AEROPORTO A LATINA? VITERBO PROTESTA E NESSUNO REALIZZA IL PROGETTO

10/03/2009 di

«Trovo davvero preoccupanti dal punto di vista delle certezze che uno Stato di diritto deve assicurare, le dichiarazioni del ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli sul futuro scalo viterbese e sulla possibilità di realizzarne altri nei capoluoghi del Lazio. In particolare, quello che desta maggiore preoccupazione è che il ministro ha attribuito a ragioni politiche (come riferisce la stampa) ed in particolare al ruolo dell’ex ministro ‘viterbesè Fioroni, la scelta di realizzare il secondo scalo del Lazio nella Tuscia». Lo afferma l’assessore ai Trasporti della Provincia di Viterbo, Renzo Trappolini, a seguito delle dichiarazioni del ministro Altero Matteoli sullo scalo aeroportuale di Viterbo e Latina.

«Fermo restando – aggiunge – che bene hanno operato l’onorevole Fioroni e con lui tutti gli operatori politici locali, compreso il Consiglio regionale del Lazio, ricordo che Viterbo fu scelta per ragioni soltanto tecniche, accertate dalla Commissione che valutò la localizzazione, sicuramente preferibile a Latina e Frosinone per le esigenze aeroportuali prescritte, pur in presenza di infrastrutture di accesso da migliorare, cosa della quale il Governo era consapevole di doversi far carico con la scelta stessa. Preoccupa anche che, ora, si parli di ‘regalò riparatorio a Latina, per la quale si prevede un aeroporto ‘commercialè aperto anche ai low cost. E tutto questo in un momento in cui il mercato contesta la scelta di Viterbo (vedi Ryanair). La situazione preoccupa e può creare turbativa, anche considerando i costi previsti per l’aeroporto a Viterbo: in totale 699 milioni di euro, comprese le opere ferroviarie, molto meno del costo complessivo di soli 22 chilometri di strada mancante al completamento della Trasversale, che in poco tempo sembra esser lievitato a 815 milioni di euro».