OMICIDIO CATANI, INDAGATO UN UOMO DI 45 ANNI

03/01/2009 di

C’è un secondo indagato nell’ambito dell’inchiesta sull’omicidio di Danilo Catani. Si tratta di un uomo di 45 anni, M.M. le iniziali, he ha ricevuto l’avviso di garanzia. Massima riservatezza da parte della Procura sulla delicata indagine che potrebbe essere arrivata ad un punto di svolta. L’inchiesta bis sulla misteriosa morte del bancario, ucciso nella sua villetta di Bella Farnia il 5 giugno 2006 ha preso il via la scorsa estate.

La prima inchiesta si era ormai conclusa senza esito. L’ipotesi di un coinvolgimento della moglie di Catani, Anna Maria Massarelli, sembra ormai quasi tramontata anche se la donna risulta ancora iscritta sul registro degli indagati per favoreggiamento dell’omicidio. Se non è lei la responsabile, potrebbe comunque coprire o avere aiutato qualcuno? Su questo punto indagano i carabinieri coordinati dal sostituto procuratore Vincenzo Saveriano. Gli accertamenti sulla moglie della vittima non hanno portato a nulla di concreto. Lei ha sempre sostenuto la stessa versione dei fatti, sin dal primo giorno, senza mai contraddirsi.

Ora bisognerà capire il ruolo del secondo indagato e l’ipotesi avanzata dagli invesigatori. Nella casa dove fu ucciso il bancario sono state repertate alcune tracce organiche prelevate da uno straccio “Mocio Vileda” trovato in bagno e dal sifone del lavandino della cucina. La perizia è stata effettuata dai biologi Pietro Cucci e Aldo Spinella, ma le conclusioni non sono del tutto chiare soprattutto per la difesa, rappresentata dai legali Antonio Pierro e Franco Moretti, che ha chiesto inutilmente un’udienza per porre alcune domande ai tecnici. Sul “Mocio Vileda” è stato effettuato un test “TMB” che ha evidenziato la presenza di tracce ematiche con una reazione che ha portato alla colorazione blu-verde del sangue. Tuttavia dalla relazione tecnica non emerge nessun confronto con il Dna della vittima né con quello della moglie, Anna Maria Massarelli. Non si sa dunque a chi appartiene quel sangue.

La donna, interrogata dal sostituto procuratore, ha continuato a sostenere la tesi della tentata rapina: tre persone con il volto coperto sarebbero entrate e avrebbero sparato contro Catani che tentò una reazione. Una tesi che non convince del tutto.

  1. Domenica 04 Gennaio 2009 Messaggero:
    di GIOVANNI DEL GIACCIO

    I proiettili che hanno ucciso Danilo Catani sono stati sparati da una pistola introvabile e il proprietario dell