E il consigliere comunale parcheggia così

10/08/2011 di
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In questa fotografia scattata stamani da Salvatore Arena, un cittadino di Latina che l’ha pubblicata su Facebook, si vede l’auto di un consigliere comunale parcheggiata in zona vietata, ovviamente senza pagare, proprio davanti al palazzo comunale in piazza del Popolo.

Sdegno e proteste sul social network per il cattivo esempio dato da chi dovrebbe rappresentare le regole civili di convivenza.

  1. ah ah ah ma li davanti c’è sempre un bel parcheggio selvaggio!!!

  2. solo davanti al comune? Basterebbe farsi un giro al centro. . Macchine in doppia fila a non finire. . Eppure non si vede mai un vigile. . .

  3. Il consigliere in oggetto so chi è; normalmente d’estate gira in scooter (Majesty 150 Yamaha) e, comunque, dovrebbe avere un permesso di parcheggio riservato per i consiglieri. Ieri mattina ero anche io lì, e se Arena avesse girato la fotocamera, si sarebbe accorto di come erano parcheggiate le auto di tanti altri consiglieri………e non solo; forse non erano a lui graditi.

  4. Nei paesi civili si conosce vita, morte e miracoli dei politici. Un caso del genere in Inghilterra avrebbe portato alla fine della carriera politica dell’amministratore… da noi bene che vada si dice “fanno tutti così”.

    Fuori il nome!

  5. rimozione forza!!!! Abiti a 10 minuti allora vai a piedi o in bicicletta, inquinatori!!!

  6. Ma perché nessuno ne fa il nome?
    Se Latina24ore ne conosce l’identità, per dovere di cronoca dovrebbe farlo … o no?

  7. Pensate Voi, questi come parcheggiano cosi’ amministrano, e siccome li avete eletti Voi cittadini di Latina, o la maggioranza di Voi, di che vi lamentate PEONES, perche’ Peones siete e Peones resterete, Tanto il cervello a Latina, e Sabaudia, neanche il Padreterno lo puo’ cambiare, il materiale col quale si potrebbe sostituire, non e’ ancora stato inventato nel frattempo si usa un materiale fisiologico di colore marrone.

  8. è un problema culturale ne siamo dentro tutti fino al collo, siamo noi che non facciamo nulla per cambiare mentalità, coscienza, senso civico, quindi chiunque votiamo sarà lo specchio di noi stessi, quell’assessore è uno di noi, quindi è lo status culturale di base che perpetra se stesso.

  9. Lo sapevamo chi votavamo, e allora perchè meravigliarsi ora? la maggior parte di questa “amorevole” città di provincia si comporterebbe come il consigliere, degno rappresentante di chi lo ha eletto, in oggetto.