Addio Porto di Foce Verde, il Comune valuta come uscire dal progetto Metro

06/07/2011 di
comune-latina

Per verificare come uscire dal progetto della metro, il Consiglio comunale di Latina istituirà una commissione tecnica di studio così come chiesto dalle associazioni. L’annuncio ieri sera, nelle fasi finali della seduta di Bilancio, da parte del sindaco, Giovanni Di Giorgi, in risposta all’apposito ordine del giorno del Pd.

«È mia intenzione – ha detto Di Giorgi – istituire la commissione con tecnici individuati da tutti i gruppi, per capire se ci siano gli estremi per la risoluzione. Chiederò quindi la convocazione di una conferenza dei capigruppo, al massimo per lunedì». Impegno di fronte al quale il Pd ha ritirato il proprio ordine del giorno, che prendeva le mosse da un emendamento al piano delle opere pubbliche teso alla cancellazione del mutuo di 2,3 milioni di euro, giudicato però inammissibile dagli uffici tecnici. Proprio la discussione sulla Metro aveva occupato gran parte del dibattito di ieri, con il capogruppo del Pd, Giorgio De Marchis, che aveva chiesto di «liberare queste risorse da destinare poi alle manutenzioni di scuole, strade e marciapiedi», mentre il capogruppo di Progetto per Latina, Fabio Cirilli, aveva sottolineato che «in caso di rescissione della convenzione senza giusta causa il Comune sarebbe stato esposto a una penale di 30 milioni di euro».

Sostanziale accordo invece, e voto unanime, sul resto degli emendamenti, sia al piano delle opere pubbliche, con la cancellazione dei progetti di finanza per la riqualificazione dell’ex Albergo Italia, per il parcheggio interrato di piazza del Popolo e per il porto di Foce Verde come immaginato da Alberto Noli (in questo caso, però, con l’astensione di Città nuove), che sul Bilancio di previsione. Maggioranza ed opposizione, dopo le trattative in conferenza dei capigruppo, hanno concordato sul maxi emendamento del centrodestra da 950mila euro per le manutenzioni straordinarie di strade, scuole, marciapiedi e per la realizzazione di piste ciclabili, che su quelli del centrosinistra, come l’abbattimento di barriere architettoniche. Sia il piano delle opere pubbliche che il Bilancio di previsione sono stati poi approvati a maggioranza, con il voto contrario dell’opposizione.

  1. l’unica cosa buona era il porto di Foce Verde tra le tante bestialita’ partorite dal Zaccheo e Company e l’hanno tolta..

  2. Ora pero’ ci devono dire tutti i soldi spesi per nulla a chi verranno addebitati, perche’ se ‘ vero come e’ vero che queste fantomatiche opere, erano del tutto destituite di raziocinio e/o utilita’, poiche’ partorite da menti truffaldine che nulla avevano a che fare col bene comune, perche’ non se ne chiede il conto ai dementi che hanno causato questo scempio finanziario alle Casse Comunali, cioe’ alle ns. Tasse? Questi Ladroni hanno rivcavato illeciti e notevoli Profitti (appartamenti in Latina e Roma ecc), ebbene gli vengano confiscati a parziale rimborso del Maltolto, o no? Cosi si tolgono il Vizio anche altri potenziali futuri Ladroni. Colpiscine uno per educarne Cento.

  3. Quando il Comitato Metrobugia presentò il modo di uscire dal contratto della Meto, il sig. Cirilli disse ben altre cose, disse che era stato sempre contrario (!) e che la via proposta era da perseguire.
    Il discorso dei 30 milioni è da considerarsi in caso di rinuncia da perte del comune, invece il contratto è da considerarsi NULLO per le palesi irregolarità dopo la gara, perchè stanno perdendo altro tempo?

  4. Alessandro il signor Cirilli dice la stessa cosa del Comitato… anzi il comitato verrà coinvolto nella ricerca della cosa migliore da fare per mettere da parte questo sciagurato progetto!

  5. La cancellazione del progetto di porto a Foce Verde è economicamente e socialmente irrazionale…..l’unica opera veramente utile per lo sviluppo non solo della città ma di tutta la parte nord della provincia.

  6. Aho vedi che lo pseudonimo Ghino di Tacco era stato usato da Craxi in passato, e se oggi fosse ancora vivo, sarebbe il meno indicato a parlare, a buon intenditor poche parole.

  7. Ora si che siamo tranquilli e certi che con questa “innovativa commissione” bipartisan (che si dirà anche dei cittadini) tutto si risolverà.. oppure sarà un’ennesimo alibi per alcuni ed una fenomenale “leva” per altri…
    Tutto questo casino per decidere come far viaggiare “du autobus”!
    Come andrà a finire?
    Che il progetto evidentemente non si farà (ma si sarebbe mai fatto?), soldi ne saranno buttati ugualmente e ci guadagneranno anche altri (oltre alla solita opposizione di facciata), per quieto vivere…
    Gnam, gnam….. aggiungete qualche posto a tavola!

    Pino

  8. Ghino di Tacco voleva vendere i motori dei motoscafi?
    Siamo seri, il porto di FoceVerde sarebbe servito solamente a quattro romani con i loro megayacht e a due paninari che avrebbero venduti i panini ai quelli di Latina che andavano a vedere le barche degli altri. E la nostra spiaggia sarebbe sparita più di adesso.
    Quello che serve è un porto DENTRO il canale di rio martino, per le persone di Latina, e basta. Non si può sempre mettere davanti a tutto la scusa dei posti di lavoro, quanti sarebbero stati e per quanto tempo?

  9. Premettendo che non sono un venditore di motori marini, ma un semplice appassionato di nautica…. mi sembra che anche i venditori di motori pagano le tasse e assumono personale… vorrei solo sottolineare che in base a ricerche effettuate ogni posto barca dà lavoro in media ad 8 persone senza considerare l’indotto. Rio Martino non esclude Foce Verde data la estrema carenza di posti barca rispetto alla domanda e agli altri paesi mediterranei… ricordo a chi a volte dimentica la nostra conformazione geografica dell’Italia che siamo circondati dal mare per 2/3!!

  10. AAAAHHHH!!! Come godo e mo qualche nota famiglia di avvocati latinense dove attracca i propri yacht, dovranno pagare il posto barca altrove!! e si altrove perché a Latina non lo avrebbero pagato di sicuro.

  11. queste operazioni nascono per soddisfare altre esigenze, che non sono quelle pubbliche legate a pianificazioni territoriali determinate da esigenze collettive con analisi tecniche e scientifiche, ma da interessi speculatori in funzione di logiche personalistiche, facendole passare per scelte di politica economica e di sviluppo.

    Fermo restando che è necessario riorganizzare e pianificare lo sviluppo dei porti fluviali PRIMA CHE ARRIVI l’ABUSIVISMO, sarebbero sufficienti medi e piccoli interventi per porti e porticcioli fluviali o porticanali turistici, visto che di corsi d’acqua che sfociano a mare non mancano, porterebbero lavoro e nuova economia.

    La pianura Pontina non si presta per diversi motivi alla realizzazione di mega progetti in terra nè in mare, che inoltre non servono a nulla se non a far arricchire pochi individui, devastando l’ambiente unica ricchezza presente sul territorio.