Stupro al Circeo, il sindaco: “Dispiace essere accostati a un fatto così grave”

15/09/2020 di

«Mi dispiace che San Felice Circeo venga accostata nuovamente a un caso grave e negativo. Durante il periodo di Ferragosto noi abbiamo fatto il possibile per garantire la sicurezza e sulle spiagge c’era il divieto di falò. Riguardo il presunto stupro non so niente di più, mi baso su ciò che leggo sui mezzi di informazione, anche perché è una vicenda molto delicata e c’è il massimo riserbo da parte di chi indaga. So che tutti i ragazzi coinvolti non sono di qui ma di Roma e che la denuncia è stata fatta nella Capitale. Adesso è la procura di Latina a occuparsene e probabilmente si saprà qualcosa di più nei prossimi giorni».

A dirlo all’Adnkronos è il sindaco di San Felice Circeo Giuseppe Schiboni commentando il caso dello stupro denunciato da una ragazza nei confronti di due ragazzi dopo una festa in spiaggia a Ferragosto. I due al momento sono indagati e saranno interrogati dalla procura di Latina.

LE ANALOGIE CON IL MASSACRO DEL CIRCEO. «Sicuramente sentire parlare di questo ennesimo atto di violenza sulle donne, commesso in un posto bellissimo qual è il Circeo, non può non richiamare i tragici episodi che hanno visto poi protagonista il mio assistito Angelo Izzo e i suoi due amici. La similitudine è immediata e penso sia addirittura automatica». Lo dice all’Adnkronos l’avvocato Rolando Iorio, legale di Angelo Izzo condannato insieme a Gianni Guido e Andrea Ghira per lo stupro del Circeo costato la vita a una delle due vittime, Rosaria Lopez, allora 19enne come la ragazza romana che ha denunciato la violenza ai poliziotti di San Basilio. «Per fortuna questa volta non ci sono conseguenze estreme, come accaduto nel ’75, perché la povera ragazza, oltre allo choc e ai danni fisici legati alla violenza brutale alla quale è stata sottoposta sta abbastanza bene – spiega ancora l’avvocato – Ci troviamo di fronte a una situazione conclusa fortunatamente in modo diverso, ma penso che nel 2020 sentire ancora parlare di questi ignobili atti commessi nei confronti delle donne sia veramente qualcosa di anacronistico ormai. Non si può immaginare che i ragazzi italiani, nostri figli, ancora si rendano protagonisti di gesti così esecrabili. Tutta la mia solidarietà a questa ragazza».

Dello stupro del Circeo avvenuto 45 anni fa «Izzo non va fiero, anzi. Non ricorda piacevolmente quanto accaduto e non ne parla con piacere – spiega Iorio – Anche quando siamo soli io e lui e si arriva sull’argomento cerca sempre di glissare».