MOZZARELLA, PRODUTTORI PONTINI: CROLLO DEL 60%

26/03/2008 di
Forti preoccupazioni, anche in provincia di Latina, per la situazione del comparto bufalino a causa dell’allarme diossina arrivato dalla Campania.

 
«Gli effetti negativi della commercializzazione delle mozzarelle di
bufala si erano già avvertiti all’indomani dell’esplosione dell’emergenza rifiuti in Campania – ha detto Daniela Santori, presidente della Coldiretti provinciale – con punte di decremento nelle vendite che avevano toccato il 30%». 
 
«A rimetterci – ha proseguito Santori – anche i produttori bufalini della province di Latina e Frosinone che vedevano rifiutato il proprio latte dai caseifici campani o acquistato a prezzi al di sotto dei costi di produzione, pur essendo il territorio laziale incontaminato dal punto di vista ambientale». Secondo la presidente della Coldiretti la situazione si è acuita nei giorni scorsi anche in seguito al blocco delle importazioni di prodotto da parte dei paesi orientali. «Ad oggi – ha aggiunto Santori – si parla di un decremento delle vendite
di mozzarella con punte del 60%». Domani, nell’incontro convocato in Regione dall’assessore all’Agricoltura Daniela Valentini, hanno annunciato la loro
partecipazione anche i consiglieri pontini del Pd Claudio Moscardelli e Domenico De Resta. Una delegazione di allevatori pontini parteciperà al sit-in che si svolgerà davanti alla sede della Regione a Roma. 
«È scontato – ha concluso la Santori – che chiederemo alla Regione un pacchetto di misure straordinarie per arginare il pericolo di mancate certezze sul ritiro del prodotto e su un prezzo di stalla non più remunerativo, anche attraverso l’attivazione a livello nazionale di un riconoscimento del grave
stato di crisi per il settore bufalino».