Oli pontini capolavori del gusto, tutti i premiati

19/03/2011 di
olio-extravergine-latina-52473

Tanti giovani olivicoltori e donne imprenditrici agricole tra i premiati oggi al 18° Concorso per i migliori oli extravergine del Lazio ‘Orii del Lazio – Capolavori del gustò, promosso da Unioncamere Lazio con la partecipazione di 88 aziende per un totale di 97 etichette.

Una gara fra tutti i territori maggiormente vocati, con una ricca geografia di partecipazioni: 29 aziende della provincia di
Roma, 28 dal viterbese, 17 dal reatino, il debutto della Dop Colline Pontine con 15 partecipazioni e Frosinone che ha concorso con otto etichette.

Un «debutto vincente» quello della provincia di Latina che, come ha sottolineato il presidente Capol (Centro Assaggiatori Produzioni Olivicole Latina) Luigi Centauri, dopo il recente riconoscimento della denominazione, si afferma oggi con le produzioni a base Itrana sia nei premi del panel di esperti che in quello della giuria di giornalisti che ha premiato l’azienda agricola biologica di Paola Orsini, a Priverno
(Latina). Passano le selezioni per il premio nazionale dell’Ercole Olivario che sarà conferito in Umbria, in una due giorni tra Perugia e Spoleto, la settimana prossima le aziende del Lazio: Quattrociocchi Americo di Alatri (Frosinone); San Clemente Fratelli Lozzi di Tivoli (Roma); Tenuta Piscoianni di Gina Cetrone a Sonnino (Latina); Quattrociocchi Valentina di Alatri (Frosinone) per la categoria extra vergine.

Mentre per le Dop i finalisti sono Alfredo Cetrone di Sonnino (Latina); biologica Orsini di Priverno (Latina); Fagiolo di Laura e Antonella Fagiolo di Fara in Sabina (Rieti); Lucia Iannotta di Sonnino (Latina). Questi i vincitori della edizione numero 18 secondo il panel guidato da Giulio Scatolini: L’Isoletta Società Agricola di Aprilia (Latina) e L’Oliveto Matarazzo di Viterbo; Frantoio Appetito Luigi di Cori (Latina) e Tenuta Piscoianni di Sonnino (Latina); Quattrociocchi Valentina di Alatri (Frosinone) e Alfredo Cetrone a Sonnino (Latina).

Primo classificato per la Sabina Dop sono Luigi Magrini di Torri in Sabina (Rieti) e Fagiolo di Laura e Antonella Fagiolo di Fara in Sabina (Rieti). Prima classificata per la Canino Dop è Laura De Parri, vincitrice anche al Sol di Verona, di Canino (Viterbo). Prima classificata per la Tuscia Dop e new entry è Az. Agricola Alessandra Boselli di Bassano in Teverina (Viterbo). Numero 1 nelle categorie delle Colline Pontine Dop: Oscar di Roccamassima (Latina); L’Isoletta di Aprilia (Latina); Alfredo Cetrone di Sonnino (Latina). Per la prima volta il premio alla migliore confezione va a Visagi Coraggiosi di Farnese (Viterbo).  Vincenzo Regnini, vice presidente Unioncamere Lazio con delega alle Politiche
agricole, ha sottolineato gli obiettivi del concorso: essere trasparenti, valorizzare il prodotto olio extravergine d’oliva, implementare il reddito dei produttori e premiare i ristoranti del mondo che premiano l’olio di qualità.

A 15 ristoratori del centro storico di Roma, ha annunciato il direttore generale dell’Azienda Romana Mercati Carlo Hausmann, «verranno consegnate 1000 lattine da 250 ml con l’olio dei 18 vincitori in cambio dell’impegno di raccontare storia e proprietà degli oli del Lazio, un prodotto che fa bene alla salute e all’economia della regione». Per produzione il Lazio è al quinto posto in Italia, ha precisato Michele Del Gallo di Confagricoltura, e al primo posto nel Centro Nord. E dopo il riconoscimento Unesco del valore della dieta mediterranea l’olio del Lazio, ha proposto infine David Granieri di Coldiretti, meriterebbe una piena valorizzazione di uno spazio urbano che riconosca a Roma la valenza di ‘Città dell’agricolturà.

  1. Bene facciamo parlare di noi laziali per questi prodotti eccellenti e non per il nucleare e le discariche

  2. Il ns territorio di queste eccellenze ne ha parecchie! Agroalimentari, Turistiche, Paesaggistiche, Climatiche,Storiche e Culturali! Ma e’ mai possibile che a nessuno di questa classe Politica che abbiamo la sventura di meritare, almeno una volta, anche per sbaglio, non provi ad approntare politiche tese alla valorizzazione di tutto questo immenso PATRIMONIO che il padreterno ci ha dato, per metterlo a reddito regolarmente? Potremmo campare TUTTI di rendita e alla grande!!!! Questo e’ il ns Petrolio altro che il Nucleare!!!!!!

  3. se continuiamo a mandare un Tiero a scelta a fare il Turista in regione o provincia invece di un Vero Assessore al Turismo c’è poco da fare.