Cisterna di Latina, donna di 35 anni uccisa in casa. La figlia scopre il cadavere, il marito confessa

10/06/2019 di

Ha confessato Fabio Trabacchin, il marito di Elisa Ciotti, la donna trovata morta stamani in casa a Cisterna di Latina. L’ammissione di colpevolezza da parte dell’uomo, 35 anni come al vittima, è arrivata dopo alcune ore di interrogatorio. L’uomo era stato portato in caserma dai carabinieri del comando provinciale di Latina attorno alle 10.

LA RICOSTRUZIONE. L’ha ammazzata con un martello poi lo ha messo in un sacchetto è uscito e lo ha gettato. Ha preso l’auto e ha vagato per le campagne di Cisterna di Latina. Solo verso le 10 è ritornato a casa dove ad attenderlo c’erano i carabinieri che lo hanno portato in caserma dove, dopo ore di interrogatorio, ha confessato di avere ucciso la moglie Elisa Ciotti, 35 anni. L’uomo, Fabio Trabacchin, 35 anni, autotrasportatore ora è in stato di arresto. La coppia si stava separando e all’origine dell’omicidio pare ci siano proprio le condizioni della separazione de dell’affidamento della figlia di 10 anni. Proprio la bimba ha dato l’allarme chiamando lo zio: l’uomo però non era a Cisterna e ha chiamato il 118.

L’omicidio è avvenuto in una abitazione in via Palmarola, nel quartiere San Valentino.

Elisa Ciotti aveva 35 anni ed era originaria di Velletri, in provincia di Roma.

Quando sono arrivati gli operatori del 118  ei carabinieri il padre della bimba non c’era. Dopo avere ammazzato la donna era andato via, portando con se il martello insanguinato per gettarlo in campagna, lasciando la figlia sola con la madre morta. Quando Fabio Trabacchin, 35 anni, autotrasportatore è ritornato a casa, dopo avere vagato per le campagne, ha trovato i carabinieri che lo hanno portato in caserma.

L’INTERROGATORIO. Dopo un lungo interrogatorio alla presenza del pm Andrea D’Angeli l’uomo ha confessato l’omicidio di Elisa Ciotti, 35 anni, dalla quale si stava separando. I due avevano alle spalle un matrimonio sereno ma da quando avevano deciso di lasciarsi erano liti continue anche su chi dovesse avere la custodia della figlia. Ma mai una denuncia da parte della donna. Poi oggi il tragico epilogo. Le liti dunque tra i due negli ultimi tempi erano continue e gli stessi vicini stamani hanno pensato all’ennesima discussione. Da una di quelle villette a schiera, nella zona residenziale del quartiere San Valentino, si sentivano urla fin dall’alba. Poi il silenzio. E l’uomo che intorno alle 7 lascia l’abitazione, come riprendono le telecamere della zona. In casa, sul letto, c’era il corpo senza vita della moglie, uccisa con un colpo alla testa inferto col martello. La piccola si è svegliata e quando ha visto il cadavere della madre ha dato l’allarme.

Poi la confessione. L’autotrasportatore è stato arrestato mentre la piccola, sotto shock, è stata per il momento affidata ai parenti ed è assistita da un’equipe di psicologi.

Il quartiere popolare di San Valentino, a Cisterna di Latina, torna ad essere scosso da un violento fatto di cronaca dopo l’omicidio di due ragazzine di 8 e 14 anni per mano del padre, il carabiniere Luigi Capasso, che dopo ore di trattative con i colleghi, si tolse la vita. L’uomo prima di ammazzare le figlie e uccidersi aveva sparato anche alla moglie ferendola. Antonietta Gargiulo, 39 anni, fu l’unica superstite di quella tragedia anche questa scatenata dall’incapacità di accettare la fine di un matrimonio. La madre e le bimbe frequentavano proprio la parrocchia di San Valentino e in quella chiesa furono celebrati i funerali.

E sempre in quella chiesa si celebrò l’addio a Desiree Mariottini la ragazzina che fu drogata, violentata e lasciata morire in uno stabile abbandonato nel quartiere della movida capitolina di San Lorenzo. Qui la ragazzina era nata e in parte cresciuta prima di trasferirsi a Roma.

MARITO IN CASERMA PER L’INTERROGATORIO. Il comandante dei carabinieri Gabriele Vitagliano ha spiegato: “Questa mattina la bambina di 10 anni ha chiamato un parente il quale ha chiesto aiuto al 118, poi siamo stati allertati noi. La vittima è stata colpita con un oggetto alla testa, l’oggetto non è stato ancora rinvenuto. Sono assolutamente false le voci su una presunta decapitazione o sgozzamento. Abbiamo rintracciato il marito che lavora come camionista, è stato portato in caserma per l’interrogatorio. Sappiamo che c’è stato un litigio verso le 4 e lui uscito verso le 7 del mattino”. Poi è stata diffusa la notizia della confessione.

In via Palmarola è intervenuto il magistrato di turno della Procura di Latina, Andrea D’Angeli, accompagnato nella casa del delitto dal capitano dei carabinieri di Aprilia, Pierluigi Mascolo. L’auto del marito di Elisa Ciotti è stata sequestrata.