TERRACINA, DOPO GLI AVVISI DI GARANZIA IL COMUNE TREMA

01/03/2009 di

di FABIO COCCIA
e MONICA FORLIVESI *

Trema il Comune di Terracina dopo la morte del segretario generale Marino Martino, che si è tolto la vita al culmine della disperazione. Trema il Comune di Terracina dopo i sei avvisi di garanzia che hanno toccato i vertici della macchina politico-amministrativa, il vicesindaco e alcuni dipendenti. La situazione è drammatica, ciò nonostante il sindaco Stefano Nardi decide di non proferire parola.


Nell’amministrazione comunale di Terracina c’è qualcosa che non va. Non sono solo i fatti a raccontarlo è anche il senatore e coordinatore provinciale di Forza Italia Claudio Fazzone a confermarlo: «La gestione del Comune va corretta, questo è chiaro, se siamo in grado di farlo bene, altrimenti è meglio rimettere il mandato, perché questa città ha bisogno di un’amministrazione che lavori per il suo bene: Terracina deve essere più pulita, si devono dare risposte ai commecianti e agli operatori turistici, bisogna mettere mano ad una serie di problematiche enormi». Poi Fazzone è ancora più esplicito: «I problemi come abbiamo visto li hanno creati soprattutto i repubblicani, il sindaco è stato in una posizione di sudditanza, che comunque non lo esime dalle responsabilità. Ora se vuole liberarsi e governare seriamente deve estromettere i repubblicani, a quel punto faremo due conti per vedere se ci sono le condizioni per governare. Ma il presupposto è: riprogrammare tutto».

Le reazione politiche sono arrivate solo dai vertici provinciali dei partiti della maggioranza visto che nessuno dei locali, a parte l’assessore Pietro Serra, ha voluto proferire parola. E’ stata la giornata delle telefonate incrociate, degli incontri e soprattutto delle analisi sul futuro politico e amministrativo della città. I rappresentanti di An sono stati contattati a vario titolo dai dirigenti provinciali. In campo sarebbe sceso anche il sindaco di Latina Vincenzo Zaccheo che si è sentito con Stefano Nardi. «Sono profondamente e umanamente costernato per la morte di un uomo – ha detto ieri il presidente provinciale di An Fabio Bianchi – E’ un momento delicato per Terracina, confido nella coerenza e correttezza amministrativa di Nardi e di tutta la compagine di An al governo della città. Ora la parola è in mano agli inquirenti».

Non scherzano in Forza Italia. Ieri i consiglieri comunali i membri della giunta e il segretario hanno scambiato le prime impressioni sul futuro della maggioranza e si sono visti con Claudio Fazzone. Tre mesi fa si erano incontrati nuovamente con il senatore per fare il punto della situazione sul comune di Terracina che si trovava già in condizioni a dir poco allarmanti tra debiti, scioperi e contestazioni. Si erano lasciati con una sorta di ultimatum che se le cose non sarebbero cambiate radicalmente entro marzo, riferendosi alle modalità di gestione del Comune, avrebbero tolto il disturbo e l’appoggio al primo cittadino. Non solo siamo arrivati a marzo ma le cose sono peggiorate, anzi sprofondate. Non si hanno notizie sul fronte del Partito repubblicano, il partito del vicesindaco Giuliano Masci. Tutti muti. E ancora tutta lì la lettera inviata al sindaco dieci giorni fa con la quale prendevano le distanze da tutto e da tutti e chiedevano atti concreti alla maggioranza per risolvere i tanti problemi della città dimenticandosi che anche loro sono “la maggioranza”. (* Il Messaggero 01-03-2009)