NUCLEARE, I SINDACI: RIQUALIFICARE DEI COMUNI CON SERVITU’

09/12/2008 di

Ripristinare l’originario ammontare delle risorse previste dalla legge(circa 113 milioni di euro mancano all’appello sul totale dei 184), sollecitare al Ministero dell’Ambiente il Decreto per l’erogazione del residuo delle somme per il 2007 (circa 8 milioni di euro) senza che siano posti vincoli per il relativo impiego.

Sono le richieste, informa una nota dell’Anci e dell’Upi, emerse al termine di un incontro dei sindaci dei Comuni di Caorso, Latina, Rotondella, Ispra, Sessa Aurunca e Saluggia, che con Roma, Bosco Marengo e Trino Vercellese costituiscono la Consulta Anci Comuni Sede di Servitù Nucleari, insieme ai rappresentanti delle Province di Alessandria, Caserta, Matera, Piacenza, Roma, Varese e Vercelli. I sindaci hanno attivato un tavolo permanente di confronto sulla riqualificazione dei territori oggetto di servitù nucleari per una corretta applicazione dell’articolo 4 della legge 368 del 2003. La legge in questione prevede misure di compensazione territoriale, fino al definitivo smantellamento degli impianti, a favore dei siti che ospitano centrali nucleari e impianti del ciclo del combustibile nucleare. Anci ed Upi, nell’ambito del tavolo di lavoro comune, «si faranno promotori delle istanze condivise di Comuni e Province e seguiranno l’attuazione programmi locali per un utilizzo mirato dei fondi sui territori».