FINI A LATINA: “IL LAVORO COME PENA PER DETENUTI”
Sicurezza, legalità, lotta
all’immigrazione clandestina, lotta alla droga, politiche a
sostegno delle famiglie e del lavoro. Questi i temi affrontati
da Gianfranco Fini nel corso del suo comizio in Piazza del
Popolo a Latina.
all’immigrazione clandestina, lotta alla droga, politiche a
sostegno delle famiglie e del lavoro. Questi i temi affrontati
da Gianfranco Fini nel corso del suo comizio in Piazza del
Popolo a Latina.
Sul palco anche i candidati pontini del Pdl,
insieme al sindaco Vincenzo Zaccheo e al presidente della
Provincia Armando Cusani.
Le prime parole sono per Veltroni, «che soffre di amnesia –
ha esordito Fini – e continua a parlare di quello che farà in
futuro dimenticando il Governo che c’è già stato». Fini ha
ribadito la necessità della «certezza della pena» e quella di
provvedimenti che «non consentano piì ai recidivi e ai
pluricondannati di essere trattati come se sbagliassero per la
prima volta».
insieme al sindaco Vincenzo Zaccheo e al presidente della
Provincia Armando Cusani.
Le prime parole sono per Veltroni, «che soffre di amnesia –
ha esordito Fini – e continua a parlare di quello che farà in
futuro dimenticando il Governo che c’è già stato». Fini ha
ribadito la necessità della «certezza della pena» e quella di
provvedimenti che «non consentano piì ai recidivi e ai
pluricondannati di essere trattati come se sbagliassero per la
prima volta».
«In Italia – ha detto – c’è un deficit di autorità della
legge. Nell’ordinamento devono esserci pene alternative al
carcere e commisurate al danno recato alla società. Meglio
costringere chi deve scontare la pena a lavorare».
Fini si è poi soffermato sulla necessità di produrre più
ricchezza nel Paese e di creare infrastrutture: «Il deficit di
infrastrutture – ha spiegato – è uno degli handicap del Paese.
Il modello Veltroni lo scontate voi a livello regionale, perchè
è il modello Marrazzo».
legge. Nell’ordinamento devono esserci pene alternative al
carcere e commisurate al danno recato alla società. Meglio
costringere chi deve scontare la pena a lavorare».
Fini si è poi soffermato sulla necessità di produrre più
ricchezza nel Paese e di creare infrastrutture: «Il deficit di
infrastrutture – ha spiegato – è uno degli handicap del Paese.
Il modello Veltroni lo scontate voi a livello regionale, perchè
è il modello Marrazzo».
In tema di pensioni ha poi ribadito la
proposta di individuare un paniere di beni di prima necessità
per un pensionato e di aumentare la pensione di pari passo
all’aumento del costo dei beni del paniere. L’ultimo passaggio
del discorso è stato invece dedicato al tema dei costi della
politica, «che deve fare un passo indietro – ha detto – e non
deve occupare la società, le Asl, i consorzi, le comunità
montane». «Cambiare le leggi – ha concluso – Perchè è nella
partitocrazia che si annida lo spreco».
proposta di individuare un paniere di beni di prima necessità
per un pensionato e di aumentare la pensione di pari passo
all’aumento del costo dei beni del paniere. L’ultimo passaggio
del discorso è stato invece dedicato al tema dei costi della
politica, «che deve fare un passo indietro – ha detto – e non
deve occupare la società, le Asl, i consorzi, le comunità
montane». «Cambiare le leggi – ha concluso – Perchè è nella
partitocrazia che si annida lo spreco».
che inq uesta campagna elettorale si parla della crisi della giustizia. Fini molto probabilmente si riferiva alla giustizia in crisi: insomma ha ammesso la realt
L’ultimo passaggio del discorso
andare in galera cos
Fini ha dimendicato di dire tutti i guai cha ha prodotto la destra nella provincia di Latina. Non si accorge che il vento
Latina Oggi scrive nel pezzo di commento al comizio di Fini a Latina, a sigla T.O., che sul palco c’era tra i vari Fazzone, Cusani, Zaccheo, Bianchi anche Giuseppe Ciarrapico. Falso, perch
amen
Ciarrapico
non ho visto un giornale pi
… riproduco qu
Fini: