ABUSI NEL PARCO DEL CIRCEO, VERTICE IN REGIONE

05/02/2009 di

«Gli abusi nel Parco nazionale del Circeo arrivano alla Pisana. Le commissioni Sicurezza, Ambiente e Urbanistica del Consiglio regionale del Lazio si sono riunite stamattina in seduta congiunta per esaminare il fenomeno assieme alle istituzioni interessate. Un’audizione affollata, cui hanno preso parte il presidente del Consiglio, Guido Milana, numerosi consiglieri di maggioranza e opposizione, nonché associazioni ambientaliste e di tutela della legalità».


Lo comunica, in una nota, il Consiglio regionale. «Assenti i rappresentanti dell’amministrazione comunale di San Felice e il procuratore della Repubblica di Latina – prosegue la nota – Le assenze sono state motivate sostenendo che la presenza alla seduta sarebbe risultata inopportuna e avrebbe potuto turbare la serenità delle indagini. La presidente della commissione Sicurezza, Luisa Laurelli (Pd), ha detto di non volersi esprimere. Diversi consiglieri hanno invece commentato con disappunto la mancata partecipazione, sottolineando che si trattava di un incontro tra istituzioni e non politico.

Il presidente del Consiglio Milana ha ribadito che, fermo restando il riserbo delle indagini, permane l’esigenza di ascoltare il Sindaco di San Felice Circeo e il procuratore Giuseppe Mancini. Il presidente della commissione Urbanistica, Claudio Moscardelli (Pd), ha annunciato che, d’accordo con la presidente della commissione Sicurezza e il presidente della commissione Ambiente Claudio Bucci (Idv), verrà inviata una lettera di risposta al primo cittadino e al magistrato». Il vicepresidente della commissione Sicurezza, Peppe Mariani (Lista civica per il Lazio), ha richiamato la necessità di «una maggiore collaborazione tra le istituzioni, mentre il capogruppo di An, Antonio Cicchetti, ha ricordato che la commissione Sicurezza non ha potere di convocazione, non essendo di inchiesta». «Si tratta di una situazione imbarazzante che, invece di fare chiarezza, contribuisce a
creare ulteriore confusione», ha aggiunto Fabrizio Cirilli (Gruppo Misto), evidenziando che «è necessario verificare se i fatti che sono stati denunciati in precedenti audizioni siano veri e, se tali, come sono stati affrontati da chi doveva prenderne atto». Nel
corso della seduta il presidente del Parco Nazionale, Gaetano Benedetto, ha spiegato la situazione: «circa 3.500 gli abusi registrati dai condoni edilizi del 1985, 1993 e 2004 all’interno dell’area protetta. »Il problema non è nel numero, che non è differente al resto del Mezzogiorno – ha dichiarato – L’elemento preoccupante è la tipologia: si tratta di abusi che sono legati non solo ad attività edilizia, ma anche a quelle commerciali su cui un intervento tempestivo avrebbe potuto evitare il consolidarsi della situazione«. Il consigliere Enrico Fontana (Verdi) ha chiesto di »focalizzare l’attenzione sulla qualità degli abusi: quelli più gravi possono nascondere filiere illegali come quelle del ciclo del cemento«. Durante il dibattito è emerso che c’è la necessità – evidenziata anche dall’assessore all’Ambiente Filiberto Zaratti – di »conciliare tutela ambientale e sviluppo delle attività produttive«. Benedetto, in proposito, ha ricordato che »l’abusivismo delle serre costituisce un problema radicato e determinante a livello di danno ambientale, sul quale occorre intervenire con una adeguata pianificazione«. »È importante l’attività di controllo e repressione dell’illegalità – ha affermato Zaratti – ma è altrettanto rilevante un progetto di sviluppo produttivo che dia garanzie ai cittadini e impedisca l’accesso da parte della criminalità«. Il sindaco di Sabaudia, Maurizio Lucci, ha precisato che »il progetto di riqualificazione del lago di Paola, condiviso con la provincia di Latina, mira a sostenere anche le attività produttive preservando l’ambiente. Il primo cittadino ha poi ricordato che anche il presidente della Regione ha avanzato una proposta di intervento che salvaguardi le attività cantieristiche«.

Sul tema degli abusi Lucci ha condiviso la preoccupazione espressa dall’Ente parco per il problema delle serre. Daniele Iacovone, della Direzione regionale Territorio e Urbanistica, ha ricordato che »nel 2007 la Regione ha adottato un piano paesistico regionale che ha unificato 29 piani paesistici ancora vigenti. Il piano non ha sbloccato nulla, ma ha registrato uno stato di fatto, che dovrà essere verificato in sede di piano attuativo. È stata attivata un’attività di monitoraggio per verificare la situazione degli abusi nel Lazio e si intende sperimentare il ricorso ai voli satellitari su due aree campione: una di queste potrebbe essere quella del Parco nazionale del Circeo«. In chiusura la presidente Laurelli ha annunciato la prossima convocazione di una seduta, congiunta con le commissioni Ambiente e Urbanistica, sulla questione del progetto di riqualificazione del Lago di Paola. »Il lago è una riserva integrale, protetta anche dalla normativa europea, su cui vengono tollerate attività illegali – ha dichiarato Laurelli – Occorre valutare fino in fondo il progetto predisposto dalla provincia di Latina per evitare che vengano favorite attività, anche di tipo economico, che hanno poco a che fare con il dovere delle istituzioni di salvaguardare un’area di pregio«. Hanno partecipato alla seduta i consiglieri Annamaria Massimi (Pd), Fabio Desideri (Fcp), Giuseppe Parroncini (Pd), Mario Perilli (Pd), Anna Pizzo (Movimento per la sinistra), Luigi Celori (An-Pdl), Romolo del Balzo (FI-Pdl), Angelo D’Ovidio (Fcp).

 

  1. Bando alle ciance cari politici regionali….
    La giunta regionale ha intenzione o no di attivare i poteri sostitutivi e procedere alle demolizioni passate in giudicato, che nel parco del Circeo dovrebbero essere circa 80?
    Oppure la minaccia dei poteri sostitutivi