MORTO GIULIO MONTICO, IDEATORE DEL FESTIVAL DEL CIRCO DI LATINA

01/09/2008 di
E’ morto Giulio Montico, ideatore e organizzatore del Festival Internazionale del Circo “Città di Latina”.

E’ deceduto a 67 anni in seguito a problemi cardiaci. Mentre si trovava a casa di amici ha avuto un malore ed è stato subito trasportato alla clinica di Aprilia dove i medici hanno deciso di trasferirlo al Policlinico “Gemelli” di Roma. Giulio è stato subito sottoposto ad intervento chirurgico ma il suo cuore non ha retto. Giulio Montico lascia la moglie Mirella Iuliano e quattro figli. Alla famiglia le condoglianze di Latina24ore.it.
 
 
La storia della famiglia Montico. Con gli anni Giulio dimostra subito il suo carattere estroverso e vitale. In età scolare la madre di Giulio, impegnata in tournée teatrali, per far seguire gli studi al figlio con profitto decide di inserirlo in un collegio. Per il giovane Giulio, amante degli animali, dei guitti e dei saltimbanchi, inizia una vita di studio e, quando gli era permesso uscire dal collegio, si soffermava sovente nelle piazze ad ammirare i numeri degli artisti da strada rimanendone affascinato.
Nel 1902, all’età di quattordici anni Giulio, non volendo reprimere la sua vocazione, stanco della vita collegiale, fugge dall’istituto che lo ospitava e si unisce ad una compagnia circense. Inizia, così, la sua attività come artista di circo divenendo un abile giocoliere ed un provetto equilibrista. Nel 1908 si invaghisce di Giulietta Caveagna (n.22.2.1878 – m.21.2.1961), figlia del proprietario del “Circo Caveagna” tra più rinomati dell’epoca, che di li a poco diventa la sua compagna nella vita e nel circo. Giulio Montico, quindi, per amore di Giulietta, e grazie alle sue geniali idee, nel 1909 costituisce il “Circo Montico”. Inizia così l’attività circense vera e propria. Mentre il circo continua a mietere successi e consensi in ogni parte d’Italia il 28 agosto 1913, dalla nuova coppia, nasce la primogenita Rosina.
 
 
Intanto, tra un successo ed una tournée, il Circo Montico incontra sulla sua strada il primo conflitto bellico. Nel 1915, arruolatosi nell’Esercito, Giulio Montico, con il grado di Sergente Maggiore, combatte sul fronte austriaco. Del suo circo non rimane nulla. Gli animali e le strutture sono requisiti per uso bellico. Nel frattempo, mentre era in corso la prima Guerra Mondiale, nasce Antonio (n.5/3/16). Un bambino che evidenzia subito il geniale carattere del padre e la passionalità della madre. Terminato il conflitto, nel 1919, Giulio Montico imperterrito, ed ancora più motivato, riparte con il circo affiancato in questa nuova avventura dai Casartelli, un’altra grande famiglia circense dell’epoca. L’unione di queste due scuole genera il più grande circo di tutti tempi: il “Montico-Casartelli”.
 
 
Nel 1920 Giulio Montico, parallelamente all’attività imprenditoriale ed artistica, effettua una serie di spettacoli per beneficenza assistendo ed, tra l’altro, anche le popolazioni bisognose del padovano. Per queste attività la Croce Verde di Padova, in riconoscenza dell’attività solidale in favore dei più bisognosi, gli conferisce un’onorificenza come segno tangibile del suo disinteressato aiuto. Il Circo Montico-Casartelli rimane in Italia fino all’inizio del 1922. Nel marzo dello stesso anno la compagnia decide di effettuare una tournée internazionale che porterà il gruppo circense, fino al 1930, a Malta, Rodi, Tripoli, in varie città egiziane ed in altri paesi del Nord Africa. Alla fine del 1930 il sodalizio tra Casartelli e Montico si scioglie. Giulio Montico continua, in ogni modo, la propria strada con il suo Circo. Giulio, nel 1932, a causa di una grave malattia cede la direzione del Circo di Famiglia ad Antonio. Quest’ultimo, ancora sedicenne, si trova a dover dirigere un patrimonio culturale ed artistico tra i più famosi e proficui degli anni ’30 e lo fa con arguzia tenendo sempre in considerazione le indicazioni del padre. Antonio, nel 1935, si arruola nell’Esercito, seguendo le orme del padre, e parte per la campagna d’Africa.
 
 
L’evento bellico però segna definitivamente la sorte del Circo Montico che, di li a poco senza la guida di Antonio e con Giulio gravemente ammalato, chiude definitivamente e tutto il patrimonio è travolto dal secondo conflitto mondiale. Il 7 febbraio 1945 l’aggravarsi della malattia porta Giulio Montico alla morte. Con la sua morte si spense anche uno dei grandi precursori del Circo moderno. Antonio Montico, che intanto si era sposato con Bianca Salvi, dalla quale ebbe sei figli: Giulio (24.9.1940), il primogenito al quale viene imposto il nome del nonno; Gaetano (19.1.1946); Giancarlo (28.7.47); Giorgina (n.12.10.1950 – m.20.04.1989); Giorgio (28.4.1958) e Giulietta (8/8/1960), al termine della seconda Guerra Mondiale non seppe tenersi lontano dalla passione per il Circo. Un destino ed un amore per l’arte equestre, intrisa nel DNA dei Montico, che lo porta ad innalzare ancora una volta il tendone del Circo di famiglia. Il Circo Montico inizia la nuova attività artistica e, nel 1955, acquista il primo elefante seguito, nel 1958, dai primi leoni. Antonio decide di affidare gli animali al primogenito Giulio che, oramai diciottenne, ne diviene il domatore. Giulio, infatti, aveva dimostrato da subito il carattere estroso e passionale del nonno. Un uomo fantasioso, scaltro e sensibile sempre pronto ad apprendere tutti i segreti dell’arte circense.
 
 
Nel 1962 il Circo Montico, durante una tournee a Guglionesi (CB), viene assalito da un incendio che distrugge tutto. Giulio, nell’estremo tentativo di salvare gli animali, rischia di perdere anche la propria vita. Questa disavventura, tra alterne vicende, segna la fine del Circo Montico il quale nel 1964 chiude definitivamente. Antonio Montico, per garantire il sostentamento della propria famiglia, acquista un luna park e, con questa nuova attività, viaggia con successo, fino al 1969, in tutta Europa ed in Nord Africa. Negli anni 70 la famiglia Montico, oramai cresciuta in numero, si scioglie definitivamente e ognuno dei componenti sceglie diverse strade: Gaetano diviene proprietario del Circo Italiano nel Mondo; Giancarlo diventa funzionario di banca; Giorgina muore improvvisamente nel 1989; Giorgio è comproprietario del Circo di Spagna; Giulietta rimane nel mondo dei Luna Park. Giulio Montico, con la passione dell’arte circense nel sangue, decide di continuare a lavorare come artista. Un lavoro che porta avanti fino al 1976 come acrobata ed artista nei più grandi circhi italiani degli anni ’70 tra cui: Orfei, Togni e Medrano. Una vita da artista che lo proietta in giro per il mondo per un intero anno. Nel 1977, per amore del figli e della donna che ha sposato il 16 Novembre 1966, in un destino che lo vuole ad immagine e somiglianza del nonno, decide di mettere radici fisse a Latina. Una Città, conosciuta nel mondo solo per essere stata fondata nell’epoca fascista, che ha poco a che vedere con il mondo del circo ma che agli occhi di Giulio Montico e Mirella Iuliano è il luogo migliore dove far crescere i quattro figli: Fabio, Fabrizio, Fabiola e Flavia.
 
 
I Montico diventano, in questo luogo, una delle famiglie più laboriose e conosciute nella realtà cittadina e si dedicano a diverse attività imprenditoriali inerenti l’indotto del Circo e dello spettacolo in genere. Passano gli anni e per Giulio Il Circo attivo rimane solo una grande passione mai dimenticata. Una passione che riesce a reprimere a malapena ed, infatti, nel 1999 con un colpo di genio, appoggiato dalla famiglia che si era creato in questa giovane Città, decide di rientrare nello sfavillante mondo del circo. Unico veto che la famiglia gli pone è quello di voler salire nuovamente sul “carrozzone”. Un valido motivo al quale Giulio non può esimersi e quindi s’inventa dal nulla, sfidando se stesso e le proprie energie, il Festival Internazionale del Circo “Città di Latina”. Oggi si può affermare che l’intuizione è stata una delle più fortunate per cui, tra innumerevoli ostacoli ed iniziali diffidenze, si può considerare a pieno titolo una solida realtà circense. (da http://www.festivalcircolatina.it)
  1. …proprio in questi giorni facendo ricerche sul mio cognome, interne alla mia famiglia ed esterne su internet, ho letto la storia di Montico. Mi viene da pensare: saro’ io un discendente dei Montico ? Dal cognome che porto devo dire si ! Ma che branchia di Montico ? So solo che mio povero nonno si chiamava Arcangelo Montico (nato il 29.09.1902), al racconto di mio babbo, Giovanni(nato il 29.04.29)a Pontecorvo, Arcangelo fu “trovatello” e lasciato a Civitavecchia, successivamente adottato da Gerardi Teodoro ( gli fu imposto al momento dell’adozione di lasciargli il cognome Montico e, di tanto arrivvano soldi per mantenimento per eventuali studi e altro, ma non si