Rimosso da Youtube il video dedicato al clan Di Silvio – Travali, indaga la polizia

01/03/2021 di

All’inizio del video si vede Valentina Travali, arrestata pochi giorni fa nell’ambito dell’operazione Reset e ora ai domiciliari. Poi arrivano alcuni ragazzi giovanissimi, molti con un passamontagna. Contano soldi, come quando ci si divide il bottino di una rapina o di una giornata di spaccio, mimano il taglio della gola, ostentano vestiti griffati e tute sportive.

La Questura di Latina indaga sul video pubblicato su Youtube a firma dei “TR4”, intitolato “Zona”, poi rimosso dopo meno di 24 ore, non si sa se per iniziativa del gestore o degli autori del filmato.

Nel video ci sono simboli a iosa e parole che tolgono ogni dubbio:  «Se sei in zona mia faccio bang bang bang», «c’ho in mano un fero pronto, siamo cresciuti nella fame, tra coltelli e lame», «Latina è cosa nostra».

In realtà Latina non è più loro da un pezzo, visto che i clan sono stati colpiti dalle operazioni di polizia rese possibili anche grazie alle dichiarazioni dei pentiti, almeno 4 al momento. E infatti proprio contro di loro si scagliano i giovanissimi “rapper” dei palazzoni in Q4, esaltando l’amicizia all’interno del clan contro i “traditori” che lo stanno distruggendo con le loro preziose informazioni.

Nel video si vedono anche i fratelli Travali, in due fotografie. Anche loro arrestati, incassano la solidarietà dei novelli rapper: «Sta tranquillo zio tutto passa in fretta».

Per gli investigatori, che stanno identificando tutti i partecipanti, quel video potrebbe essere la risposta ad una serie di arresti effettuati nei giorni scorsi nel capoluogo pontino nell’ambito dell’operazione Reset che ha colpito il clan con 19 arresti. I poliziotti della Squadra Mobile di Latina e del Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato, coordinata dalla Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia di Roma, avevano arrestato lo scorso 17 febbraio 19 persone, esponenti e fiancheggiatori delle note famiglie malavitose Di Silvio e Travali di Latina.

Le persone coinvolte sono tutte indagate a vario titolo per associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, aggravata dal metodo mafioso, numerose estorsioni aggravate anch’esse dal metodo mafioso ed un omicidio, aggravato dalla finalità di agevolazione mafiosa. Secondo l’Antimafia, infatti, le famiglie nomadi avrebbero dato vita nel capoluogo pontino a un’associazione di stampo mafioso, in grado di terrorizzare professionisti e commercianti, con rapporti ad alti livelli con altre organizzazioni criminali.

Dalle indagini che nel corso degli anni si sono susseguite, dopo la guerra criminale che nel 2010 insanguinò le strade di Latina e gli arresti degli allora vertici dei clan Di Silvio e Ciarelli, a farsi largo nel business della droga e non solo furono i Travali. E chissà, si chiedono ora gli inquirenti se tra quei volti coperti da passamontagna nella clip di minacce, non ci siano proprio gli eredi di quella sanguinosa faida che sembra non voler mollare la presa sul territorio.

Almeno uno di ragazzi è imparentato con membri del clan, le verifiche sono in corso.