Omicidio Buonamano, l’accusa: sparò Romolo Di Silvio

A uccidere Fabio Buonamano sarebbe stato Giuseppe Romolo Di Silvio (nella foto accanto) e non Costantino Di Silvio detto “Patatone”. E’ quanto emerge dagli atti dell’indagine chiusa nei scorsi. In base a quanto sostengono gli investigatori della Squadra Mobile, Romolo avrebbe sparato a Buonamano e per errore avrebbe ferito di striscio il nipote che nel frattempo stava reggendo la vittima.
L’omicidio avvenne la sera del 26 gennaio in via Monte Lupone a Latina. Secondo l’accusa il delitto fu compiuto dai due Di Silvio con l’aggravante della premeditazione e dei motivi abietti, oltre che con particolare crudeltà.
Le aggravanti. Secondo la Procura gli unici responsabili del delitto sono Costantino Di Silvio, detto “Patatone”, e Giuseppe Di Silvio detto “Romolo”, entrambi detenuti in carcere. L’accusa è detenzione illecita di arma da fuoco e
omicidio
volontario con l’aggravante della premeditazione e dei motivi abietti. Ma c’è anche l’aggravante della particolare efferatezza dell’
omicidio
. Nel capo d’imputazione la Procura scrive infatti che i due «hanno agito con crudeltà adoperando sevizie, colpendo
Buonamano con tre colpi di pistola e poi trascinandolo per terra con l’autovettura».
Prendendo tutto per buono quello che abbiamo letto e alcuni di noi magari anche studiato, diciamo che 30 anni allo zio e 22/24 al nipote potrebbero essere una adeguata condanna.Si parla di omicidio e concorso in omicidio,porto abusivo d’arma,la premeditazione,i futili motivi,le sevizie….e non e’ il caso di continuare.Lo spettacolo continua….vedremo a cosa si arriverà.
ergastolo
bè la possono far franca con la giustizia degli uomini ma con la giustizia divina nò