DROGA DALLA BOLIVIA, ARRESTATO UN POLIZIOTTO

23/06/2008 di
Un agente della polizia stradale di Latina è stato arrestato per traffico internazionale di droga. Lo stupefacente, secondo la ricostruzione, proveniva dalla Bolivia e arrivava in Italia in trolley da viaggio.

 
Un assistente della polizia in servizio nella polizia stradale di Latina di 39 anni e un pluripregiudicato 59enne di Nettuno sono stati arrestati questa mattina nel corso di un blitz anticrimine portato a termine dagli agenti della polizia di Stato della squadra mobile della questura di Roma diretta da Vittorio Rizzi. I due devono rispondere di traffico internazionale di stupefacenti.
 
Le ordinanze di custodia cautelare, emesse dal sostituto procuratore Diana De Martino della Dda di Roma, sono state eseguite dagli uomini della prima sezione della squadra mobile diretti da Luca Armeni che, dalle prime ore di questa mattina stanno effettuando anche 20 perquisizioni.
 
Compito del poliziotto – secondo l’accusa – noleggiare auto per il trasporto della droga e fornire appoggio logistico ai corrieri. Il 59enne, invece, aveva i contatti con il sud america, da dove proveniva la droga, e trattava l’acquisto della cocaina. Nel mirino degli inquirenti il mercato dello spaccio di cocaina nel sud pontino, Anzio e Nettuno. La droga, infatti, veniva distribuita in particolare sul litorale romano ma anche nella Capitale. Durante le indagini, iniziate nel 2004, sono stati sequestrati 10 chili di cocaina. Lo stupefacente, è stato accertato dagli investigatori, proveniva dalla Bolivia e arrivava in Italia trasportata in trolley da viaggio seguendo due rotte.
 
La prima Bolivia-Amsterdam-Milano. In questo caso il corriere, un italiano, veniva raggiunto da un altro italiano che da Roma arrivava a Milano con una macchina a noleggio. Uno di questi viaggi è stato intercettato dagli agenti della squadra mobile capitolina che hanno arrestato entrambi gli italiani.
 
Il secondo tragitto era Bolivia-Madrid-Fiumicino. In questo caso il corriere era un boliviano che trattava l’acquisto dello stupefacente. Gli inquirenti non escludono che l’assistente della polizia di Stato in alcuni casi, quando non aveva notizie del corriere, come nel caso di Milano quando i due italiani sono stati arrestati, abbia preso informazioni, in qualità di poliziotto, per sapere se
fosse stato intercettato e arrestato.
  1. Sig. Bassoli non posso accettare la sua affermazione… macchia l’onore e il rispetto della stragrande maggioranza dei cittadini di questa citt

  2. Capisco cosa vuole dire, Trezza, ma mi lasci dire che a Latina (ma anche in altre citt

  3. non si scaldi….in tutte le categorie ci sono gli onesti e i disonesti. Ci sono avvocati onestie disonesti,carabinieri e poliziotti onesti e disonesti, medici onesti e disonesti, giudici onesti e disonesti…il punto

  4. dal Corriere della Sera:” POTENZA – Il giudice dell’udienza preliminare del Tribunale di Potenza, Rocco Pavese, ha disposto la prosecuzione delle indagini per altri sei mesi nell’inchiesta sui magistrati Antonio Negro e Alberto Santacatterina, in servizio a Brindisi, e sul tenente dei Carabinieri Pasquale Ferrari, indagati per abuso d’ufficio in un’inchiesta su una denuncia presentata contro il gip di Milano, Clementina Forleo, per fatti commessi in danno dell’ufficiale dell’Arma.

    PADRE FORLEO – L’inchiesta si riferisce alle indagini su presunte minacce giunte al padre di Forleo, tempo prima che quest’ultimo e la moglie morissero in un incidente stradale. In sostanza, Ferrari denunci