INCONTRO FAZZONE-CARIO, IL CSM ARCHIVIA TUTTO
di MARCO CUSUMANO *
Nessuna
intimidazione, nessuna ingerenza, nessun tentativo di condizionare lautonomia
della magistratura. Il Consiglio superiore della magistratura ha archiviato in
tempi record la segnalazione dellAnm sulla visita del senatore Claudio Fazzone
al giudice Giuseppe Cario.
intimidazione, nessuna ingerenza, nessun tentativo di condizionare lautonomia
della magistratura. Il Consiglio superiore della magistratura ha archiviato in
tempi record la segnalazione dellAnm sulla visita del senatore Claudio Fazzone
al giudice Giuseppe Cario.
La decisione è stata adottata dalla prima commissione
del Csm composta da Antonio Patrono (presidente), Letizia Vacca
(vicepresidente), Gianfranco Anedda, Livio Pepino, Fabio Roia, Mario Fresa,
Maurizio Arcuri, Ferdinando Lignola e Matilde Brancaccio.
del Csm composta da Antonio Patrono (presidente), Letizia Vacca
(vicepresidente), Gianfranco Anedda, Livio Pepino, Fabio Roia, Mario Fresa,
Maurizio Arcuri, Ferdinando Lignola e Matilde Brancaccio.
Si
tratta della commissione che si occupa nello specifico delle «richieste di
tutela dellindipendenza e del prestigio dei magistrati», esattamente quanto
ipotizzato in seguito alla visita del senatore del Pdl. Una visita che ha
scatenato una polemica senza precedenti sia nellambiente giudiziario che in
quello politico. Da più parti è stata avanzata laccusa di ingerenza e pressione
sullautorità giudiziaria da parte del senatore Fazzone in merito al
dissequestro dellHoliday Village di Fondi, poi dissequestro per iniziativa
della stessa Procura. La sezione di Latina dellAnm (Associazione nazionale
magistrati) inviò una segnalazione al Csm dopo una riunione interamente dedicata
al caso Fazzone. La prima commissione del Csm convocò subito il giudice
Giuseppe Cario per conoscere i dettagli della vicenda. Dopo lincontro al
palazzo dei Marescialli, a Roma, limpressione fu subito quella di un episodio
fin troppo gonfiato, tanto che il Csm si orientò immediatamente verso
larchiviazione dellesposto. Non cera nessun elemento in grado di ipotizzare
un attacco allautonomia del giudice Cario. Ascoltando il suo racconto i membri
della commissione non hanno riscontrato nessun tipo di intimidazione da parte
del senatore Claudio Fazzone.
Dopo pochi giorni, come previsto,
è arrivata ufficialmente la decisione della prima commissione del Csm di
archiviare la vicenda senza ulteriori passaggi. Il senatore Claudio Fazzone
aveva immediatamente respinto ogni accusa di ingerenza o pressione sul giudice
spiegando di aver «semplicemente chiesto informazioni sul sequestro dellHoliday
Village di Fondi, senza avanzare pretese di nessun genere nei confronti del
giudice Cario».
è arrivata ufficialmente la decisione della prima commissione del Csm di
archiviare la vicenda senza ulteriori passaggi. Il senatore Claudio Fazzone
aveva immediatamente respinto ogni accusa di ingerenza o pressione sul giudice
spiegando di aver «semplicemente chiesto informazioni sul sequestro dellHoliday
Village di Fondi, senza avanzare pretese di nessun genere nei confronti del
giudice Cario».
«La mia visita al giudice – spiegò il senatore –
è stata una pacata, normalissima e lecita richiesta di informazioni sul caso
dellHoliday Village. Quello che è successo dopo è davvero incredibile. I soliti
noti hanno montato una campagna denigratoria nei miei confronti che però non
produrrà nessun risultato, se non la brutta figura di chi l’ha organizzata. Con
Cario ho avuto un incontro assolutamente sereno e cordiale. La mia intenzione
era solo informarmi sulla possibilità di risolvere una questione che pesa sul
futuro di ben 50 famiglie. E forse una colpa interessarsi dei cittadini che
sono chiamato a rappresentare?».
è stata una pacata, normalissima e lecita richiesta di informazioni sul caso
dellHoliday Village. Quello che è successo dopo è davvero incredibile. I soliti
noti hanno montato una campagna denigratoria nei miei confronti che però non
produrrà nessun risultato, se non la brutta figura di chi l’ha organizzata. Con
Cario ho avuto un incontro assolutamente sereno e cordiale. La mia intenzione
era solo informarmi sulla possibilità di risolvere una questione che pesa sul
futuro di ben 50 famiglie. E forse una colpa interessarsi dei cittadini che
sono chiamato a rappresentare?».
VELENI IN PROCURA, SCONTRO TRA DE SIMONE E DI MAMBRO
Mentre il Csm archivia immediatamente il caso
Fazzone, continua la polemica nellambiente giudiziario pontino sullHoliday
Village di Fondi. Dopo il dissequestro della struttura su ordine del procuratore
capo Giuseppe Mancini, lesponente del Partito Democratico Luigi Di Mambro ha
auspicato lautosospensione del capo della Procura in attesa di eventuali
indicazioni da parte del Csm. Una presa di posizione che ha provocato una dura
reazione del legale dellHoliday Village, lavvocato Corrado De Simone che ha
diffuso un comunicato stampa: «Ritengo sia stata perpetrata una gravissima e
indebita ingerenza, non solo perché tale intervento invade illecitamente la
sfera di autonomia della Procura della Repubblica di Latina, ma anche perché
lautore di tali affermazioni nulla sa degli atti del procedimento penale che
allo stato attuale sono coperti dal segreto istruttorio, non essendo stata
avanzata richiesta di rinvio a giudizio, che peraltro pare doversi escludere,
nel provvedimento di revoca del sequestro preventivo essendo stata anche
preannunciata la richiesta di archiviazione». De Simone prosegue: «Un tale
atteggiamento, gravemente irresponsabile e riprovevole, oltre a poter costituire
fonte di reato è ampiamente dimostrativo di una violenta e aggressiva
interpretazione di alcuni valori fondamentali, in primis quello dellautonomia
della magistratura». La vicenda potrebbe anche culminare con un
esposto.
Fazzone, continua la polemica nellambiente giudiziario pontino sullHoliday
Village di Fondi. Dopo il dissequestro della struttura su ordine del procuratore
capo Giuseppe Mancini, lesponente del Partito Democratico Luigi Di Mambro ha
auspicato lautosospensione del capo della Procura in attesa di eventuali
indicazioni da parte del Csm. Una presa di posizione che ha provocato una dura
reazione del legale dellHoliday Village, lavvocato Corrado De Simone che ha
diffuso un comunicato stampa: «Ritengo sia stata perpetrata una gravissima e
indebita ingerenza, non solo perché tale intervento invade illecitamente la
sfera di autonomia della Procura della Repubblica di Latina, ma anche perché
lautore di tali affermazioni nulla sa degli atti del procedimento penale che
allo stato attuale sono coperti dal segreto istruttorio, non essendo stata
avanzata richiesta di rinvio a giudizio, che peraltro pare doversi escludere,
nel provvedimento di revoca del sequestro preventivo essendo stata anche
preannunciata la richiesta di archiviazione». De Simone prosegue: «Un tale
atteggiamento, gravemente irresponsabile e riprovevole, oltre a poter costituire
fonte di reato è ampiamente dimostrativo di una violenta e aggressiva
interpretazione di alcuni valori fondamentali, in primis quello dellautonomia
della magistratura». La vicenda potrebbe anche culminare con un
esposto.
Di Mambro aveva argomentato così il suo intervento: «Il
procuratore capo dia un segnale distensivo e responsabile: decida egli stesso di
sottoporre al Csm i recenti contrasti interni alla Procura sospendendosi
temporaneamente dalle sue funzioni». (* Il Messaggero, 12-06-2008)
Bellissimo! La situazione
… occorre domandarsi se la giustizia si amministra nei luoghi detti Tribunali (Aule), con i soggetto Giudici, P.M. e Legali.. soggetti e luoghi diversi, sono illegali, c.d. ‘interferenze’. Qualcuno ha parlato di “Primato della politica”, ma chi dice questo non ha capito che nei Tribunali vige il principio del “Primato della legge”… ogni altra condotta
… credo che di confusione se ne continui a fare molta, il detenuto
Scrive Toga: “In questa storia la figuraccia l’hanno fatta soprattutto i giudici e gli avvocati che non hanno preso una posizione. Complimenti.” Che sembra non aver perso la capapcit
.. la visita ai detenuti, prerogativa dei Parlamentari, con quello che ha fatto con il Giudice Cario? la Legge