Redi: “Provincia con Di Giorgi, una grave anomalia”

22/04/2011 di
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di Delio Redi *

Le Istituzioni non possono essere al servizio dei singoli candidati a Sindaco. Desta meraviglia quanto emerso dall’incontro Cusani e amministratori provinciali con il candidato a Sindaco Di Giorgi.

Articoli di quotidiani, quali: “CUSANI E LA PROVINCIA SI SCHIERANO CON DI GIORGI” (Corriere Pontino) o ”CUSANI BENEDICE DI GIORGI”-“L’ASPIRANTE SINDACO DI CENTRO DESTRA INCASSA UN SOSTEGNO ISTITUZIONALE” (Il Messaggero) oppure “DI GIORGI GIOCA LA CARTA CUSANI” (Latina Oggi), tanto per citare solo alcuni dei più noti quotidiani locali, riportano un fatto istituzionale assolutamente anomalo e non accettabile.

Le Istituzioni sono al servizio di tutti i cittadini del territorio che rappresentano, senza discriminazioni che andrebbero in violazione dell’articolo 3 della Costituzione. Questa campagna elettorale sta uscendo dai binari del buon senso, della correttezza, del rispetto reciproco, della par condicio e delle pari opportunità; un grave sintomo di decadenza democratica nella nostra Città e nel nostro Territorio. E’ necessario che si ritorni al rispetto delle regole oltre che al rispetto delle persone e delle Istituzioni.

* candidato a Sindaco – Insieme per Latina ADC Alleanza di Centro Redi Sindaco

  1. Navigator , pure tu sei strano, ti scagli contro questo volto nuovo della politica pontina, ma cosi scoraggi tutti sti ragazzi nuovi che stanno scendendo in politica per risolvere la questione Latina.

  2. ciao a tutti, al di là delle appartenenze politiche vi invito ad una riflessione che si basa su argomentazioni tangibili e riscontrabili.
    Le infiltrazioni della criminalità nel nostro territorio sono ormai consolidate, sappiamo tutti che nell’immediato intorno di Latina risiedono personaggi legati alla malavita organizzata di livello nazionale, ex-mafiosi, pentiti e quanto altro. Questi personaggi hanno indubbiamente “legato” e fatto accordi con la criminalità locale instaurando una serie di rapporti che non dobbiamo e non possiamo sottovalutare. Senza fare nomi, per evitare censure, vorrei ricordare un fatto che ha riguardato una città a Sud della nostra provincia, nella quale un Prefetto ed un Ministro, chiesero lo scioglimento del comune per “comprovate” infiltrazioni mafiose. In quel caso, sempre senza fare nomi, un senatore chiamato “Signor 30.000” (i voti che prende in quella città) ed un amministratore provinciale (guarda titolo), diedero del pazzo sia al Prefetto, sia al Ministro, rompendo qualsiasi forma di rispetto istituzionale. Ora, chi vuole capire capisce, io non vorrei mai che Latina diventasse Provincia di Caserta e credo che sia evidente che se ci “mettiamo” in casa questi personaggi, se ci appoggiamo al loro supporto, alla loro forza politica, al loro modo di pensare le istituzioni, rischiamo di parlare un dialetto che non ci appartiene.

  3. VOGLIAMO SAPERE DI CHI E’ LA COLPA dell’l’infiltrazione mafiosa a latina? Basta considerare al seguito di quali personaggi politici o pseudotali essa e’ avvenuta, proviamo a chiederlo in ordine cronologico ai fondani, agli sperlongani, ai formiani, ai gaetani(vedi cciaa), e poi qui mi rivolgo al sig cattaneo leghista convinto, per chiedergli come mai il ministro Maroni(se non erro leghista) non ha sciolto il Comune di fondi nonostante il prefetto Frattasi (non un comunista) avesse lanciato un’accorato allarme, corredato da un dossier di circa 500 pagine? A cattaneo tu che sei sempre prodigo di contrabbandare le strullate leghiste come buone virtu’, CHE CE DICI? Non sciogliedo il comune di fondi, non ti punge vaghezza che voi candidi e puri Leghisti (a chiacchiere), vi siete resi conniventi e complici ?