Borgo Sabotino, distrutto il Villaggio della legalità di Libera

22/10/2011 di
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Vetri sfondati, tavoli, sedie computer e casse per l’amplificazione distrutte. È stato letteralmente devastato il Villaggio della legalità di Borgo Sabotino a Latina.

Nella struttura di circa quattro ettari confiscata per abusivismo edilizio e poi affidata all’associazione Libera contro le mafie, la scorsa notte si è abbattuta la violenza di quello che ha il sapore di un raid mafioso. “Un atto vile, grave”, secondo il presidente di Libera Don Ciotti che però avverte: “Nessuno può pensare di fermare i percorsi di democrazia e di giustizia sociale”.

Questa mattina i responsabili del Villaggio hanno trovato i resti dell’azione vandalica su cui sta già indagando la polizia. Secondo gli inquirenti si tratta di un atto intimidatorio all’associazione. E anche secondo il coordinatore regionale di Libera Antonio Turri il messaggio dell’incursione notturna è chiaro: “Con questo gesto ci hanno detto che noi qui non ci dobbiamo stare. Ci vogliono mettere in condizioni di non lavorare”. Nella notte sono stati distrutti computer, impianti elettrici, amplificazioni e suppellettili. Distrutte Le vetrate a picconate, con danni per migliaia di euro. “È stato colpito un bene confiscato e restituito alla collettività – commenta Don Ciotti -, dove Libera si era resa disponibile, su richiesta del Commissario Prefettizio di Latina, ad accompagnare il percorso di recupero e di valorizzazione del bene con il protagonismo delle realtà associative locali. Nessuno può pensare di vandalizzare e di fermare questo impegno”. Tanti gli esponenti politici che oggi esprimono solidarietà a Don Ciotti. Tra gli altri, il delegato alla Sicurezza di Roma Capitale Giorgio Ciardi e il deputato del Pd Enrico Gasbarra che annuncia un’interrogazione urgente ai ministri dell’Interno Umberto Maroni e della Giustizia Nitto Palma per chiedere “più impegno e risorse per Latina”. Quello della scorsa notte, afferma Gasbarra, “è un gesto preoccupante che mira a intimidire chi combatte le mafie, e nel contempo a lanciare un messaggio chiaro all’intero territorio”.

Stamattina il Villaggio della Legalità avrebbe dovuto ospitare un’iniziativa sulla figura di Don Cesare Boschin, prete ucciso per aver denunciato traffici di rifiuti tossici nella discarica di Borgo Montello. Nel corso della giornata era in programma la proiezione di un documentario, “La quinta mafia”.

LE REAZIONI.

DON CIOTTI – «Un atto grave, vile che colpisce un bene confiscato e restituito alla collettività e dove Libera stava procedendo su un percorso di recupero e valorizzazione del bene con l’aiuto delle associazioni locali. Nessuno può pensare di vandalizzare e di fermare questo impegno delle tante realtà del posto che insieme con fatica,passione e responsabilità stanno realizzando percorsi di democrazia e giustizia sociale» denuncia Don Luigi Ciotti, presidente di Libera.

DI GIORGI. In relazione agli atti vandalici compiuti la notte scorsa ai danni del “Villaggio della solidarietá” di Borgo Sabotino, il Sindaco di Latina Giovanni Di Giorgi, stigmatizzando tale atto esprime ferma condanna e piena solidarietà alla Associazione “Libera” e conferma la piena disponibilità della amministrazione comunale nel perseguire, nelle opportune sedi, i responsabili di tali atti criminali.  Il Sindaco Di Giorgi, nel confermare che la diffusione della cultura della legalità e la garanzia di sicurezza  dei cittadini rappresentano priorità del programma sindacale, ribadisce  che sulla vicenda del sito di Viale delle rimembranze, affidato in comodato gratuito dal Commissario Nardone a “Libera”, il Comune è a completa disposizione della Associazione per eventuali azioni che questa volesse intraprendere per entrare nel pieno possesso del sito.  Il Comune stesso ha giá compiuto tutti gli atti per consentire a Libera il pieno utilizzo della struttura.


FORTE. 
«Un atto che ferisce doppiamente, non solo per i danni materiali, ma soprattutto perché offende il lavoro e l’impegno di tanti volontari, che senza chiedere nulla in cambio hanno ricondotto al bene comune un luogo di illegalità». Così in una nota l’assessore regionale Aldo Forte, sull’atto vandalico che nella notte ha distrutto la parte interna aperta al pubblico del Villaggio della Legalità di Borgo Sabatino, in provincia di Latina, bene confiscato per abusivismo edilizio e affidato all’associazione. «Mi auguro – aggiunge Forte – che i colpevoli vengano individuati al più presto. E che da parte delle comunità ci sia una manifestazione pubblica a sostegno del Villaggio della Legalità. Di fronte a certi atti, né le istituzioni né la società può arretrare di un passo. Soprattutto in una fase come quella che stiamo vivendo, nella quale bisogna evitare che alla crisi economica se ne affianchi una ancora più pericolosa, quella dei valori. Valori da difendere, come la legalità e il bene comune, così come la pratica del volontariato».

ZARATTI.   «La devastazione del villaggio della legalità di Libera a Borgo Sabotino è un atto gravissimo. Stiamo parlando a tutti gli effetti di un attacco di stampo mafioso ai danni di chi da anni è impegnato concretamente per diffondere cultura della legalità contro lo strapotere delle mafie nella nostra regiona». Lo dichiara Filiberto Zaratti (Sel), presidente della commissione sicurezza e lotta alla criminalità del Consiglio regionale del Lazio. «Nel territorio pontino cosche e clan sono ormai radicati – aggiunge Zaratti – non a caso la procura di Latina ha colpito pesantemente il clan Ciarelli-Di Silvio, egemone sul medesimo territorio, mentre le indagini delle procure antimafia di Roma e Napoli hanno individuato anche enclave del clan dei Casalesi e del clan Mallardo in vaste aree della provincia pontina».

«La denuncia del coordinatore di Libera Turri sulle intimidazioni subite nei giorni scorsi – conclude Zaratti – merita una risposta immediata della magistratura. Ma è chiaro che anche le istituzioni devono fare la loro parte per condannare un gesto così vigliacco. Per questo proporrò ai componenti della commissione che presiedo di svolgere una seduta straordinaria proprio nel villaggio della legalità di Libera a Borgo Sabotino».

GASBARRA. «Esprimo a don Ciotti e all’associazione Libera la mia totale vicinanza e solidarietà per il grave atto vandalico ai danni del Villaggio della Legalità a Borgo Sabatino. Un gesto preoccupante che mira a intimidire chi combatte le mafie, e nel contempo a lanciare un messaggio chiaro all’intero territorio». Lo dichiara il deputato del Pd Enrico Gasbarra. «Di fronte a questi attacchi c’è bisogno di gesti forti della politica per rafforzare nella provincia di Latina la lotta alla criminalità organizzata e offrire – conclude – il sostegno pieno alle associazioni, alle forze dell’ordine e alla magistratura impegnate in prima linea per combatterla».

CHITI. «Un atto gravissimo che mira, non solo a provocare danni materiali, ma a distruggere il lavoro dei volontari e di tutti coloro che si impegnano ogni giorno in difesa della legalità. Voglio esprimere a don Ciotti e all’associazione Libera la mia più completa solidarietà». Così il commissario del Pd Lazio Vannino Chiti ha commentato l’atto vandalico che ha
distrutto parte del ‘Villaggio della Legalità’ di Borgo Sabatino, in provincia di Latina. «Sono certo – sottolinea Chiti – che le forze dell’ordine individueranno al più presto gli autori di questo vile gesto. Davanti a violenze di tale genere istituzioni e società civile devono manifestare il loro pieno sostegno. Acquista oggi maggiore importanza – dichiara Chiti – l’iniziativa del Forum sicurezza e legalità, istituito dal Pd – promossa il 28 ottobre prossimo presso l’Hotel Le Palme di Sabaudia – che si occuperà proprio della mafia nel Lazio e in particolare nella Piana Pontina. Invito tutti a partecipare per dimostrare la volontà di sconfiggere il fenomeno delle mafie che purtroppo si sta radicando nella regione. La legalità è un valore da
difendere sempre e comunque».

COORDINAMENTO ANTIMAFIA ANZIO NETTUNO. «L’associazione scrivente esprime tutta la sua solidarietà a Libera per il grave attentato di stampo mafioso che ha colpito la sede del campo della legalità a Borgo Sabotino». Lo scrive Edoardo Levantini, presidente dell’Associazione Coordinamento Antimafia Anzio Nettuno che raccomanda: «Su questo grave fatto chiediamo alla magistratura e alle forze dell’ordine di individuare al più presto gli autori di questo gesto vile che ferisce gravemente i cittadini onesti di tutto il Lazio». «Nella provincia di Latina – sottolinea Levantini – da decenni sono radicate pericolose consorterie mafiose come il clan dei casalesi e il clan Mallardo accanto alle quali operano pericolose aggregazioni criminali come il clan Ciarelli-Di Silvio». «Nella nostra regione operano da anni pericolose consorterie criminali che commettono gravi delitti, inquinano l’economia e la politica l’auspicio dell’associazione scrivente è che vi sia finalmente una risposta corale delle istituzioni», conclude Levantini.

  1. Se qualcuno aveva dei dubbi sulla criminalità organizzata, questa è la prova. Che Latina e provincia la delinquenza è radicata è noto a tutti. Non date retta ai politici, in special modo i destri, quanto affermano che la nostra provincia è pulita. Nelle mie zone si dice che quanto il pesce puzza, inizia dalla testa.

  2. bravo attila,ben detto.questa classe politica ha generato quello che è sotto gli occhi di tutti…per non parlare dell’infestazione romena e degli zingari con ruoli di potere : UNO SCHIFO DI CITTA’ ORAMAI

  3. …mA CHE STRANO …CI SONO I COMMENTI DI TUTTI TRANNE QUELLI DI CUSANI E FAZZONE…AH MA PER LORO STA’ TUTTO A POSTO A LATINA NIENTE MAFIA E CAMORRA: VERGOGNA!!!
    Caro Sindaco Di Giorgi, invece di far la ruota come un pavone, visto che hai dichiarato che “il Comune è a completa disposizione”….inizia a restituire a LIBERA il campo di calcio di Via Helsinky..o anche li ci sono gli Amici degli Amci??…e se ti avanza un pò di tempo dimettiti da Consigliere Regionale…solo così torna la legalità in questa città, quella legalità di cui te e il Vice Sindaco Cirilli vi riempite la bocca…a chiacchiere naturalmente!!!

  4. La mia solidarietà a Libera. Conoscendo la città non mi meraviglio purtroppo

  5. Come mai i campi di calcetto di via Helsinki non possono ancora essere gestiti dalla associazione Libera? Chi la minaccia?
    Il sindaco fa finta, adesso, di interessarsi alla vicenda oscura.

  6. la città dove sono nato e cresciuto MI FA SEMPRE PIù SCHIFO! GRAZIE POLITICI MAFIOSI

  7. gli ispiratori sono gli stessi che pagavano 50 € per un voto alle elezioni comunali: prendersela con una struttura simile, devono vergognarsi a vita, decerebrati fannulloni della politica

  8. galardo,tiero,di matteo,nasso,maietta e chi ne ha più ne metta : mafiosi in mano a fazzone. QUESTA E’ DIVENTATA LATINA,la nostra tanto amata LATINA

  9. qualcuno te lo sei perso per strada muammar? tutto il consiglio comunale è corrotto e in mano alla camorra fondana

  10. Adesso quella iniziativa si faccia in piazza del popolo a Latina.
    Bisogna distruggere l’indifferenza che nutre questi infami.

  11. Hai ragione M.M. stavolta servirebbe proprio una grande manifestazione di piazza per gridare il nostro No alla criminalità che sta distruggendo Latina

  12. nessun governo umano sarà ingrado di aggiustare il mondo mettetevi l’anima in pace, deve solo intervenire…….YAHWEH…..