BALLERINO UCCISO, L’AUTOPSIA: 40 COLPI CON UN COLTELLO DA CUCINA
Sono oltre 40 le ferite da coltello trovate sul corpo di Igor Franchini, 19 anni, il ballerino ucciso e poi bruciato trovato venerdì scorso nelle campagne di Scauri. Lo ha accertato il medico legale durante l’autopsia durata oltre 5 ore. L’esame autoptico è stato portato a termine dal professor Giovanni Arcudi e dall’equipe medica dell’università di Tor Vergata di Roma.
Arcudi ha parlato di un «numero rilevantissimo di lesioni, tutte da arma bianca», inferte con ogni probabilità utilizzando «un coltellaccio da cucina o più coltelli da cucina». Le ferite mortali hanno raggiunto organi vitali, come cuore e polmoni, «ma in tutto le lesioni, anche da difesa, sul corpo e sulle braccia, sono quaranta». Arcudi ha chiarito che al momento non è possibile stabilire se «ad agire siano stati più aggressori o uno solo», ma di certo la morte del ballerino risale a una settimana fa. Altro dato certo è che Igor è stato ucciso a coltellate e solo dopo è stato dato fuoco al cadavere. «Le bruciature sul corpo – ha detto Arcudi – non hanno avuto effetti lesivi».
L’ira della mamma. «Gli assassini di mio figlio sono bestie e dovranno marcire all’inferno. Anche se non verranno presi dovranno fare i conti con la loro coscienza». Lo ha detto, disperata, la mamma di Igor Franchini dopo il riconoscimento del corpo, pochi minuti prima che iniziasse nell’obitorio del cimitero di Latina l’autopsia sul corpo del figlio. Poi ai giornalisti la donna ha aggiunto: «Io non c’entro niente con i Casalesi», facendo riferimento ad un episodio emerso nei giorni scorsi nel corso delle indagini sul delitto quando a bordo della sua auto era stato fermato, nel 2001, Armando Schiavone, cugino del boss della camorra Francesco Schiavone. Fatto, però, ritenuto dagli stessi inquirenti non legato al movente del delitto.
Le indagini. In queste ore nel commissariato di polizia di Formia sono sfilati conoscenti e amici della vittima, interrogati dagli agenti. La pista seguita dagli investigatori, come confermano dalla questura di Latina, è quella del traffico e spaccio di droga. Igor Franchini potrebbe essere stato ucciso per vendetta, forse coinvolto in un giro più grande di lui. La chiave sarebbe nei tabulati telefonici, che testimoniano gli ultimi contatti del ragazzo e un appuntamento fissato sabato 24 gennaio, quando si era allontanato da casa senza dare più notizie.