CORRUZIONE AL TRIBUNALE DI GAETA, AUROLA AI DOMICILIARI

22/05/2008 di

Il tribunale del Riesame di Roma ha deciso in merito al ricorso presentato dai legali dei tre dipendenti del tribunale di Gaeta, arrestati il 9 maggio scorso con le accuse di concussione, corruzione e minacce.

 
A Giuseppe Aurola, originario di Sessa Aurunca ma da anni residente a Formia, ex ufficiale giudiziario del tribunale, l’unico che si trovava in carcere, sono stati concessi gli arresti domiciliari. Gli altri due destinatari di un ordine di custodia cautelare ai domiciliari – Antonio Riccardelli, custode giudiziario, e Andrea Antonio Di Fusco, cancelliere del tribunale, entrambi di Formia – sono invece tornati in libertà. Secondo l’accusa ricostruita dalla Procura di Latina, dopo circa un anno di indagine di carabinieri del comando provinciale e Guardia di Finanza, i tre gestivano atti, procedimenti ed esiti della sezione esecuzioni del palazzo di giustizia in cambio di mazzette, oltre a pilotare protesti, aste e perizie. Una truffa, secondo gli inquirenti, portata avanti per circa trent’anni.
  1. Parto dalla fine della notizia, dove si legge “Una truffa, secondo gli inquirenti, portata avanti per circa trent’anni”… bene non un delitto istantaneo in un momento d’ira, non un caso episodico… da trent’anni, come dire insomma pi

  2. mi spiace che (ancora?) non funzionino le valutazioni (sono d’accordo / non sono d’accordo) sotto i singoli commenti. Io ho cliccato 35 volte sono d’accordo con mario e 777 volte non sono d’accordo con Il giudice, ma non succede nulla…