MAFIA A FONDI, ISTRUTTORIA CHIUSA: ORA DECIDERA’ LA POLITICA

08/01/2009 di

di GIOVANNI DEL GIACCIO*

L’istruttoria è chiusa. Per gli uffici amministrativi del ministero dell’Interno il consiglio comunale di Fondi va sciolto. Hanno provato in tutti i modi ad allungare i tempi, chiedere chiarimenti, hanno svolto una sorta di supplemento di attività rispetto a quella della commissione d’accesso ma alla fine non hanno avuto alternative.

Sul consiglio di Fondi c’era l’influenza della criminalità organizzata, qualcuno poteva essere condizionato da interessi diversi da quelli della buona amministrazione. Insomma, quanto basta a concludere per lo scioglimento. Ma si decide altrove ed è chiaro da tempo che la battaglia è tutta sul piano politico. Il ministro Roberto Maroni dovrà prendere atto delle risultanze del lavoro dei suoi uffici e andare in consiglio dei ministri proponendo lo scioglimento ma la decisione sarà collegiale e, appunto, politica.

Si sa che Fondi è un “feudo” di Forza Italia e in particolare del senatore Claudio Fazzone, se la sentiranno i vertici del partito e del governo di procedere con una decisione del genere? E’ quello che ci si chiede da mesi, da quando il prefetto Bruno Frattasi ha inviato, con il beneplacito del ministro dell’Interno, la commissione d’accesso. E da quando sono emersi se non i condizionamenti i pesanti interessi nell’attività del Comune di personaggi ai quali anche di recente sono stati sequestrati beni di dubbia provenienza. Sequestri che avrebbero definitivamente convinto la struttura burocratica del Ministero, sempre pronta a chiedere “chiarimenti” alla Prefettura di Latina, a chiudere una volta per tutte un’istruttoria infinita con la proposta di andare avanti con lo scioglimento.
Ma se la politica ha almeno ottenuto finora di dilatare i tempi – com’è stato per il caso di Nettuno tre anni fa – adesso proverà a giocare le ultime carte per evitare una decisione sfavorevole al proprio modo di vedere l’intera vicenda. A questo punto non resta che attendere il consiglio dei ministri. Il primo è in programma domani e potrebbe già affrontare la questione, anche se sono ormai mesi che sembra arrivare il giorno decisivo e l’argomento viene rinviato. Finora, però, non c’era l’istruttoria ultimata. (* Il Messaggero, 08-01-2009)