Clan Di Silvio, nuova condanna per complessivi 162 anni. Il gup di Roma: “E’ mafia”
Il gup di Roma ha inflitto condanne per 162 anni di carcere nei confronti di appartenenti al clan Di Silvio, attivo a Latina. Sentenza arrivata con il rito abbreviato nell’ambito di una indagine svolta dalla Dda della Capitale. In particolare il giudice Angelo Giannetti, riconoscendo l’accusa di associazione a delinquere di stampo mafioso, ha comminato 19 condanne.
Tra gli altri, inflitti 20 anni a Carmine Di Silvio (detto Porcellino) e 19 anni a Antonio, Ferdinando Di Silvio e Fabio Di Stefano. È la seconda volta che viene riconosciuto il 416 bis ai danni di gruppi criminali attivi nella provincia di Latina. Per questa vicenda, nell’ottobre del 2021, la polizia applicò 33 misure cautelari in una indagine coordinata dagli aggiunti Michele Prestipino e Ilaria Calò e dal sostituto Luigia Spinelli.
Tra i reati contestati anche traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, estorsione, sequestro di persona e detenzione e porto abusivo di armi.
TUTTE LE PENE. Carmine Di Silvio detto “Porcellino” è stato condannato a 20 anni di reclusione (la richiesta del pm era 16 anni e 8 mesi); Antonio Di Silvio, detto “Patatino” è stato condannato a 19 anni di reclusione; Ferdinando Di Silvio detto “Prosciutto” anche lui a 19 anni; Fabio Di Stefano, detto “il Siciliano” 19 anni e un mese; Costantino Di Silvio detto “Costanzo” 14 anni e 8 mesi; Costantino Di Silvio detto “Cazzariello” 7 anni e 4 mesi; Manuel Agresti 6 anni; Alessandro Di Stefano 6 anni e 8 mesi; Alessandro Zof 6 anni; Simone Ortenzi 6 anni e 8 mesi; Anna Gina Di Silvio 6 anni; Marco Ciarelli 4 anni e 8 mesi; Simone Di Marcantonio 4 anni; Riccardo Mingozzi 4 anni; Daniel Alessandrini 3 anni e 8 mesi; Michele Petillo 4 anni e 5 mesi; Mirko Altobelli 2 anni e 8 mesi; Salvatore Di Stefano 4 anni; Franco Di Stefano 3 anni e 8 mesi.