Faida ad Aprilia, i carabinieri identificano gli assassini

09/07/2011 di
carabinieri-latina

Hanno un nome e un volto gli assassini che sono entrati in azione a Campoverde e in via dei Rutuli, ad Aprilia. Fanno parte della stessa banda che nella faida albanese per il controllo della prostituzione sta avendo la meglio. L’annuncio della svolta nelle indagini l’ha dato il colonnello Roberto Boccaccio, comandante provinciale dei carabinieri, nell’ambito delle cerimonie per l’elevazione da compagnia a reparto territoriale del comando di Aprilia.

«Abbiamo identificato gli assassini». Che sono attivamente ricercati dopo aver ucciso due uomini, il primo di sera, all’esterno di un bar, il secondo in pieno giorno, sempre fuori a un locale pubblico e in mezzo alla gente. Delitti particolarmente efferati sui quali i carabinieri sembrano aver fatto piena luce. Le attività del neonato reparto che avrà più uomini e mezzi, la cerimonia alla quale hanno partecipato le massime autorità del territorio.

I DELITTI – Il 20 giugno al bar Punto Incontro di Campoverde viene assassinato in pieno giorno con sette colpi sparati a bruciapelo un albanese di 46 anni che era seduto nella zona di ristoro sotto un gazebo. Il 25 marzo davanti a un bar tavola calda in via dei Rutuli tra Casalazzara e Campoleone poco dopo le 22 si consuma un altro delitto: stesso copione, l’intero caricatore di una semiautomatica viene scaricato addosso a un albanese di 32 anni. I due omicidi fotocopia hanno lo stesso movente: una faida tutta albanese tra gang rivali che si stanno contendendo l’espansione criminale sul territorio a sud di Roma. In ballo c’è il controllo dello sfruttamento della prostituzione e del traffico di droga dal Raccordo anulare alla Pontina.

  1. un bravissimo và ai carabinieri che hanno identificato gli assassini. bisogna vedere come sono bravi i giudici a lasciarli dietro le sbare