INAUGURAZIONE ANNO GIUDIZIARIO, “A LATINA INFILTRAZIONI MAFIOSE”

31/01/2009 di

Allarmante è il numero dei procedimenti per omicidio colposo derivanti dalla violazione delle norme sulla disciplina della circolazione stradale. È questo uno dei capitoli della relazione del presidente della Corte di appello di Roma, Giorgio Santacroce, all’inaugurazione dell’Anno giudiziario nella quale si fa riferimento anche alle infiltrazioni mafiose in provincia di Latina.


A proposito degli incidenti stradali Santacroce dice: «Un dato balza agli occhi sulla massima parte di questi eventi luttuosi pesa l’abuso di alcool e droga. È ragionevole presumere che il recente inasprimento delle pene, non associato a un intensificarsi dei controlli, possa rivelarsi non decisivo a frenare l’escalation di incidenti stradali mortali causati da ubriachi e drogati». Santacroce si è soffermato anche sul fenomeno degli infortuni mortali sul lavoro, che nel circondario di Roma registra una diminuzione nel periodo 2006-2007 (11 rispetto ai 15 del periodo precedente), mentre si è avuto un leggero incremento (del 2%) degli infortuni (16 mila 736 rispetto ai 16 mila 373).

Nella relazione si ricorda che l’infiltrazione mafiosa «è particolarmente estesa nel territorio di Latina, soprattutto nella zona pontina dove viene segnalata la presenza di famiglie mafiose derivante in gran parte dal soggiorno obbligato di molti suoi esponenti storici», ma anche «Civitavecchia è oggetto di particolare attenzione investigativa perchè si segnala sul suo territorio l’infiltrazione di noti clan camorristici». Nei comuni di Morlupo, Rignano Flaminio, Sant’Oreste, Castelnuovo di Porto e Campagnano – è detto nella relazione – si registra una presenza preoccupante di persone dedite al traffico di droga. Altro dato significativo è la «notevole diffusione che ha avuto a Roma l’attività di abusivismo edilizio e di illecita trasformazione del territorio», mentre destano «preoccupazione e allarme nel circondario di Latina i continui casi di inquinamento delle acque del suolo pubblico».

 

  1. poveri noi… a Latina la massima istituzione si preoccupa della case abusive (e non parlo di grandi abusi)… certo, dire che c’