Alemanno e Polverini a Terracina, battute e polemiche

27/05/2011 di
renata-polverini

«Qui è venuto il ministro Brambilla, che a Pasqua aveva detto di non mangiare i capretti e gli agnelli perché convinta animalista. Qui ci sono tanti cacciatori: quando ero ministro dell’Agricoltura non sono riuscito a fare una legge di riforma della caccia proprio a causa delle posizioni animaliste». Lo ha detto il sindaco di Roma Gianni Alemanno intervenendo a una iniziativa elettorale a Terracina a sostegno del candidato di Città Nuove, Gianfranco Sciscione. «Ma la caccia – ha aggiunto – fa parte della storia e della cultura dell’uomo, ed è anche utile per la natura. Questo per dirvi – ha detto alla platea di sostenitori – che chi sta dall’altra parte non sta sul territorio, non lo conosce. Io e Renata Polverini – ha concluso Alemanno – siamo persone che vengono dal basso, e che vengono votate dalle persone: non vengono nominate, è questa la nostra forza».

«Questa sera a Striscia la notizia hanno mandato un servizio come per denigrarmi in cui ci sono io che in consiglio regionale mangio un panino. Ma io sono orgogliosa di mangiare il panino, perchè sono una persona normale come voi». Lo ha detto la presidente della Regione Lazio Renata Polverini intervenendo a Terracina. «Quando vado in consiglio – ha proseguito la governatrice – io non sposto il sedere dalla sedia, mica come quei consiglieri che oggi vanno in un’altra lista e che per 14 mila euro al mese non fanno neanche le ore che voi fate in fabbrica. Oggi le hanno provate tutte, sembra quasi che Terracina sia peggio di Milano e Napoli. Ma questa – ha concluso – è una giornata meravigliosa: siamo qui tutti a Terracina, perchè il sindaco sia Gianfranco Sciscione di Città Nuove». Sul palco con lei anche il sindaco della capitale Gianni Alemanno. È il secondo comizio che Polverini e Alemanno fanno questa sera nel comune pontino: il primo è stato in una piazza centrale, il secondo nella zona di Sal Silviano.

  1. Striscia la notizia braccio armato politico del Nano di Arcore. Tutti al servizio del loro padrone.