Commissione Sicurezza al Villaggio della legalità distrutto
«Una seduta straordinaria in un luogo-chiave per la lotta all’inquinamento criminale della provincia di Latina, quella tenuta oggi a Borgo Sabotino dalla commissione Sicurezza e integrazione sociale, lotta alla criminalità, presieduta da Filiberto Zaratti (Sel).
I consiglieri si sono riuniti nel Villaggio della legalità, un campeggio sequestrato per abusivismo edilizio e recentemente affidato all’associazione “Libera”. Durante il raid patito dalla struttura nella notte tra il 22 e il 23 ottobre, sono andati distrutti computer, impianti elettrici, amplificazioni, suppellettili. Le vetrate sono state distrutte a picconate, con danni complessivi per migliaia di euro.
Un atto intimidatorio dal forte valore simbolico, visto che solo poche ore prima “Libera” aveva organizzato nel Villaggio un’iniziativa di successo sulla figura di don Cesare Boschin, prete ucciso a Borgo Montello (distante pochi chilometri) per aver denunciato traffici di rifiuti tossici nella locale discarica. E altamente simbolica è stata anche la seduta odierna della commissione Sicurezza, alla quale hanno preso parte i consiglieri Claudio Moscardelli (Pd), Giuseppe Parroncini (Pd), Ivano Peduzzi (FdS), Giuseppe Rossodivita (Lista Bonino Pannella), il sindaco e il presidente del Consiglio comunale di Latina, l’assessore alla Cultura del Comune di Nettuno, rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil, Agesci, Azione Cattolica, associazioni culturali e sociali di Nettuno. Padroni di casa, Antonio e Antimo Turri, padre e figlio, rispettivamente referente regionale di Libera Lazio e responsabile del coordinamento di Libera Latina». lo comunica, in una nota, l’Area Informazione della Regione.
«Non vogliamo solo pacche sulla spalle, è tempo di un attivo coinvolgimento delle istituzioni, a partire dalla celere riattivazione delle attività del nostro Villaggio della Legalità, compromesse dalle ripetute e indegne minacce subite», hanno detto. A questo proposito, il presidente Zaratti ha annunciato, a nome della Commissione, di aver chiesto al presidente del Consiglio regionale, Mario Abbruzzese, uno stanziamento straordinario per fare fronte ai danneggiamenti alla struttura. Sulla stessa lunghezza d’onda il sindaco di Latina, Giovanni Di Giorgi: «Libera deve restare a Latina e anzi
deve attirare qui a Borgo Sabotino le forze migliori dell’antimafia». Il presidente Zaratti, che in mattinata ha incontrato prefetto e questore di Latina, nonché i vertici della Guardia di Finanza, ha commentato così i lavori: «Assistiamo a un salto di qualità della malavita sul nostro territorio, dall’infiltrazione al radicamento. Il confronto con le istituzioni e con le associazioni è per noi fondamentale per meglio formulare proposte concrete per arginare l’illegalità nella nostra regione. È importante capire chi abbiamo di fronte, che tipo di nemico dobbiamo fronteggiare; ed è chiaro che il malavitoso che oggi agisce nel basso Lazio è un boss in doppiopetto, diverso dagli archetipi del passato, che cerca di fare affari attraverso operazioni apparentemente legali. Ne è esempio questo camping in cui ci troviamo, frutto in
realtà di un palese abuso edilizio».
«Cosa possono fare nell’immediato le istituzioni? – si è chiesto Zaratti -. Certamente invitiamo i Comuni a costituirsi sempre parte civile in procedimenti contro le mafie e chiediamo che a livello centrale non si azzerino o si riducano gli stanziamenti per il corretto funzionamento delle forze dell’ordine e di strutture di primaria importanza come la Dia». Il consigliere Moscardelli ha elogiato «la battaglia che Libera sta portando coraggiosamente avanti nella provincia di Latina» e si è detto preoccupato «delle grosse difficoltà che vivono le forze dell’ordine sul territorio: mi parlano di
una sola volante notturna, di scarsi fondi per pagare la benzina o gli straordinari agli agenti». Il consigliere Rossodivita ha espresso «la vicinanza dei Radicali italiani a questa impresa che Libera sta conducendo», sottolineando che «non ci deve essere alcuna reticenza da parte delle istituzioni a chiamare le cose con il loro nome, e una cosa è certa: un abuso edilizio di tali dimensioni, che secondo le indagini sarebbe stato perpetrato da un autista e un pescatore, non può essere
estraneo a processi criminali più ampi e radicati».ù
Il consigliere Parroncini si è soffermato sul valore simbolico dell’intimidazione: «È il segnale che la cultura della legalità sta iniziando davvero a dare fastidio a qualcuno in questa area. Ora l’importante è non far calare l’attenzione su quanto accaduto. A partire da domani in Consiglio comunale, dove abbiamo presentato una mozione di solidarietà». Mozione condivisa pienamente dal consigliere Peduzzi, che rilancia: «Non si può pensare di tenere separato il problema della criminalità organizzata da quello della criminalità comune, e le recenti indagini lo confermano. Si tratta dunque di essere perennemente in trincea, senza mai abbassare la guardia, ognuno sul proprio fronte di intervento».
Ricordatevi! … tutti quelli che nicchiano e non fanno nulla per venire finalmente a capo della verita’ circa i fusti tossici nella Discarica di Borgo Montello, sono conniventi e correi con gli ASSASSINI di Don Cesare Boschin.
Don Cesare Boschin è un’altra cosa, piuttosto noto l’assenza della maggioranza, com’è non c’erano i membri della maggioranza. Solo la follia ideologica e perversa di questa città, può ancora permettera a certa gente di prendere voti, non solo pare 60.000 tessere del PDL. Alla vergogna non c’è mai limite, e l’opposizione invece di tuonare da quel che leggo molto morbida morbidina. Che città pazzesca…. scappiamo quelli che possiamo scappiamo, prima che sia troppo tardi…..
IMBARAZZANTE!!! non ci sono altre parole per giudicare la presenza del Sindaco Di Giorgi a questo consiglio di sicurezza sulla legalità,quella stessa legalità che lui non rispetta, non rispettando l’art. 69 del Testo unico degli Enti Locali che lo vede incompatibile causa del suo doppio incarico, che non è soggetto a giudizi amministrativi o civili, ma è palese e basta. Allora perchè gli organizzatori di tale consiglio non lo hanno allontanato come persona non gradita? Forse perchè figura istituzionale? Ma Sindaco di quale città, quella della Legalità o della Illegalità che lui rappresenta? sarebbe bello saperlo da chi non ha il coraggio di dimettersi e forse se ci sarà un opposizione vera,perderà entrambe le cariche per via giudiziaria….speriamo….davvero!!!
metteteve voi a fà er sindaco avete rotto a dì sempre le stesse cose ma non avete niente dà fà…..
Caro Tony, scrivo mentre sono al lavoro, per scrivere un post, non serve essere nulla facenti …. lo sai perchè bastian contrario ha ragione, perchè se figli o nipoti di quindici ani, vuoi che vivano in città per lo meno sicure, dove la legalità sia un valore non un disvalore. Non ho idea come la pensa bastain contrario politicamente, però so che ha Latina maggioranza e oppposizione non esistono, è solo di facciata, televisiva e mediatica, fatta di personalismi e finte guerre sotterranee di potere, dove fanno finta di litigare e vanno d’accordo dove c’è la polpa, condoni edilizi, pratiche (la politica si fa in commissione). Pensi che Moscardelli, si sarebbe comportato diversamente, no, avrebbe preso il compenso della regione e avrebbe tirato a lungo, come sta facendo Di Giorgi. Al Villagio della legalità i politici, fanno solo facciata, frasi di circostanza e nessun impegno concreto, non gliene frega niente a nessuno di Don Ciotti, perchè la politica sà chi sono i ragazzi di Libera e sa che non spostano niente, non hanno voto, godono solo di buona stampa, sufficenti per un articolo al Fatto o Repubblica, se era in dote ad associazioni del PDL o Pd, c’era il via vai di ministri e potentati. Fare seriamente la lotta alla criminalità e impegnativo, costoso e contempla non avere paura, c’è qualcuno in questi due partiti, oppure negli altri partiti, pronti ha fare una lotta vera, io non li vedo … Caro signor Tony, cerca di capire Bastian Contrario, e chi la pensa come lui, perchè in questo c’è gente che ha alla vita, alle idee, dà un valore, vero e di conseguenza ha anche regole, che vuole che siano rispettate.
Grazie disincantato, quello che dici è profondamente vero ed è anche uno dei motivi per cui l’acqua non torna pubblica nonostante il Si al referendum sia stato schiacciante…solo perchè Besson, Vice presidente di Acqua Latina è uomo del PD, ed allora ecco le battaglie “finte” dell’opposizione si fanno solo sui quotidiani locali e non nelle aule dei Tribunali.
Ma se vogliamo un futuro migliore,non dobbiamo arrenderci mai e soprattutto smetterla di essere sudditi, dove ciò che ci spetta di diritto viene elargito come favore. Buona riflessione a tutti.
ma che ve la prendete a fà in fondo noi quà stiamo di passaggio l’importante e che stiamo bene quando andiamo di là……