Pambianchi: “Senza Piano Casa settore edile in agonia”

21/03/2011 di
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«Un calo del fatturato del 30% per gli imprenditori di materiale edile, la chiusura di molte aziende legate alla mancata attuazione del piano casa. Ad oggi la situazione appare terrificante. Si rischia di vanificare un’ottima intuizione del governo che aveva dato tanta speranza».

È quanto ha dichiarato oggi il presidente di Confcommercio Roma e Lazio Cesare Pambianchi, intervenendo nella sede romana all’incontro con i rappresentanti di settore sul “piano casa” e l’housing sociale.

Pambianchi ha poi ricordato che «in Regione sono stati esaminati, ad oggi, solo 36 emendamenti. Siamo a metà del secondo articolo. Mi piacerebbe conoscere lo stato del piano casa nelle altre regioni. Non so da cosa dipenda la lentezza di questo iter -si è domandato ancora il presidente di Confcommercio Roma e Lazio- forse dai tempi burocratici troppo lenti, forse dalla politica. Rimane comunque tutto irragionevole e terrificante».

«Nel 2009 abbiamo esultato all’annuncio del premier Berlusconi a proposito della possibilità di aumentare le cubature delle case -ha aggiunto Pambianchi- però le aziende continuano a chiudere, ‘condannati a costruire
sapendo di non poter venderè come mi hanno riferito alcuni rappresentanti di settore. Purtroppo -ha concluso- siamo alla canna del gas. Qualcosa dovrà pur cambiare, al più presto».

PIANO CASA ENTRO PASQUA? – «Entro Pasqua il piano casa deve essere in discussione in Aula». Questo l’auspicio espresso dal presidente della Fedilter (l’associazione dell’edilizia commerciale e terziaria di Confcommercio Roma) Dario Coen, nel corso di una tavola rotonda a tema durante quale un tecnico dell’assessorato regionale all’Urbanistica della Regione Lazio, Walter Macchi ha informato sull’iter legislativo della norma. «Oggi abbiamo avuto dati allarmanti sulla situazione del piano casa della Regione – ha detto il presidente della Confcommercio di Roma, Cesare Pambianchi – sono stati esaminati in Commissione solo 36 emendamenti e siamo ancora a metà del secondo
articolo. È terrificante, così si rischia di vanificare una buona intuizione. Non so – ha aggiunto – se questa lentezza dipende da un’opposizione troppo pesante oppure dalla burocrazia, in ogni caso bisogna velocizzare assolutamente l’iter».

 

  1. il Piano Casa non risolverà nulla è solo propaganda.
    NON saranno DDL mille proroghe e leggine regionali a cambiare radicalmente l’economia marcia e putrefatta dalle lobby di potere.

  2. Bravi costruttori, capaci solo di chiedere contributi statali o leggine dedicate quando le cose vanno male…
    Ma quando – con i vostri prezzi stragonfiati – gli affari andavano a gonfie vele a danno dei poveri scemi che si indebitavano a vita per un bilocale non avevate nulla da ridire, vero?
    Cominciate a far calare i prezzi di vendita degli immobili a prezzi normali, cominciate a far sgonfiare questa bolla immobiliare ormai evidente, e vedrete come il mercato ripartirà…