Mario Orfeo nuovo direttore del Messaggero

22/03/2011 di
messaggero

È Mario Orfeo, nel giorno del suo 45° compleanno, a prendere il posto di Roberto Napoletano alla guida del quotidiano Il Messaggero. Lo ha scelto il Gruppo Caltagirone Editore che già lo aveva voluto alla guida del Mattino, dove arrivò nel 2002 giovanissimo, e torna quindi alla carta stampata dopo meno di due anni in Rai. Dal 23 marzo Napoletano prende il posto di Gianni Riotta al Sole 24 Ore, mentre Orfeo arriverà al Messaggero lunedì prossimo lasciando vacante la guida del Tg2 dove era arrivato con un voto all’unanimità del consiglio di Viale Mazzini. «Ringrazio tutta la redazione del Tg2, consapevole di lasciare un telegiornale forte che in questi due anni ha ottenuto grandi risultati. Ma sono allo stesso tempo molto felice di tornare nella squadra editoriale di Caltagirone, dove sono stato già direttore del Mattino per sette anni, per assumere la direzione del Messaggero, il quotidiano più forte del gruppo», ha detto Orfeo all’ANSA. «Oggi, primo giorno di primavera è anche il mio compleanno. Tornare alla carta stampata non solo è emozionante, ma è anche una nuova sfida per il futuro», ha aggiunto. Nato a Napoli, Orfeo è approdato alla carta stampata nella seconda metà degli anni Ottanta. Nel 1990 entra nella redazione napoletana di Repubblica, trasferendosi quattro anni dopo alla sede centrale di Roma, come caporedattore, sotto la guida di Ezio Mauro, ricoprendo tra l’altro il ruolo di capo del servizio politico. Nel giugno del 2002 viene scelto dall’editore Francesco Gaetano Caltagirone per sostituire Paolo Gambescia alla direzione del Mattino di Napoli, diventando così uno dei più giovani direttori d’Italia. Nel 2007 vince il premio Ischia internazionale di giornalismo per l’informazione scritta. Con il suo addio dalla Rai si alza il grido d’allarme del Cdr della testata, che chiede che la guida del Tg2 non sia «affidata in un momento così delicato ad un direttore pro tempore che non avrebbe la possibilità di prendere decisioni determinanti per il futuro della testata che da anni svolge un importante ruolo all’interno del servizio pubblico». Dura la reazione del segretario dell’Usigrai Carlo Verna, che parla di una «Rai immobile, che annaspa senza reagire, dove tutto il giorno dopo è peggio rispetto al precedente, un’altra luce sta per spegnersi, perchè chi ha mercato va via. Così Mario Orfeo che ha fatto un buon Tg2 passa al Messaggero». Mentre Verna si associa alla richiesta del CdR del Tg2 di «immediate definitive soluzioni, se al settimo piano ne sono capaci ci prepariamo ad un’assemblea dei comitati di redazione il 14 aprile – annuncia – che senza una buona notizia fra tante brutte non potrà che essere nel segno del forte rilancio di tutte le possibili iniziative di protesta». Della direzione del Tg2 si parlerà nella riunione del Cda prevista per giovedì, ma in quella occasione è difficile che si proceda già alla nomina del successore di Orfeo. Il nome del nuovo direttore potrebbe essere proposto dal dg al Cda la prossima settimana. Ma già si parla in queste ore di Susanna Petruni, a lungo candidata alla direzione di Rai2 al posto di Massimo Liofredi. Nella partita potrebbe avere però un peso determinante la Lega e in questo caso il nome in pole position è quello di Gianluigi Paragone. L’accordo però potrebbe arrivare alla fine con la vicedirezione (alla Lega) con Franco Ferraro, ora a Sky, al fianco della Petruni alla direzione. Tra le ipotesi che circolano per la successione di Orfeo anche quella di Gennaro Sangiuliano, attuale vicedirettore del Tg1.

  1. Quanti figli d’arte, pennivendoli al soldo di chi li paga, altro che giornalisti! se ne salvano molto pochi, spero che almeno tu faccia parte di quest’ultimi. Il Presidente della Repubblica disse “Giornalisti siate imparziali e state con la schiena dritta”, ma ha chi l’ha detto? semnbrano tutti affetti da Artrite remumatoide deformante con il capo che tocca la punta dei piedi e anche oltre, vedi Sallusti, Porro, Fede, Liguori,Feltri, Ferrara. E il bello che hanno la presunzione di fare la morale agli altri, e dimenticano di aver detto Ieri, l’esatto contrario di oggi. L’unica cosa che fanno bene e’ il dossieraggio da lavandaie.