“LAVORI AL MAJORANA? MERITO DELLA PROVINCIA”
«La Regione si è appropriata di un
progetto che non gli appartiene per l’ampliamento del liceo
Majorana a Latina». Lo sostiene Everardo Longarini, portavoce
del presidente della provincia di Latina, Armando Cusani,
riferendosi alle dichiarazioni fatte nei giorni scorsi
dall’assessore all’urbanistica regionale Massimo Pompili.
progetto che non gli appartiene per l’ampliamento del liceo
Majorana a Latina». Lo sostiene Everardo Longarini, portavoce
del presidente della provincia di Latina, Armando Cusani,
riferendosi alle dichiarazioni fatte nei giorni scorsi
dall’assessore all’urbanistica regionale Massimo Pompili.
«Nell’annuncio l’assessore della giunta Marrazzo, parlando
dell’accordo di programma stilato per l’ampliamento del liceo,
spiega, in buona sostanza, che tale iniziativa giungeva a
conclusione per l’accorta opera e sensibilità amministrativa
della Regione Lazio. Siamo abituati e non ci scandalizziamo
oltre misura, anche se ci troviamo nel bel mezzo di un’accesa
campagna elettorale – sostiene il portavoce del presidente – è
d’obbligo precisare che l’ampliamento del Majorana è
un’iniziativa della Provincia di Latina, la quale nel 2004 ha
redatto il progetto esecutivo, impegnato i fondi occorrenti e
convocato la Conferenza di Servizi con la
stessa Regione Lazio, la Soprintendenza Archeologica per il
Lazio, la Usl di Latina e il Comune capoluogo».
dell’accordo di programma stilato per l’ampliamento del liceo,
spiega, in buona sostanza, che tale iniziativa giungeva a
conclusione per l’accorta opera e sensibilità amministrativa
della Regione Lazio. Siamo abituati e non ci scandalizziamo
oltre misura, anche se ci troviamo nel bel mezzo di un’accesa
campagna elettorale – sostiene il portavoce del presidente – è
d’obbligo precisare che l’ampliamento del Majorana è
un’iniziativa della Provincia di Latina, la quale nel 2004 ha
redatto il progetto esecutivo, impegnato i fondi occorrenti e
convocato la Conferenza di Servizi con la
stessa Regione Lazio, la Soprintendenza Archeologica per il
Lazio, la Usl di Latina e il Comune capoluogo».
Da allora la
Regione «invece di procedere celermente verso l’approvazione di
una variante al Piano Regolatore, che prevedeva il passaggio
dell’area da zona verde ad edilizia scolastica, ha fatto
trascorrere la bellezza di due anni».
Regione «invece di procedere celermente verso l’approvazione di
una variante al Piano Regolatore, che prevedeva il passaggio
dell’area da zona verde ad edilizia scolastica, ha fatto
trascorrere la bellezza di due anni».