METRO LEGGERA, LATINA PRENDE LEZIONI A PADOVA

08/03/2008 di
di MONICA FORLIVESI *

PADOVA.
L’assessore Ivo Rossi parla di tre anni e mezzo di sventure, dice di
essere stato sull’orlo di una crisi di nervi, ma da un paio di mesi a
questa parte ha tirato un sospiro di sollievo.

 
La tramvia, sorella
della metro di superficie che sarà realizzata a Latina, giurano gli
amministratori veneti, funziona eccome. Ventiquattro ore, tanto è
durato il viaggio della delegazione pontina partita alla volta di
Padova per vedere con i propri occhi la prima infrastruttura di questo
genere in Italia. Un’esperienza devastante, carica di proteste e di
comitati contro, di incidenti, di ciclisti caduti e Giunte comunali che
si sono frantumate sulle rotaie contestate. La delegazione è formata da
47 persone, Sindaco in testa, assessori, consiglieri comunali,
circoscrizionali, rappresentati di associazioni e giornalisti. Ieri
mattina l’incontro in Municipio. La storia e l’arte ti piombano addosso
nell’aula consiliare, a fare gli onori di casa il sindaco Flavio
Zanonato, che definisce la costruzione della tramvia «un’avventura
complicatissima, che ha implicato un cambio di abitudini per i
padovani. Dopo tante traversie oggi iniziamo ad avere il consenso dei
cittadini».
 
Scambio di omaggi con il sindaco Vincenzo Zaccheo che non
perde l’occasione per non dare una stoccata agli oppositori del
parcheggio sotto piazza del Popolo. «Qui – dice – in pieno centro
storico, sotto una delle piazza principali della città hanno costruito
un centro congressi, a Latina abbiamo paura di fare un parcheggio». Poi
si inizia a parlare sul serio di metro di superficie, è Ivo Rossi, del
Pd, in passato capo gruppo regionale dei Verdi, l’uomo della tramvia,
con lui ci sono i tecnici che hanno seguito passo passo la costruzione,
i vertici dell’Aps, la società padovana servizi, una spa al 99% del
Comune. «La storia della tramvia ha radici lontane – dice – nel ’92 è
stato presentato il primo progetto al ministero, nel ’98 viene messo in
gara, poi il dibattito in città si fa talmente acceso che si blocca
tutto, fino al 2000 quando la translhor vince la gara». L’opera costa
58 milioni di euro, il 60% arriva dallo Stato, il 40 lo sborsa
l’amministrazione comunale. Attualmente la tramvia blu corre lungo
sette chilometri che entro l’anno diventeranno dieci e mezzo. La metro
passa ogni otto minuti, a opera ultimata saranno sei. «La costruzione –
dice l’assessore – è stata un vero incubo, mille problemi, il rischio
di bloccare la città, un rapporto costante quasi famiglia per famiglia
lungo il tracciato, lo stesso con le associazioni di categoria,
soprattutto con i commercianti. E’ stata dura». Lo rifarebbe? «Sì. Noi
siamo stati la città cavia, Latina potrà beneficiare dell’esperienza
acquisita, la vostra sarà una strada in discesa».
Quali benefici ha
portato alla città? «È stata una scoperta negli ultimi mesi per i
padovani. Siamo passati da 10.500 a più di 13.500 utenti, abbiamo i due
capolinea e i parcheggi di interscambio da circa 500 posti, prima
c’erano una decina d’auto, oggi sempre al completo. Sono utenti della
tramvia per la maggior parte, quelli che prima non prendevano il bus ma
andavano con le loro auto, con la metro hanno la certezza dei tempi ,
indipendentemente dal traffico. Risparmiano tempo, stress, ricerca del
parcheggio». Il futuro sono altre due linee: Padova ha scelto la via
della rotaia. (* Il Messaggero 08-03-2008)
 
 
IL COMITATO DELLE VITTIME: E’ PERICOLOSA 
 
PADOVA C’è chi dice no. Che la
tramvia di Padova è un disastro e invita i cittadini di Latina a
ribellarsi alla costruzione della metro di superficie. Il “Comitato dei
cittadini vittime metrobus” ieri mattina ha protestato, sapendo
dell’arrivo e della delegazione pontina ha deciso di metterla in
guardia. Uno di loro in bicicletta è caduto incappando proprio sulla
rotaia. «Una sceneggiata napoletana, se ci fosse stato un vigile gli
avrebbe fatto la multa. Lì spiega l’assessore Ivo Rossi non possono
passare le biciclette, che da noi sono 15-18.000 ogni giorno. Abbiamo
realizzato percorsi ciclabili alternativi». Il Comitato punta il dito
contro un centimetro che spunta dalla sede stradale e miete vittime.
«La rotaia killer ha già mietuto diverse vittime tra ciclisti,
motociclisti e pedoni e causa quotidiani incidenti. Tutta colpa della
sua conformazione». Di fatto sulla tramvia sono cadute ben due
amministrazioni. Nel ’92 a lanciare il progetto è stato l’attuale
sindaco Flavio Zanonato, dei Ds, il centrodestra contrasta la tramvia,
monta la protesta. La campagna elettorale successiva viene impostata
dal centrodestra sul no alla metro, si vota e vince. Poi però riprende
il progetto e lo rivede, scatta l’indignazione: avete promesso di non
farla e ora cambiate idea. Gli elettori puniscono il sindaco di Forza
Italia e premiano di nuovo Zanonato, che con l’assessore Ivo Rossi non
si ferma: un anno fa l’inaugurazione della tranvia.
 
 
CITTADINI DIVISI, ZACCHEO: "SARA’ UNA RIVOLUZIONE" 
 
PADOVA La signora si stringe addosso
la pelliccia di visone e sale sulla metro, una manciata di secondi e
viene assalita da una raffica di domande. Lei utilizza questo tram
spesso? Come si trova, ha portato benefici o disagi? Lei si guarda
intorno sconcertata, le spiegano che sono consiglieri comunali di
Latina dove si costruirà un’infrastruttura simile. «La costruzione è
stata un disastro dice ma ora il servizio è efficiente». Sguardo
soddisfatto dell’ingegner Eros Breda di Gemmo Impianti, una delle
società che ha costruito la tramvia di Padova e realizzerà insieme ad
un consorzio di imprese quella di Latina. Il sondaggio improvvisato
continua. Un’universitaria, poi una madre con la figlia dodicenne e un
avvocato che abita nei pressi del capolinea sud ripetono più o meno le
medesime cose: strazio nei tre anni di costruzione, poi i benefici di
un mezzo veloce che ti porta in centro in tempi certi e che trovi ad
ogni ora alla fermata, aggiungono però che servirebbero treni in più,
si sta troppo stretti. La tramvia è sempre strapiena, fin troppo, si
muore di caldo. Centro di Padova, isola pedonale. Tre anziani signori
dicono di non essere mai saliti sulla tramvia, «ma è bella, una buona
idea». Un uomo sulla quarantina, bancario, non ha dubbi: «È stato un
disastro…». Ma non sa spiegare il perché. Opinioni contrastanti, ma
la considerazione prevalente è che la realizzazione ha creato un mare
di disagi. L’assessore Rossi conferma e aggiunge che la gestione sarà
effettuata direttamente dalla società comunale. Storia diversa a
Latina, dove il Comune non pagherà il 40% dell’opera che sarà
realizzata attraverso progetto di finanza da Metrolatina,
l’associazione temporanea di imprese appositamente costituita che poi
gestirà il servizio. Infine i costi. Il biglietto è di 1 euro,
invariato rispetto al bus, 1 euro. Ma il costo per chilometro è
altissimo per la Aps: 4 euro per i bus, 10 per la tramvia ora, 7 quando
sarà a regime. Ma gli amministratori padovani non hanno dubbi: vale la
pena visti i benefici su traffico, sicurezza e ambiente. Il sindaco
Vincenzo Zaccheo gongola: convinto di avere imboccato la strada giusta:
«Sarà una rivoluzione per Latina».
Mo.F. (Il Messaggero)
  1. Veramente sentire la parola “Rivoluzione” sulle labbra di Zaccheo, sa un p

  2. Il Comitato Metro Bugia esprime soddisfazione per il viaggio conoscitivo della delegazione latinense a Padova, per cercare di capire qualcosa sul tram Translhor, lo stesso che si vorrebbe realizzare a Latina.
    Nella speranza che il discorso politico finalmente decolli per l