Crisi, a Latina cassa integrazione a +74%

17/10/2011 di
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«Per fortuna che per gli ottimisti la crisi si stava superando, purtroppo non è così. Analizzando i dati degli anni caldi cioè dal 2007 al 2011 c’è di che restare francamente sconsolati si è passati infatti dai 10.759.298 di ore autorizzate da gennaio a settembre 2007 ai 49.796.233 dello stesso periodo del 2011». Lo afferma, in una nota il segretario generale della Uil di Roma e del Lazio Luigi Scardaone illustrando i dati sulla cassa integrazione.

«Non eravamo stati facili profeti quando ai dati trionfalistici dell’Agosto 2011 che vedevano un leggero calo delle ore autorizzate di cassa integrazione, fatto che sottolineammo come fisiologico vista la coincidenza con il periodo di ferie e la contestuale chiusura delle fabbriche, i dati parlano per noi e la lancetta si arresta
su un + 60,5% di ore di cassa integrazione tra settembre 2011 ed agosto 2011.

Siamo passati infatti dalle 133.665 ore di cassa ordinaria alle 970.493 del settembre, da 1.589.485 di cassa straordinaria di agosto a 3.153.606 di cassa straordinaria di settembre – continua – C’è solo, magra consolazione, un leggero calo della cassa in deroga ma questo calo è probabilmente collegato ai dubbi sul rifinanziamento di questa voce e si è passati da 2.016.638 di agosto a 1.876.483 di settembre. La differenza totale è che ad agosto complessivamente le ore autorizzate sono state 3.739.788 contro le 6.000.582 del mese di settembre. Questo vuol significare che c’è stato un incremento di oltre 13.000 unità lavorative ragguagliate a tempo pieno, che sono state poste in cassa integrazione. Nello specifico i lavoratori in cassa ordinaria ad agosto erano 786, in cassa straordinaria erano 9.350 ed in cassa in deroga erano 11.863 per un totale di 21.999. a settembre registriamo questi dati sconsolanti: lavoratori in cassa ordinaria 5.709, in cassa straordinaria 18.551 in cassa in deroga 11.038 per un totale di 35.298.

Confrontando i dati tra settembre 2010 e settembre 2011 fanno registrare un ricorso ai vari tipi di cassa che ha avuto un balzo in avanti del 29%, infatti si è passati da 4.655.264 del totale 2010 ai 6.000.582 del 2011, con la cassa ordinaria che ha fatto registrare un -16% passando da 1.155.208 a 970.493, un calo anche della cassa in deroga passata da 2.229.257 a 1.876.483 con un decremento del 15,8%, di converso c’è stata l’esplosione della cassa straordinaria passata da 1.270.799 ore a 3.153.603 con un incremento del 148,2%, trasferendo le ore di cassa alle unità lavorative registriamo anno su anno un grave peggioramento della situazione: siamo passati infatti dai 27.384 lavoratori in cassa integrazione al settembre 2010 ai 35.298 di quest’anno con un incremento di 7.914 lavoratori che hanno utilizzato gli ammortizzatori sociali.

Analizzando i dati per singola provincia tra agosto 2011 e settembre 2011 registriamo che a Frosinone abbiamo avuto un incremento di ricorso alla cassa pari al +92,9%, passando da 559.877 a 1.080.158. A Latina un +74%, passando dalle 210.514 di agosto 2011 a 366.368 del settembre. Roma ha fatto registrare un +58,1%, passando da 2.695.129 a 4.262.199, Viterbo ha fatto registrare un +22,4% passando da 180.230 a 220.687 unico dato in controtendenza, ma è una controtendenza fasulla perché per alcune imprese della zona si è passati dalla cassa integrazione alla mobilità è Rieti
che fa registrare un -24,3% passando da 94.038 a 71.170. Interessante è anche lo spaccato dei settori in cui abbiamo andamenti altalenanti legati evidentemente alle ripercussioni delle attività di mercato. Infatti Frosinone registra una situazione drammatica nell’industria e nell’edilizia infatti: nell’industria passiamo da 205.174 ore di Agosto 2011 a 790.151 di settembre, nell’edilizia passiamo da 56.560 a 121.248 di settembre. Migliorano le situazioni dell’artigianato del commercio e dei settori vari dove si passa da 265.113 ore autorizzate a 141.356.

Latina di converso fa registrare una crisi profonda nell’industria un azzeramento della cassa integrazione in edilizia ed un vero dramma nel settore del commercio dove le ore di cassa sono più che triplicate, passiamo infatti per l’industria da 105.761 a 203.495 di settembre per il commercio passiamo dalle 42.388 di agosto alle 150.993 di settembre. Rieti vede la esplosione della cassa nell’industria mentre registra un forte calo nel settore terziario passiamo infatti dalle 3.266 ore autorizzate per l’industria ad agosto alle 36.097 autorizzate a settembre, il commercio passa invece dalle 88.284 di agosto alle 28.437 di settembre gli altri settori restano più o meno invariati. Anche Viterbo dà il suo contributo al dramma passando dalle 95.120 ore autorizzate per l’industria alle 142.156 di settembre. Nell’edilizia si passa dalle
11.316 di agosto alle 47.042 di settembre, migliorano solamente i dati dell’artigianato e del commercio dove le ore di cassa sono state dimezzate passando dalle ore 30.000 di agosto alle circa 15.000 si settembre. Abbiamo volutamente
lasciato per ultima la capitale per la quale risulta più pesante questo dato.

Stabilità sostanziale nel commercio e nell’artigianato mentre sono quadruplicate le ore di cassa integrazione nell’industria dove infatti passiamo dalle 642.171 ore autorizzate ad agosto ai 2.622.641 di settembre. Sono dati tutti da far tremare le vene di polsi, sono dati che richiedono un impegno congiunto di istituzioni, imprese e sindacati solo con uno sforzo comune e coordinato la situazione potrà essere ricondotta in un alveo accettabile. Saremo ascoltati?».

  1. I sindacati (tranne una buona parte della CGIL) danno i numeri… forse siamo ridotti male per questo? Forse dovrebbero essere “vera parte attiva” piuttosto che osservatori?
    Capisco che sia più facile “dare i numeri” ed erigersi a “critici” ma poi non lamentatevi del cinismo della gente e dei lavoratori o dei lanci di uova, specie quando prendete le distanze dalla CGIL (vedi Fiat ma non solo) a favore del governicchio di turno!

  2. Latina si sta deindustrializzando, già da prima della crisi del 2007/2008.
    Ora è arrivata anche in quei settori, che qualche sprovveduto ha salutato come la salvezza in terra, come il commercio (supermercati al posto delle fabbriche… ecco i risultati) e si è cronicizzata nell’industria.

    Le soluzioni non ce le ha nessuno. Però un po’ di idee bisogna tirarle fuori, partendo dal fallimento amministrativo degli ultimi anni (Terme di Fogliano, Intermodale, Aeroporto, Marina di Latina…), e ripensando a quanto possa essere fatto nel breve e nel medio periodo.