Blitz anti prostituzione ad Aprilia, quattro arresti

15/12/2010 di
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Arrestati 4 cittadini romeni di origine rom con l’accusa di sequestro di persona, lesioni gravi e induzione alla prostituzione. Ieri all’alba gli agenti della squadra mobile di Latina e del commissariato di Cisterna hanno fatto irruzione in una casa in via delle ginestre ad Aprilia, trovando 10 persone, tra cui anche minori, e hanno fermato 3 donne, rispettivamente di 21, 24 e 30 anni.
Seguendo gli spostamenti dei rilasciati hanno poi individuato e fermato il quarto componente della banda, un uomo di 41 anni, connazionale delle donne.
L’indagine era cominciata la notte tra domenica e lunedì scorsi nella questura di Latina, dove 2 ragazze romene di 19 e 21 anni avevano denunciato di essere fuggite da quella casa dopo esservi state sequestrate per circa una settimana.
In Italia già da alcuni mesi, erano state portate lì con la promessa di un lavoro come baby-sitter, erano state rinchiuse in una stanza e addestrate dalle 3 donne per essere avviate alla prostituzione. Erano state picchiate dall’uomo quando si erano sottratte a un altro che voleva abusare di loro nell’abitazione. Poi la svista dei loro carcerieri che avevano dimenticato di chiudere il lucchetto che serrava la stanza, e la fuga fino a Latina.
Altre prostitute fermate durante le indagini hanno riconosciuto nell’uomo fermato il rumeno che le minacciava sulla pontina per poterle sfruttare. La banda controllava già diverse donne da Aprilia a Latina sud.
Il dirigente della squadra mobile di Latina, Cristiano Tatarelli, ha evidenziato che è in aumento il numero delle donne coinvolte in ruoli non marginali nello sfruttamento della prostituzione. Le ragazze sono ora in centri di accoglienza. Dell’inchiesta invece si occuperà il sostituto procuratore Marco Giancristofaro.

In manette sono finiti: Giovani Chiciu, Laura Vaduva, Maria Firu e Mihaela Lica.

  1. E basta con questi rumeni!!! Ci siamo davvero stancati di sentirle di tutti i colori. Ogni paio di giorni ne sentiamo una.

    Mi dispiace tantissimo che per questa feccia di gente gli stessi loro connazionali rumeni che vengono qui per un futuro davvero migliore devono essere considerati ladri/stupratori/assassini, visti con cattivo occhio e tanto altro. Per fortuna che gli “stranieri” non sono tutti così!
    Stessa cosa con gli italiani all’estero: per colpa di quelle poche persone disoneste italiane veniamo considerati tutti mafiosi, ladri, che fregano il prossimo ecc… Bisogna isolare queste persone e condannarle SERIAMENTE, no dandogli 2-3 mesetti e poi escono fuori.