ABUSIVISMO, REGIONE: “BOOM A LATINA”

05/03/2009 di

Dopo l’ultimo condono edilizio del 2003 si è registrato un boom delle costruzioni edilizie nel Lazio: oltre 29mila gli abusi registrati dal 2004 al 2007. Sono i dati resi noti dal vice presidente della Regione e assessore all’Urbanistica, Esterino Montino, durante una conferenza stampa in Regione. Di questi: il 65% è registrato nella Provincia di Roma (che ha prodotto 18.739 abusi edilizi), il 17% in quella di Latina, l’11% a Frosinone, il 4% a Viterbo.


«Nel tempo il fenomeno dell’abusivismo si è trasformato – ha detto Montino – passando dal carattere in qualche modo di necessità degli anni ’60-’70 ad una vera e propria speculazione edilizia. Le zone più vulnerate sono quelle dei litorali di Roma e Latina, i parchi e le zone sottoposte a vincolo di tutela paesaggistica. I grandi abusi sono commessi da persone e gruppi per fini affaristici, una parte dei quali legati alla criminalità organizzata, soprattutto nel sud Pontino». Montino ha infine affermato che «che secondo i primi dati nel 2008 si registra un calo dell’abusivismo dovuto anche alla crisi economica».

Le demolizioni. Le ruspe della Regione Lazio entreranno presto in azione per abbattere ecomostri o abusi edilizi che le amministrazioni comunali non riescono ad eliminare. Lo ha spiegato il vice presidente della Giunta regionale Esterino Montino. «In caso di inadempienza dei Comuni – ha detto Montino – la Regione abbatterà le opere edilizie abusive con acquisizione al patrimonio regionale delle aree interessate» grazie alla legge 15/2008 che «istituisce l’Osservatorio contro gli abusi; dà poteri sostitutivi in caso di inadempienze dei comuni e apre il nuovo Ufficio antiabusivismo affidato a Massimo Miglio». Ufficio che ha già disposizione due appalti per le demolizioni del valore di 1mln e 500mila euro. «Un fondo rotativo – ha spiegato – perchè gli abbattimenti saranno pagati dai responsabili degli abusi». A disposizione anche «un sistema di rilevamento aerofotogrammetrico e satellitare». Tra gli abusi già nel mirino della Regione un fabbricato abusivo di tre piani di circa 1.500 mc sull’isola di PonZa; un fabbricato abusivo in corso di elevazione composto da3 piani (1.600 mc) nel comune di Rocca Priora, nel Parco dei Castelli romani e un fabbricato abusivo in via di costruzione (400 mc circa) nel comune di Cassino cui sono stati già apposti i sigilli giudiziari.

 

  1. Lo ripeto ancora una volta.. E’ inutile che la Regione Lazio continui a dire boom di abusi ecc..

    Hanno tutti gli strumenti per superare eventuali inadempienze dei comuni, compresi i poteri sostitutivi con commissari ad acta.

    Per cui se vogliono andare avanti e demolire gli abusi edilizi colpiti da sentenze definitivi non devono far niente altro che decidersi a muoversi.

    Penso ai 260 immobili nel comune di Latina, ai 130 di Terracina, o ai 180 di Aprilia.
    Tutti immobili con sentenza irrevocabile di demolizione..

    Il fatto

  2. Bah, la legge italiana dal 1942 in poi (quando naque la legge 1150, la prima omogenea riguardante l’urbanistica) non ha mai fatto distinzioni tra abusi di necessit

  3. Alceste tu mi sembri curioso…..
    Che c’entra l’abusivismo con la lotta alla criminalit

  4. caro alceste…occhio che se fai qualche errore ti devi impiccare da solo…:-)))se impicchi gli altri per i loro errori…