Valentino Vaccaro: “La morte di Matteo non deve essere inutile”

16/08/2011 di
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di Valentino Vaccaro *

Sei mesi fa, il 31 gennaio, mio figlio, 29 anni e studente in Veterinaria presso l’Università di Camerino, è stato, ucciso con un colpo di pistola a seguito di un diverbio avvenuto due giorni prima con un gruppo di ubriachi e, quanto accaduto a noi, sarebbe potuto accadere a chiunque, in qualunque città e per qualunque motivo.

Con la mia famiglia, abbiamo deciso di agire affinché la morte di Matteo, oltre che assurda, non restasse anche inutile ed abbiamo, quindi, costituito un’Associazione senza fini di lucro e stiamo operando per riuscire a dare e trovare in quella morte un qualche aspetto positivo.

Al momento esistono due progetti che concretizzeremo alla chiusura delle indagini, ancora in corso :
1 – Dibattiti, con l’aiuto di esperti, in apposite Assemblee d’Istituto nelle Scuole Medie Inferiori e Superiori ;
2 – Sport senza fini agonistici, ma con fini di socializazzione, di apprendimento del rispetto delle regole, dei potenziali avversari, ecc., ecc.

Ma il ripetersi, quasi quotidiano, di casi simili, in cui giovani con totale ignoranza sui più normali comportamenti sociali e civili rovinano l’altrui vita e quella propria, mi ha convinto che sia finito il tempo di commentare quanto accade a cena o per strada con gli amici : ora è necessario agire in prima persona e concretamente non solo con iniziative singole e locali, ma in tutta la nostra Nazione per tentare di arginare quest’elenco di giovani vite spezzate, di sogni e progetti infranti, di famiglie devastate dal dolore.

Per concretizzare questa idea, sto tentando di contattare altri genitori che hanno vissuto e/o vivono la stessa mia tragedia e creare una Associazione Nazionale, presente ed operante su tutto il territorio italiano In questa azione, ritengo fondamentale il supporto delle testate giornalistiche italiane per rintracciare quei genitori.

Quale ex insegnate, conosco i giovani, ho fiducia in loro e so che parlando loro direttamente e pariteticamente, affrontando in un dibattito le loro problematiche, chiedendo loro il perchè di trasgressioni che possono portarli all’autodistruzione ed alla distruzione di altre persone e discutendone, esaminando con loro dei valori della vita, quelli veri e quelli fatui parlando di socialità, di senso civico e civile, ebbene, si potrà gettar loro un seme che, poi, loro stessi faranno gemogliare e svilupperanno.  Ciò sarebbe già positivo.

* padre di Matteo Vaccaro, ucciso a 29 anni durante un litigio a Latina

 

 

  1. Sig. Vaccaro, dispiace farle presente che, per quanto ingiusto, è successo perchè suo figlio ha cercato di fare il giustizionere. Sarebbe bastato rivolgersi ai Carabinieri, chi accetta provocazioni rischia tali conseguenze, non si trovava per strada per caso, magari inseguito.
    Quindi la lezione è ua sola: ad ognuno il suo mestiere, il cittadino deve denunziare, segnalare e collaborare con le forze dell’ordine non farsi giustizia da sè.
    La dura verità, perchè nasconderlo?
    Poi “quelli là” meritano tutti i lavori forrzati a vita, lavori umili e umilianti di ogni genere al servizio e di utilità per la comunità e per tutta la vita, non certo la morte.
    My2cents

  2. Egregio Sig. Vaccaro, spiace vedere che lei che dice di voler far fruttare positivamente una morte in “perfetto politichese” si nasconde dietro il segreto istruttorio e “gira la frittata”.
    E’ doloroso ammettere gli errori ma bisogna farsene una ragione se si vuole davvero crescere. Si deve credere nelle Istituzioni, fargli fare il loro lavoro e non sostituirsi a loro, questo riguarda anche la Magistratura.
    Il “mea culpa” non è un segno di debolezza ma di forza e coraggio: questo il primo esempio che bisognerebbe dare.
    Per “annullare le minacce” come dice lei si presenta denuncia alle Autorità che provvedono a convocare e chiarire, non si da appuntamento in un parco pubblico (Far West?) ove per puro caso non sono stati coninvolti veri innocenti.
    Ha capito ora il rischio che si è corso? Quanti innocenti potevano andarci di mezzo per “annullare le minacce” con il fai-da-te? Ha presente il concetto di “esercizio arbitrario delle proprie ragioni”?

  3. Credo che non ricordiate che putroppo un giovane è stato ucciso e che state parlando al padre per cui vi invito ad essere meno tecnici nelle vostre spiegazioni e nei vostri giudizi, qui non si sta facendo il compitino accademico ma si sta cercando di incontrare la giustizia per legge su una vicenda che è stata l apice di stessi episodi di abusi e minacce perpetrate a danno di commercianti e cittadini da gruppi di “soliti noti” ai quali è stato lasciato campo libero sia dalla cittadinanza sia da alcuni politici…e non solo…cio che mi sembra palese è che si debba cambiare la percezione delle cose, se non gradite che la gente provi a costo della propria vita di difendersi da soli si dovrebbe delineare meglio la linea tra chi delinque e il cittadino onesto e pacifico e lavoratore…per 30 anni a Latina per l strade hanno comandato i soliti personaggi idolatrati e temuti da grandi e ragazzini ed ecco il risultato….invece di criticare chi ha avuto la sfortuna di doversi difendere dovreste puntare il dito contro chi ha minacciato la gente normale con vessazioni di tutti i tipi…

  4. Sig. Vaccaro,
    Sono un coetaneo del suo ragazzo. ammiro la sua caparbietà a cercare di fare qualcosa per migliorare le cose anche se essendo io un giovane che vive questa città, credo che a Latina sià praticamente impossibile. Questa é una città senza passato e senza futuro! Le dico questo perché in diversi contesti o provato con gruppi di miei coetanei a cercare di portare e creare qualcosa di nuovo, ma spesso se non sempre, abbiamo visto che ogni iniziativa se non aveva un congruo ritorno elettorale non poteva avere seguito. Questa é una città senza possibilità per i giovani, non c’é lavoro se non solo sotto raccomandazione del DON di turno, non c’é educazione CIVICA, cittadini irrispettosi delle regole che parcheggiano contromano sulle stisce dinanzi agli scivoli, gestori di attività notturne che non rispettano nessuna regola rimanendo aperti oltre le 2.. di notte e incuranti dei Db che emettono, una politica che cerca solo proseliti e che si ricorda si fare campagne solo quando gli conviene! Signor Vaccaro, secondo Lei quanti politici di questa città si stanno impegnando sul deposito di scorie nucleari di Sabotino che tra Gennaio e Febbraio 2012 vedrà depositati circa 4000 fusti tedeschi? Nessuno!!! Quanti politici e cittadini si stanno ponendo domande sul crescente aumento di vetture targate Romania, Bulgaria, Ungheria, Repubblica Ceca che circolano in città? Nessuno anzi alcuni politici ci hanno fatto fatto fortune elettorali con gli stranieri. Le ho fatto solo alcuni esempi degli innumerevoli che potrei farLe.Le dico di fare molta attenzione alla sua iniziativa perché potrebbe essere mal interpretata, e stia attento alle canaglie politiche, che a Latina sia a DX che a SX, sono praticamente TUTTI.
    Le scrive un ragazzo che a breve andrà a vivere altrove perché stanco di una città morta nell’anima divenuta solo terra di malaffare e reietti!!

  5. Qui non si tratta di biasimare chi tiene aperti i locali o chi parcheggia nei posti sbagliati ma sopratutto inquadrare la mentalita del tipico latinense negli ultimi decenni, la gente si e’ abbandonata ad una complicita per alcuni e rassegnazione per altri tipica dei paesi afflitti dalla mafia ancora 30 anni fa in sicilia o campania. ecco che a latina in molti si sono piegati alle famiglie criminali perche vittime o complici in qualche modo. le autorita fino a due anni fa non hanno mosso paglia nei confronti di chi ha spadroneggiato e i risultati dopo anni e anni si vedono, respiriamo l aria di chi sta a scampia o quasi….pertanto che si ammetta che a latina c e’ droga e malavita e che in tanti si sono resi complici di questo sporco sistema e si inizi con una campagna legata allo sport e al vivere civile spinta dalle Istituzioni !!! basta con i criminali e con i loro servi.