Passata di pomodoro pericolosa, maxisequestro a Latina

06/09/2011 di
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I carabinieri del Nas di Latina hanno sequestrato 136.000 confezioni di passata di pomodoro, pari a circa 100 tonnellate, pericolose per la salute pubblica.

Nel corso di un controllo in un’industria conserviera, operante nel campo della produzione e commercializzazione di preparati alimentari a base di pomodoro (salse tipo ketchup, concentrati o passate di pomodoro), i militari dell’Arma hanno accertato la presenza di circa 45 tonnellate di passata di pomodoro, prodotta in conto terzi, confezionata in contenitori di vetro ed in barattoli metallici, arrugginiti e recanti evidenti rigonfiamenti dovuti a proliferazioni batteriche.

Tali contenitori, che si presentavano inoltre diffusamente insudiciati e contaminati da escrementi di volatili, erano, in parte, già pronti per la essere commercializzati in mercati comunitari (Grecia, Germania e Francia) ed in parte ancora da etichettare per la successiva immissione in commercio.

I militari hanno riscontrato inoltre sconcertanti carenze igieniche in tutti i locali aziendali, per l’evidente presenza di sporcizia diffusa e rotture delle pareti e delle pavimentazioni che rendevano, nel complesso, la struttura completamente fatiscente. L’operazione si è conclusa con la denuncia del titolare dell’azienda ed il sequestro penale dell’intero quantitativo di conserve rinvenuto insudiciato ed in cattivo stato di conservazione.

In considerazione delle pessime condizioni igienico sanitarie in cui versava tutta la struttura, è stata anche disposta l’immediata sospensione di tutte le attività produttive, con conseguente chiusura dello stabilimento fino all’eliminazione delle irregolarità rilevate, ed il sequestro cautelativo sanitario di altre 51 tonnellate di prodotti finiti e semilavorati a base di pomodoro, da assoggettare ad analisi di laboratorio al fine di escludere ulteriori pericoli per la salute pubblica. Il valore di mercato degli alimenti sottratti alla distribuzione commerciale ammonta a 140mila euro.

  1. prodotti commercializzati in altri paesi europei e non in italia. questo dovrebbe farci stare tranquilli?
    cari Nas fateci sapere anche il marchio di questi gustosissimi prodotti!!!!

  2. Commercializzare all’estero schifezze non è un buon biglietto da visita per il nostro paese ed in un momento storico economico come questo non ne abbiamo bisogno.

  3. L’Arcobaleno? Ma va’? Simonetti? il maestro di Musica? No quello purtroppo e’ morto qualche anno fa.

  4. dal loro sito internet pare che producano anche passata e sughi biologici.
    basta fare due ricerche in rete ….

  5. ……..questa è l’italietta nella quale siamo caduti per negligenze e menefreghismo di tutti, e quando dico di tutti anche i cittadini che hanno lavorato da anni in quell’industria conserviera, ed oggi si meravigliano dell’accaduto? Come se nessuno sapesse nulla, nemmeno l’amministrazione comunale che affittò per quattro soldi anni fà un ettaro di terreno pubblico in centro urbano per far realizzare i depuratori a quell’azienda, adesso domandiamoci chi ripristinerà i luoghi com erano in origine cioè parco pubblico.

  6. i nodi prima o poi vengono al pettine anche quando si saltano eludendo leggi e normative ritornano più nodi di prima, perchè se ho capito bene oltre al controllo dei NAS per evidenti problemi igienico-sanitari ci sarebbero anche problemi urbanistici, se la fabbrica insiste su un area urbana per di più il comune gli ha concesso ulteriore area pubblica per realizzare impianti di depurazione …. allora gli amministratori di Pontinia sono dei fenomeni da museo della malaria.

  7. io co mogliema gliu compare evaristo e la commare mariassunta,ogni anno facemo gli pimpidori in bottiglia.
    Gli coglimo agliu campo e dapo’ gli lavamo e co la machinetta gli macinamo.
    Poi drentro a no fusto mettemo a bollire le bottiglie con gli pimpidori.
    Glianno scorzo me se avo scoppiate 10 bottiglie ,mannaggia l’acqua ramata.
    Pero’ quando moglima fa gli sugo ….mmmmmmmmmmmmmmmm che mbono che e’.