RIFIUTI, NUOVI AUMENTI SULLE BOLLETTE

29/02/2008 di
di LAURA PESINO *
 
Molto rumore per nulla. Dopo mesi di tentennamenti, approfondimenti e verifiche corredate da altrettanti ultimatum recapitati dalla Latina Ambiente all’indirizzo dell’amministrazione, la commissione Ambiente dà il suo assenso.

 
Il piano economico finanziario da 20 milioni di euro è approvato, con il voto compatto della maggioranza e quello contrario di Maurizio Mansutti, del Pd, che ci tiene a mettere a verbale le sue motivazioni. In extremis dunque, secondo i tempi dettati dalla società, la volontà politica si è manifestata. Ora il documento approda in Consiglio per l’approvazione definitiva, ma quello di ieri è il primo passo, come Latina Ambiente aveva richiesto, per uscire dalla situazione di stallo, continuare a pianificare e programmare l’attività del 2008. Entro fine febbraio, si era detto, o il Cda rischia di saltare. E seppure sul filo di lana così è stato.
 
Il Cda resta al suo posto, mentre la commissione lavora su dati, numeri e proiezioni presentati dalla società. Il contestatissimo Pef, ridotto nelle scorse riunioni di 700.000 euro circa, ammonta adesso a poco più di 20 milioni. Con aumenti medi sulle tariffe dal 14 al 24%, che si abbatteranno, in proporzione, per la gran parte sulle utenze domestiche. Ma a farne le spese saranno anche quelle non domestiche, negozi, esercizi commerciali, bar e ristoranti «che tuttavia – spiega subito Verduccelli, della Latina Ambiente – pagavano troppo poco negli anni passati».
C’è una tabella fitta di numeri davanti ad ogni commissario. Tariffe, coefficienti, proiezioni. Qualcosa che non convince Maurizio Mansutti. Le famiglie si ritrovano a pagare, in proporzione, più di un bar in pieno centro cittadino. Possibile? Possibile. «Perché il gettito della tariffa sarà sempre più caricato sulle utenze domestiche – risponde Verduccelli – questa è la tendenza nazionale». Ma a ben guardare, altre cose non quadrano. Alcune macro-categorie non domestiche risultano di gran lunga sottostimate. E la spiegazione, ben nota, è che le banche dati in possesso della società continuano a non essere aggiornate. Si discute fino allo stremo, ma l’unica soluzione praticabile individuata dalla maggioranza è approvare il piano con alcune “prescrizioni”.
 
A margine si inserisce dunque la richiesta di opportune verifiche sulle superfici di alcune macro-categorie che potrebbero incidere sul montante complessivo del piano. Poi si chiede di variare il coefficiente di costo fisso, ridistribuendo i pesi tra utenze domestiche e non domestiche: 60 le prime, 40 le seconde. E se risparmio ci sarà, andrà a conguaglio sulle bollette del prossimo anno. Salvo un ulteriore aumento dei costi del servizio. Da Latina Ambiente, intanto, arrivano parole di soddisfazione e diversi buoni propositi. «E’ una decisione saggia – commenta il presidente Vincenzo Bianchi – per il progetto industriale della società e per la stabilizzazione dei precari». E a proposito di stabilizzazione, «di posti e non di nomi», Bianchi annuncia un progressivo piano di assunzione per 80 unità. Mentre oggi stesso si ufficializza un’ulteriore proroga di 30 giorni dei contratti interinali.

Ancora in tema di rifiuti, il sindaco Zaccheo scrive una volta di più al presidente della Regione, chiedendo in via ufficiale nessuna nuova proroga per il conferimento dei comuni di Anzio e Nettuno nella discarica di Latina. (* Il Messaggero, 29-02-2008)
 
  1. Dopo aver inquinato il sottosuolo di un vasto territorio pontino, non sanno fare altro che un ulteriore aumento delle tariffe.Con le famiglie che non riescono pi