Canale Mussolini diventa un viaggio tra i simboli della bonifica

29/08/2011 di
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di Marco Cusumano *

Non ci sono solo show-girl e belle attrici a far parlare di Latina. Uno dei meriti del «fasciocomunista» Antonio Pennacchi è stato senz’altro quello di far conoscere una porzione di storia da alcuni dimenticata, ma da molti mai conosciuta.

E così il fascino della bonifica ha superato le poche righe che generalmente si trovano nei libri scolastici di storia conquistando addirittura le 460 pagine di «Canale Mussolini», premio Strega 2010.

Il libro ha talmente incuriosito e appassionato i tanti lettori, sparsi in tutta Italia, che ha ispirato un viaggio specifico: «Sulle orme di Canale Mussolini». Il tour è organizzato da un’agenzia di viaggi di Latina che, di certo, ha colto un business turistico-culturale inedito.

Il programma, come si legge nella presentazione, prevede la «visita dell’Agro Pontino, dei canali e dei principali impianti idrovori». Con tanto di spiegazione tecnica su come è stato possibile costruire un’intera città esattamente dove c’era un’immensa palude. Ma il viaggio, naturalmente, non si limita alla scoperta dei simboli della bonifica pontina, voluta dal Duce. Nel programma della «Talamata Viaggi» ci sono i luoghi più belli della provincia che, con tutto rispetto per i bonificatori, meritano ben altra valorizzazione: il giardino di Ninfa, il centro storico di Sermoneta, il castello Caetani, l’abbazia di Fossanova e le isole Pontine.

Ma il Novecento resta il filo conduttore del tour, con la visita nel cuore dell’architettura razionalista, Sabaudia, e nel museo di Piana delle Orme dove – piaccia o no – si rivivono i simboli bellici della Seconda Guerra Mondiale.

In un angolo dell’Inghilterra c’è un paesino sperduto che si chiama Beamish dove, nel 1970, ebbero un’idea molto originale: l’Open Air Museum. Un villaggio all’aperto che ricostruisce in maniera fedelissima la vita inglese agli inizi del XIX secolo, con tanto di edifici, strade e attori che rappresentano la vita quotidiana in ogni aspetto. Chissà se anche Latina, un giorno, riuscirà a «mettere in scena» la bonifica e la vita negli anni Trenta.

* Fonte: Il Messaggero 29-08-2011

  1. Era Ora che si facesse qualcosa per questa terra..un ottima idea, sfruttiamo il nostro territorio anche con i paesi Esteri sia in fatto di Turismo che per altro, abbiamo una storia, seppur giovane, valorizziamola, abbiamo tantissimi luoghi da farci invidiare..SVEGLIAMOCI!!