Truffa milionaria organizzata dallo studio Trotta, due arresti e tre indagati

19/02/2021 di

Una truffa milionaria ai danni della compagnia di assicurazioni Unipolsai è stata sventata al termine di un’indagine della Polizia Stradale di Bologna, che ha indagato cinque persone riconducibili a uno studio di consulenza infortunistica di Latina, lo studio Trotta.

Per il titolare di 73 anni, ritenuto la mente del tentativo di truffa, e per il suo braccio destro, un 36enne di origine romena, il Gip di Bologna Domenico Panza ha disposto la misura degli arresti domiciliari, eseguita questa mattina a carico del primo, mentre il secondo è attualmente ricercato.

Sono inoltre indagati a piede libero due avvocati e una segretaria dello stesso studio.

Secondo quanto ricostruiscono gli investigatori, tutto sarebbe partito da un incidente mortale avvenuto nel 2014 nel Milanese, costato la vita a una giovane nigeriana. Lo studio Trotta di Latina aveva avanzato una prima richiesta di risarcimento nel 2016 per oltre un milione e 700 mila euro a Unipolsai, quale delegato dagli eredi della vittima.

Grazie a una sentenza del Tribunale di Roma del 2019, i legali dello studio ottennero prima il pagamento e poi il pignoramento di oltre due milioni e mezzo di euro nei confronti della compagnia assicurativa, per effetto della notifica presso sei diversi istituti di credito utilizzati da Unipolsai.

In questo modo causarono un blocco di oltre 16 milioni di euro, ostacolando l’operatività della stessa compagnia che, per sbloccare la situazione, predispose il pagamento di quanto richiesto con assegni intestati agli eredi, uno per ciascun beneficiario. Gli assegni tuttavia non vennero incassati e furono lasciati scadere, secondo un piano prestabilito.

A marzo 2020, infatti, i legali dello studio hanno avanzato una nuova istanza richiedendo che l’importo dovuto fosse versato, in un’unica soluzione, su un conto corrente di una banca russa. L’intestatario era il 36enne romeno che, da accertamenti svolti dalla compagnia, risultava già conosciuto alla giustizia per avere lucrato indennizzi da sinistri stradali in cui erano coinvolti stranieri.

Dopo questi sviluppi, Unipolsai ha depositato una querela formale alla Procura di Bologna. Le indagini, che il pm Michele Martorelli ha delegato alla Polstrada, hanno evidenziato come i due legali dello studio di Latina, sotto la regia del titolare e del suo faccendiere romeno, avessero prodotto documentazione falsa, in apparenza emessa da un notaio nigeriano, nella quale si attestava la volontà dei familiari della defunta a procedere legalmente nei confronti degli istituti assicurativi italiani per ottenere un risarcimento.

Di vero, secondo gli investigatori, c’era solo l’incidente mortale del 2014, mentre tutto il resto era frutto di un’organizzazione truffaldina ben congegnata e contornata di legalità, poiché portata avanti da un insospettabile studio legale.