luglio 2011, le utenze della piscina coperta risultavano ancora intestate all’ente. L’assessore allo Sport rispose a un’interrogazione chiarendo che le utenze sono stimate in 78.000 euro l’anno e che nel 2010 erano state inviate alla società Nuoto 2000 diverse richieste di pagamento senza sortire effetti. I democratici sostengono che per questa fattispecie il contratto prevede la risoluzione del rapporto per gravi inadempienze.

  1. Essere o non Essere questo e’ il diloemma! Cosa essere o non essere decidetelo Voi.
    Sull’acqua che deve tornare a Gestione Pubblica c’e’ stato un Referendum popolare con esito pressoche’ plebiscitario, Ebbene e i Sindaci che fanno? continuano con Acqua Latina o simili! Ma allora della Volonta del Popolo Sovrano a questi Intrallazzatori Fasulli non interessa un Cavolo?, Ma che si sentono i Padroni? Sce4ndiamo in piazza e chiediamo con forza le loro immediate dimissioni, se servisse anche a calci nel sedere.

  2. …se non ricordo male, alle elezioni comunali sopra i muri interni della struttura comunale ( PROPRIETA’ DI TUTTI I CITTADINI) ) campeggiava un grande striscione ( vota Di Giorgi )…..tanto per capirci c’ era “qualcuno” che considerava quello spazio elettorale come spazio proprio …evidentemente anche la piscina ( i ricavi) mentre i costi ( le bollette ) le pagavamo tutti noi. :((((((

  3. Avatarrrrrr !!!! la gestione pubblica dell’acqua del referendum non è riferito a quella delle piscine comunali….. le dimissioni servono … vedo che le ha date pure il tuo cervello….

  4. in effetti la piscina é stata privatizzata quando Di Giorgi era Assessore allo Sport della Giunta Zaccheo, guarda caso l’appalto é stato vinto dalla società si Silvano Spagnoli, consigliere provinciale di.AN/PDL storicamente alleato del Sindaco, che la gestisce tutt’ora con questi.risultati