ACQUALATINA, PARLA MARRAZZO. AVVOCATO “BIG” PER INDAGATI

26/01/2008 di
di MARCO CUSUMANO
*

Sul
terremoto giudiziario che ha decapitato Acqualatina interviene anche il
presidente della Regione, Piero Marrazzo. Dopo giorni di silenzio, il
governatore del Lazio non ha potuto evitare l’argomento visto che ieri
pomeriggio era al teatro Cafaro di Latina in occasione della
presentazione di un’indagine sociologica sul mondo giovanile. Marrazzo
ha detto: «Avevamo il disagio sociale e le critiche su Acqualatina. Ora
indaga anche la magistratura. Avremo un atteggiamento cauto ma
determinato rispetto ai nostri obblighi politici. Bisogna seguire e
rispettare il lavoro dei magistrati».

 


In bilico tra cautela e
determinazione, ha poi aggiunto: «Non si può metterete in discussione
che l’acqua sia un bene pubblico che va tutelato e gestito da aziende
che devono possedere criteri di buona managerialità». Il presidente ha
continuato spiegando alla platea che sulla vicenda degli arresti ai
vertici di Acqualatina in questo momento c’è un dibattito in atto e che
la Pisana sta lavorando seguendo con grande correttezza formale le
competenze. Per adesso nel mirino dei giudici sono finite sei persone:
Paride Martella, ex presidente della Provincia e di Acqualatina;
Silvano Morandi, amministratore delegato di Acqualatina; Raimondo
Besson, vicepresidente della società e amministratore delegato di
“Sorical” che gestisce il servizio idrico in Calabria; Giansandro
Rossi, primo amministratore delegato di Acqualatina; Bernard Cynà,
amministratore delegato della società dopo Rossi, in quota “Veolia”,
socio privato di Acqualatina; Luis Marie Pons, ex consigliere
d’amministrazione e rappresentante in Italia di “Veolia”. Per altre tre
persone – Guido Turconi, Renato Iodice e Francesco Baietti – è stato
disposto il divieto di ricoprire incarichi nelle società e di
esercitare attività libero professionale nel settore dell’ingegneria
civile.
 

Gli indagati sarebbero in tutto diciotto, di cui
probabilmente molti “interni” alla società. Immaginabile il clima di
tensione nella sede di Latinafiori, anche se la responsabile delle
relazioni pubbliche di Acqualatina, Loredana Leccese, sostiene: «La
struttura organizzativa procede nel proprio lavoro con rispetto per i
cittadini e per le 400 persone che lavorano nella società. D’altronde
non abbiamo ricevuto nessuna comunicazione ufficiale».
Di alcuni
degli arrestati si occupa lo studio legale dell’avvocato romano Grazia
Volo, nota per aver difeso imputati celebri come Stefano Ricucci e
Cesare Previti. In tribunale sarà una sfida tutta tra donne: il pm
Raffaella De Pasquale contro l’avvocato Grazia Volo. Tra di loro
un’altra donna, il giudice Tiziana Coccoluto.
(* Il Messaggero, 26-01-2008)